Descrizione

Centro collinare, di origini antichissime, il cui tessuto economico comprende attività agricole, industriali e del terziario. La comunità dei luratesi, o cacciviesi, che presenta un indice di vecchiaia rientrante nella media, è concentrata quasi esclusivamente nel capoluogo comunale, che in seguito all'espansione edilizia verificatasi negli ultimi anni, è divenuto ormai contiguo alle località di Villa Guardia, Castello e Cappuccio-Ciavet del comune di Villa Guardia, e alla località Bulgarograsso del comune omonimo; il resto della popolazione è distribuito nelle località di Cascina Maggio e Cascina Sinai. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con dolci alture di origine morenica nella parte settentrionale e un'area pianeggiante attraversata dal corso del torrente Lura. L'abitato ha un andamento plano-altimetrico tipico collinare. Sullo sfondo azzurro dello stemma municipale, concesso con decreto del 1953, spicca una sbarra ondata d'argento accostata su un cantone del capo da una mitra vescovile. La sbarra rappresenta il torrente Lura che attraversa il territorio comunale da nord a sud.

Centro collinare, di origini antichissime, il cui tessuto economico comprende attività agricole, industriali e del terziario. La comunità dei luratesi, o cacciviesi, che presenta un indice di vecchiaia rientrante nella media, è concentrata quasi esclusivamente nel capoluogo comunale, che in seguito all'espansione edilizia verificatasi negli ultimi anni, è divenuto ormai contiguo alle località di Villa Guardia, Castello e Cappuccio-Ciavet del comune di Villa Guardia, e alla località Bulgarograsso del comune omonimo; il resto della popolazione è distribuito nelle località di Cascina Maggio e Cascina Sinai. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con dolci alture di origine morenica nella parte settentrionale e un'area pianeggiante attraversata dal corso del torrente Lura. L'abitato ha un andamento plano-altimetrico tipico collinare. Sullo sfondo azzurro dello stemma municipale, concesso con decreto del 1953, spicca una sbarra ondata d'argento accostata su un cantone del capo da una mitra vescovile. La sbarra rappresenta il torrente Lura che attraversa il territorio comunale da nord a sud.

Storia

Già Lurate Abbate, per la presenza di un'abbazia di benedettini in località Castello, ha assunto la denominazione attuale solo nel 1927, per la crescita di Caccivio. La prima parte del toponimo deriva dal nome del torrente Lura, che riflette, a sua volta, un personale latino LURIUS; la seconda, invece, da un composto "cà-civio", 'casa del clivo', poiché la località si trova in un sito ben esposto. Al periodo mesozoico appartengono fossili e monete rinvenuti a partire dal 1887; altri rinvenimenti, quali sepolcreti e tombe, sono stati attribuiti al periodo dei primi imperatori Antonini. Non ha ancora trovato conferma, invece, l'ipotesi dell'esistenza di un villaggio etrusco e di una colonia di greci. Da un documento del XII secolo si è desunta la presenza in località Castello di una comunità di benedettini, ai quali si deve la costruzione di un'abbazia. Legata alla pieve di Appiano, sul suo territorio vennero edificati altri due monasteri, la cui istituzione favorì la bonifica dei terreni e le attività agricole. L'effimera incursione napoleonica pose fine alla presenza benedettina. La chiesa parrocchiale, intitolata a San Luigi, fu realizzata alla fine del XIX secolo. A Caccivio si erge un oratorio del IX secolo dedicato a San Pietro: all'edificio, che al suo interno conserva antichi dipinti, sono stati apportati nel corso dei secoli più aggiustamenti; ancora a Caccivio sorge la chiesa parrocchiale intitolata a Maria SS. Annunciata, costruita sulle fondamenta di una chiesa medievale.

Già Lurate Abbate, per la presenza di un'abbazia di benedettini in località Castello, ha assunto la denominazione attuale solo nel 1927, per la crescita di Caccivio. La prima parte del toponimo deriva dal nome del torrente Lura, che riflette, a sua volta, un personale latino LURIUS; la seconda, invece, da un composto "cà-civio", 'casa del clivo', poiché la località si trova in un sito ben esposto. Al periodo mesozoico appartengono fossili e monete rinvenuti a partire dal 1887; altri rinvenimenti, quali sepolcreti e tombe, sono stati attribuiti al periodo dei primi imperatori Antonini. Non ha ancora trovato conferma, invece, l'ipotesi dell'esistenza di un villaggio <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=ETRUSCO'>etrusco</a> e di una colonia di greci. Da un documento del XII secolo si è desunta la presenza in località Castello di una comunità di benedettini, ai quali si deve la costruzione di un'abbazia. Legata alla pieve di Appiano, sul suo territorio vennero edificati altri due monasteri, la cui istituzione favorì la bonifica dei terreni e le attività agricole. L'effimera incursione napoleonica pose fine alla presenza benedettina. La chiesa parrocchiale, intitolata a San Luigi, fu realizzata alla fine del XIX secolo. A Caccivio si erge un oratorio del IX secolo dedicato a San Pietro: all'edificio, che al suo interno conserva antichi dipinti, sono stati apportati nel corso dei secoli più aggiustamenti; ancora a Caccivio sorge la chiesa parrocchiale intitolata a Maria SS. Annunciata, costruita sulle fondamenta di una chiesa medievale.

Economia

La sua economia, basata un tempo esclusivamente sulle attività agricole, si è trasformata, evolvendosi verso l'industria e il terziario: nei campi vengono coltivati principalmente cereali e foraggi e viene inoltre praticato l'allevamento ma la principale fonte di reddito è rappresentata dalle attività industriali, che determinano un tasso di occupazione piuttosto alto. Già in passato nota per la produzione della seta, ospita un nucleo industriale che conta principalmente sui comparti tessile e metalmeccanico, cui si affiancano l'attività editoriale, l'edilizia e le aziende specializzate nella produzione di mobili. A completare il quadro delle attività vi è un terziario che si compone di una rete distributiva di vaste dimensioni, mentre tra i servizi figurano attività di rilievo quali la consulenza informatica e il servizio bancario. Per quanto riguarda l'offerta dei servizi pubblici, non si registra la presenza di particolari strutture sociali; la conservazione e la diffusione della cultura sono assicurate dalla presenza della biblioteca mentre nelle scuole locali viene impartita l'istruzione primaria e secondaria di primo grado. Le strutture ricettive presenti offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno; infine, le strutture sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico.

La sua economia, basata un tempo esclusivamente sulle attività agricole, si è trasformata, evolvendosi verso l'industria e il terziario: nei campi vengono coltivati principalmente cereali e foraggi e viene inoltre praticato l'allevamento ma la principale fonte di reddito è rappresentata dalle attività industriali, che determinano un tasso di occupazione piuttosto alto. Già in passato nota per la produzione della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SETA'>seta</a>, ospita un nucleo industriale che conta principalmente sui comparti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a> e metalmeccanico, cui si affiancano l'attività editoriale, l'edilizia e le aziende specializzate nella produzione di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a>. A completare il quadro delle attività vi è un terziario che si compone di una rete distributiva di vaste dimensioni, mentre tra i servizi figurano attività di rilievo quali la consulenza informatica e il servizio bancario. Per quanto riguarda l'offerta dei servizi pubblici, non si registra la presenza di particolari strutture sociali; la conservazione e la diffusione della cultura sono assicurate dalla presenza della biblioteca mentre nelle scuole locali viene impartita l'istruzione primaria e secondaria di primo grado. Le strutture ricettive presenti offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno; infine, le strutture sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

La presenza di insediamenti industriali, l'ampia rete commerciale e la valida ed efficiente rete di collegamenti determinano un notevole flusso nelle comunicazioni soprattutto in senso centripeto, facendone un centro verso cui si dirige il pendolarismo dai comuni del circondario. Tuttavia, la scarsa articolazione della rete dei servizi costringe la popolazione a rivolgersi ai comuni limitrofi, e non solo, per l'istruzione secondaria di secondo grado, per i servizi sanitari e per le pratiche burocratiche che non possono essere soddisfatte sul posto. Il Patrono, Sant'Ambrogio, viene festeggiato il 7 dicembre.

La presenza di insediamenti industriali, l'ampia rete commerciale e la valida ed efficiente rete di collegamenti determinano un notevole flusso nelle comunicazioni soprattutto in senso centripeto, facendone un centro verso cui si dirige il pendolarismo dai comuni del circondario. Tuttavia, la scarsa articolazione della rete dei servizi costringe la popolazione a rivolgersi ai comuni limitrofi, e non solo, per l'istruzione secondaria di secondo grado, per i servizi sanitari e per le pratiche burocratiche che non possono essere soddisfatte sul posto. Il Patrono, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SANTAMBROGIO'>Sant'Ambrogio</a>, viene festeggiato il 7 dicembre.

Località

Cascina Benedetta, Cascina Maggio, Cascina Monte, Cascina Sinai

Cascina Benedetta, Cascina Maggio, Cascina Monte, Cascina Sinai

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Lurate Caccivio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.