Descrizione

Comune di montagna, di presunta origine romana, che accanto alle attività agricole e industriali ha favorito l'incremento e lo sviluppo delle potenzialità turistiche. I lezzenesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono tutti concentrati nel capoluogo comunale. Il territorio, che disegna un profilo geometrico vario e articolato con variazioni altimetriche accentuate, si estende sulla riva del lago dalla Punta della Cavagnola fino alla Valle Maggiore; è punteggiato da nuclei abitati e cascine sparse, che occupano le pendici dei monti Colmenacco, Forcoletta e San Primo del cosiddetto Triangolo Lariano. L'ultimo tratto di sponda verso Bellàgio è quasi deserto, con i Sassi Grosgalli che sprofondano nel lago con gole profonde, grotte e insenature. La particolare posizione geografica dell'abitato, che mostra segni evidenti di forte espansione edilizia, lo priva del sole durante l'inverno e della luna durante l'estate. Lo stemma comunale, troncato, è stato concesso con decreto del 1984; sullo sfondo azzurro del primo campo e su quello argenteo del secondo spicca un torrione diruto, di colore rosso.

Comune di montagna, di presunta origine romana, che accanto alle attività agricole e industriali ha favorito l'incremento e lo sviluppo delle potenzialità turistiche. I lezzenesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono tutti concentrati nel capoluogo comunale. Il territorio, che disegna un profilo geometrico vario e articolato con variazioni altimetriche accentuate, si estende sulla riva del lago dalla Punta della Cavagnola fino alla Valle Maggiore; è punteggiato da nuclei abitati e cascine sparse, che occupano le pendici dei monti Colmenacco, Forcoletta e San Primo del cosiddetto Triangolo Lariano. L'ultimo tratto di sponda verso Bellàgio è quasi deserto, con i Sassi Grosgalli che sprofondano nel lago con gole profonde, grotte e insenature. La particolare posizione geografica dell'abitato, che mostra segni evidenti di forte espansione edilizia, lo priva del sole durante l'inverno e della luna durante l'estate. Lo stemma comunale, troncato, è stato concesso con decreto del 1984; sullo sfondo azzurro del primo campo e su quello argenteo del secondo spicca un torrione diruto, di colore rosso.

Storia

Un frammento di lastra tombale con iscrizione (databile al I-II secolo d.C.), murata nel campanile della parrocchiale, rivela l'esistenza di un insediamento già in epoca romana. Quando nel V secolo d.C. si formarono le pievi, fu inserita in quella dell'Isola Comacina e nel sistema difensivo di quest'ultima fu inclusa in età comunale: a Punta Cavagnola sorgeva, infatti, una fortezza utilizzata per le segnalazioni con la valle d'Intelvi. Nel 1120, nel corso della guerra decennale tra Como e Milano, fu distrutta dai comaschi a causa della sua alleanza con gli abitanti di Isola, schierati a fianco dei milanesi. Nel 1821 fu anche sede di un centro "carbonaro", gestito da un certo Bonelli, che usava come copertura una distilleria di aceto. L'oratorio della Madonna del Ceppo, l'antica parrocchiale, risale al Quattrocento: ha volta a crociera e finestre ad arco acuto. L'attuale parrocchiale, dedicata ai Santi Quirico e Giulitta, fu costruita nel XVI secolo e, nel corso dei secoli, ha subito diversi restauri. È formata da un'unica navata, sulla quale si aprono quattro cappelle laterali; l'interno è arricchito da un pulpito ligneo dell'inizio del '700 nonché da stucchi e affreschi del Sei-Settecento (l'affresco "il Martirio dei Santi Quirico e Giulitta", del 1712, è di Giulio Quaglio); e il campanile deve il suo aspetto attuale a una ricostruzione della metà del XIX secolo.

Un frammento di lastra tombale con iscrizione (databile al I-II secolo d.C.), murata nel campanile della parrocchiale, rivela l'esistenza di un insediamento già in epoca romana. Quando nel V secolo d.C. si formarono le pievi, fu inserita in quella dell'Isola Comacina e nel sistema difensivo di quest'ultima fu inclusa in età comunale: a Punta Cavagnola sorgeva, infatti, una fortezza utilizzata per le segnalazioni con la valle d'Intelvi. Nel 1120, nel corso della guerra decennale tra Como e Milano, fu distrutta dai comaschi a causa della sua alleanza con gli abitanti di Isola, schierati a fianco dei milanesi. Nel 1821 fu anche sede di un centro "carbonaro", gestito da un certo Bonelli, che usava come copertura una distilleria di aceto. L'oratorio della Madonna del Ceppo, l'antica parrocchiale, risale al Quattrocento: ha volta a crociera e finestre ad arco acuto. L'attuale parrocchiale, dedicata ai Santi Quirico e Giulitta, fu costruita nel XVI secolo e, nel corso dei secoli, ha subito diversi restauri. È formata da un'unica navata, sulla quale si aprono quattro cappelle laterali; l'interno è arricchito da un pulpito ligneo dell'inizio del '700 nonché da stucchi e affreschi del Sei-Settecento (l'affresco "il Martirio dei Santi Quirico e Giulitta", del 1712, è di Giulio Quaglio); e il campanile deve il suo aspetto attuale a una ricostruzione della metà del XIX secolo.

Economia

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri di rilievo; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. Le attività agricole (specializzate nella coltivazione di cereali e alberi da frutta), e l'allevamento hanno fatto registrare, negli ultimi anni, un forte calo degli addetti a favore del settore industriale e del comparto metalmeccanico in particolare, al quale si affianca l'industria edile, metallurgica, alimentare, dei laterizi, cantieristica e del mobile. Il servizio bancario e le attività di consulenza informatica completano il quadro del terziario, che conta, inoltre, i servizi forniti dalla scuola e dalla pubblica amministrazione. Priva di servizi pubblici di rilievo, conta tra le strutture destinate all'arricchimento culturale una biblioteca. Le strutture scolastiche assicurano la frequenza delle classi dell'obbligo e quelle ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. L'assenza di strutture sanitarie, fatta eccezione per la farmacia, costringe la popolazione a rivolgersi altrove per le prestazioni di questo genere.

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri di rilievo; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. Le attività agricole (specializzate nella coltivazione di cereali e alberi da frutta), e l'allevamento hanno fatto registrare, negli ultimi anni, un forte calo degli addetti a favore del settore industriale e del comparto metalmeccanico in particolare, al quale si affianca l'industria edile, metallurgica, alimentare, dei laterizi, cantieristica e del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILE'>mobile</a>. Il servizio bancario e le attività di consulenza informatica completano il quadro del terziario, che conta, inoltre, i servizi forniti dalla scuola e dalla pubblica amministrazione. Priva di servizi pubblici di rilievo, conta tra le strutture destinate all'arricchimento culturale una biblioteca. Le strutture scolastiche assicurano la frequenza delle classi dell'obbligo e quelle ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. L'assenza di strutture sanitarie, fatta eccezione per la farmacia, costringe la popolazione a rivolgersi altrove per le prestazioni di questo genere.

Relazioni

La particolare posizione geografica di questo tratto della riviera, chiuso dalle balze scoscese delle cime del Triangolo Lariano, e la conseguente tranquillità dei luoghi hanno favorito lo sviluppo delle sue potenzialità turistiche, facendone un rinomato centro di villeggiatura estiva. Di suggestiva bellezza è il tratto di sponda verso Bellàgio, dominato dai Sassi Grosgalli, le cui pareti ripide formano numerose gole e grotte raggiungibili dal lago. Offre buone opportunità di lavoro ma, nel complesso, non vive rapporti rilevanti con i centri limitrofi. Il calendario delle manifestazioni e degli eventi ricorrenti prevede il 18 marzo la festa dei falò, e la prima domenica di luglio la "Regatalonga". La festa dei Patroni, i Santi Quirico e Giulitta, si celebra il 16 giugno.

La particolare posizione geografica di questo tratto della riviera, chiuso dalle balze scoscese delle cime del Triangolo Lariano, e la conseguente tranquillità dei luoghi hanno favorito lo sviluppo delle sue potenzialità turistiche, facendone un rinomato centro di villeggiatura estiva. Di suggestiva bellezza è il tratto di sponda verso Bellàgio, dominato dai Sassi Grosgalli, le cui pareti ripide formano numerose gole e grotte raggiungibili dal lago. Offre buone opportunità di lavoro ma, nel complesso, non vive rapporti rilevanti con i centri limitrofi. Il calendario delle manifestazioni e degli eventi ricorrenti prevede il 18 marzo la festa dei falò, e la prima domenica di luglio la "Regatalonga". La festa dei Patroni, i Santi Quirico e Giulitta, si celebra il 16 giugno.

Località

Lago di Como

Lago di Como

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Lezzeno rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.