Descrizione

Piccola comunità di montagna, di probabile origine medievale, la cui economia si basa sulle tradizionali attività zootecniche affiancate da un crescente sviluppo del turismo. I macresi, che presentano un indice di vecchiaia tra i più alti della regione, si distribuiscono tra il capoluogo comunale e numerosi aggregati urbani minori. Il territorio, arricchito dalla presenze di estesi boschi, comprende l’area speciale Monte Cugulet (montagna disabitata che raggiunge i 2.494 metri di quota); presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate e si caratterizza per gli scoscesi valloni, ricchi di boschi di conifere e per le ripide pareti calcaree e i ripiani coltivati. L’abitato, caratterizzato dalla presenza di affreschi votivi del Quattrocento, di passaggi coperti con volte a botte, oltre che di portali e finestre in pietra risalenti al Medioevo, si arrampica sui pendii esposti a mezzogiorno tra l’omonimo torrente e il rio Langra.

Piccola comunità di montagna, di probabile origine medievale, la cui economia si basa sulle tradizionali attività zootecniche affiancate da un crescente sviluppo del turismo. I macresi, che presentano un indice di vecchiaia tra i più alti della regione, si distribuiscono tra il capoluogo comunale e numerosi aggregati urbani minori. Il territorio, arricchito dalla presenze di estesi boschi, comprende l’area speciale Monte Cugulet (montagna disabitata che raggiunge i 2.494 metri di quota); presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate e si caratterizza per gli scoscesi valloni, ricchi di boschi di conifere e per le ripide pareti calcaree e i ripiani coltivati. L’abitato, caratterizzato dalla presenza di affreschi votivi del Quattrocento, di passaggi coperti con volte a botte, oltre che di portali e finestre in pietra risalenti al Medioevo, si arrampica sui pendii esposti a mezzogiorno tra l’omonimo torrente e il rio Langra.

Storia

Il toponimo deriva dal nome del corso d’acqua che lambisce il territorio e compare nella documentazione medievale del 1026 come “Curtis Magra”. Poche sono le notizie storiche sulle prime vicende del borgo e incerte sono le sue origini; si sa solo che dopo essere stata dominio dei marchesi di Saluzzo, passò sotto i Savoia nel 1601 con il trattato di Lione. La sua posizione esposta la rese teatro del passaggio di tutte le truppe che salirono per la valle durante il passare dei secoli. Poche sono le testimonianze storico-architettoniche degne di nota, fatta eccezione per la cappella di San Pietro, situata nel nucleo minore di Camoglieres e la chiesa di San Salvatore, tra le più antiche della valle. Costruita agli inizi del XII secolo, ha una struttura molto semplice e si caratterizza per i pregevoli affreschi che ricoprono la zona absidale e le pareti laterali.

Il toponimo deriva dal nome del corso d’acqua che lambisce il territorio e compare nella documentazione medievale del 1026 come “Curtis Magra”. Poche sono le notizie storiche sulle prime vicende del borgo e incerte sono le sue origini; si sa solo che dopo essere stata dominio dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MARCHESIDISALUZZO'>marchesi di Saluzzo</a>, passò sotto i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a> nel 1601 con il trattato di Lione. La sua posizione esposta la rese teatro del passaggio di tutte le truppe che salirono per la valle durante il passare dei secoli. Poche sono le testimonianze storico-architettoniche degne di nota, fatta eccezione per la cappella di San Pietro, situata nel nucleo minore di Camoglieres e la chiesa di San Salvatore, tra le più antiche della valle. Costruita agli inizi del XII secolo, ha una struttura molto semplice e si caratterizza per i pregevoli affreschi che ricoprono la zona absidale e le pareti laterali.

Economia

Visto le dimensioni della comunità, non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle destinate al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Le caratteristiche orografiche dell’area hanno condizionato lo sviluppo dell’economia: esclusa la possibilità di praticare l’agricoltura su vasta scala, il settore primario è presente unicamente con l’allevamento di avicoli. Non vi è stato praticamente alcuno sviluppo industriale, fatta eccezione per una piccola impresa edile, data l’esiguità numerica della popolazione, costituita per lo più da anziani. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete distributiva, di cui si compone, è sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture sociali di rilievo. Mancano scuole di ogni ordine e grado, nonché una biblioteca per l’arricchimento culturale. Il settore della ricettività turistica offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; l’assenza della farmacia costringe i macresi a rivolgersi altrove anche per il servizio sanitario di base.

Visto le dimensioni della comunità, non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle destinate al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Le caratteristiche orografiche dell’area hanno condizionato lo sviluppo dell’economia: esclusa la possibilità di praticare l’agricoltura su vasta scala, il settore primario è presente unicamente con l’allevamento di avicoli. Non vi è stato praticamente alcuno sviluppo industriale, fatta eccezione per una piccola impresa edile, data l’esiguità numerica della popolazione, costituita per lo più da anziani. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete distributiva, di cui si compone, è sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture sociali di rilievo. Mancano scuole di ogni ordine e grado, nonché una biblioteca per l’arricchimento culturale. Il settore della ricettività turistica offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; l’assenza della farmacia costringe i macresi a rivolgersi altrove anche per il servizio sanitario di base.

Relazioni

Immersa nello scenario naturale intatto dell’antica valle occitana, ricco di luoghi di grande interesse artistico e naturalistico, offre a quanti vi si rechino la possibilità di gustare i semplici ma genuini prodotti del luogo, godere delle bellezze naturali ed effettuare interessanti escursioni sui monti circostanti. Caratteristico è il “sentiero dei ciclamini”, situato in una magnifica conca, denominato così proprio per la presenza di questi fiori. Ma, oltre agli itinerari locali, il territorio macrese è attraversato da altri tracciati escursionistici quali: i Percorsi Occitani (P. O.) e il GTA; il primo si snoda lungo l’asse della Valle Maira in entrambi i versanti mentre il secondo lo attraversa in più punti lungo un tracciato che abbraccia tutto l’arco alpino. Non vi si svolgono particolari manifestazioni culturali o ricreative, che potrebbero animare il borgo, richiamando visitatori dai dintorni. La festa del Patrono, San Marcellino, si celebra il 26 aprile.

Immersa nello scenario naturale intatto dell’antica valle occitana, ricco di luoghi di grande interesse artistico e naturalistico, offre a quanti vi si rechino la possibilità di gustare i semplici ma genuini prodotti del luogo, godere delle bellezze naturali ed effettuare interessanti escursioni sui monti circostanti. Caratteristico è il “sentiero dei ciclamini”, situato in una magnifica conca, denominato così proprio per la presenza di questi fiori. Ma, oltre agli itinerari locali, il territorio macrese è attraversato da altri tracciati escursionistici quali: i Percorsi Occitani (P. O.) e il GTA; il primo si snoda lungo l’asse della Valle Maira in entrambi i versanti mentre il secondo lo attraversa in più punti lungo un tracciato che abbraccia tutto l’arco alpino. Non vi si svolgono particolari manifestazioni culturali o ricreative, che potrebbero animare il borgo, richiamando visitatori dai dintorni. La festa del Patrono, San Marcellino, si celebra il 26 aprile.

Località

Aramola, Camoglieres, Chiatignano, Colletto, Cucchietto, Garini, Monte Cugulet, Palent, Serremorello, Villetta

Aramola, Camoglieres, Chiatignano, Colletto, Cucchietto, Garini, Monte Cugulet, Palent, Serremorello, Villetta

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Macra rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.