Descrizione

Comune di montagna, che affonda le sue origini nella preistoria; ha un’economia basata sul settore primario e su una discreta produzione industriale. I lulesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, vivono per la quasi totalità nel capoluogo comunale; solo pochissimi si distribuiscono in case sparse. Il territorio, ricco di giacimenti carboniferi e di galene, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che vanno da un minimo di 43 a un massimo di 1.127 metri di quota. L’abitato, interessato da forte espansione edilizia, si sviluppa ai piedi di una catena calcareo-dolomitica.

Comune di montagna, che affonda le sue origini nella preistoria; ha un’economia basata sul settore primario e su una discreta produzione industriale. I lulesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, vivono per la quasi totalità nel capoluogo comunale; solo pochissimi si distribuiscono in case sparse. Il territorio, ricco di giacimenti carboniferi e di galene, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che vanno da un minimo di 43 a un massimo di 1.127 metri di quota. L’abitato, interessato da forte espansione edilizia, si sviluppa ai piedi di una catena calcareo-dolomitica.

Storia

Il toponimo, che nella dizione locale si presenta come “Lùvula” e “Lùgula”, non è di chiara origine, sebbene gli studiosi siano d’accordo nel considerarlo comune allo strato linguistico protosardo. Fantasiosa è l’interpretazione di chi rintraccia il suo etimo nella voce fenicia “Lel”, ‘giro a lumaca’, in riferimento alla posizione dell’abitato. Fu abitata sin dai tempi dei sardi primitivi. Fu sottoposta alla dominazione dei romani, i quali vi crearono un importante centro minerario per lo sfruttamento delle ricche risorse del suo terreno. Durante il Medioevo fu compresa nella curatoria di Galtellì, nel Giudicato di Gallura. Nel 1438 fu spostata sotto la giurisdizione della baronia di Orosei, di cui seguì le vicende storiche, senza evidenziare avvenimenti di particolare rilievo. Tra i monumenti del suo patrimonio storico-architettonico di maggiore interesse figurano: diversi villaggi nuragici, tra cui quello di punta Su Casteddu, dove, probabilmente, si insediarono anche i romani; tombe dei giganti; numerosi nuraghi, come quello di Littu Ertiches, costruito interamente in calcare; la domus de janas Sa Conchedda ‘e Su Printeru, scavata in un roccione calcareo dal particolare colore rosa datole dalle venature ferrose; il santuario di San Francesco, che fa parte di un complesso di diverse chiese campestri site sotto il monte Albo; la parrocchiale di Santa Maria Maggiore, al cui interno è possibile ammirare una statua lignea del XVII secolo.

Il toponimo, che nella dizione locale si presenta come “Lùvula” e “Lùgula”, non è di chiara origine, sebbene gli studiosi siano d’accordo nel considerarlo comune allo strato linguistico protosardo. Fantasiosa è l’interpretazione di chi rintraccia il suo etimo nella voce <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=FENICIA'>fenicia</a> “Lel”, ‘giro a lumaca’, in riferimento alla posizione dell’abitato. Fu abitata sin dai tempi dei sardi primitivi. Fu sottoposta alla dominazione dei romani, i quali vi crearono un importante centro minerario per lo sfruttamento delle ricche risorse del suo terreno. Durante il Medioevo fu compresa nella <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CURATORIA'>curatoria</a> di Galtellì, nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GIUDICATODIGALLURA'>Giudicato di Gallura</a>. Nel 1438 fu spostata sotto la giurisdizione della baronia di Orosei, di cui seguì le vicende storiche, senza evidenziare avvenimenti di particolare rilievo. Tra i monumenti del suo patrimonio storico-architettonico di maggiore interesse figurano: diversi villaggi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGICI'>nuragici</a>, tra cui quello di punta Su Casteddu, dove, probabilmente, si insediarono anche i romani; <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=TOMBEDEIGIGANTI'>tombe dei giganti</a>; numerosi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGHI'>nuraghi</a>, come quello di Littu Ertiches, costruito interamente in calcare; la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DOMUSDEJANAS'>domus de janas</a> Sa Conchedda ‘e Su Printeru, scavata in un roccione calcareo dal particolare colore rosa datole dalle venature ferrose; il santuario di San Francesco, che fa parte di un complesso di diverse chiese campestri site sotto il monte Albo; la parrocchiale di Santa Maria Maggiore, al cui interno è possibile ammirare una statua lignea del XVII secolo.

Economia

È sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, ulivi, viti e altri alberi da frutta e con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini ed equini. L’industria ha fatto registrare un discreto sviluppo negli ultimi anni: le aziende presenti operano nei comparti estrattivo, metallurgico, della fabbricazione di macchine per l’agricoltura, della gioielleria e oreficeria ed edile. Modesta è la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete distributiva è comunque sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; manca la biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive, che comprendono alcuni agriturismo, offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico.

È sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, ulivi, viti e altri alberi da frutta e con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini ed equini. L’industria ha fatto registrare un discreto sviluppo negli ultimi anni: le aziende presenti operano nei comparti estrattivo, metallurgico, della fabbricazione di macchine per l’agricoltura, della gioielleria e oreficeria ed edile. Modesta è la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete distributiva è comunque sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; manca la biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive, che comprendono alcuni agriturismo, offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Le sue splendide e incontaminate bellezze naturali rappresentano una forte attrazione di tipo turistico. Particolarmente adatti a escursioni e a passeggiate nel verde sono i numerosi sentieri naturalistici che permettono ai visitatori di raggiungere spettacolari punte e le cime del monte Albo. Tra queste sono degne di nota il monte Turuddò e la punta Catirina, entrambe a 1.127 metri di quota, separate tra loro dalla Janna Nurai. In queste zone montuose vive una varia e rara fauna, tra cui il muflone. In prossimità di monte Pizzinnu si estende una vasta area di foreste ricche di lecci secolari, luogo di rifugio per i pastori dell’Ottocento, mentre nella parte occidentale è possibile visitare le ormai abbandonate miniere Guzzurra e Argentaria. Tra i consueti appuntamenti si segnalano: il tradizionale mercatino del mercoledì; la festa di Sant’Antonio Abate, il 16 e il 17 gennaio; la Novena di San Francesco, a maggio; le feste di San Nicola e di San Matteo, a settembre. Il Patrono, San Francesco, si festeggia il 5 maggio.

Le sue splendide e incontaminate bellezze naturali rappresentano una forte attrazione di tipo turistico. Particolarmente adatti a escursioni e a passeggiate nel verde sono i numerosi sentieri naturalistici che permettono ai visitatori di raggiungere spettacolari punte e le cime del monte Albo. Tra queste sono degne di nota il monte Turuddò e la punta Catirina, entrambe a 1.127 metri di quota, separate tra loro dalla Janna Nurai. In queste zone montuose vive una varia e rara fauna, tra cui il muflone. In prossimità di monte Pizzinnu si estende una vasta area di foreste ricche di lecci secolari, luogo di rifugio per i pastori dell’Ottocento, mentre nella parte occidentale è possibile visitare le ormai abbandonate <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=MINIERE'>miniere</a> Guzzurra e Argentaria. Tra i consueti appuntamenti si segnalano: il tradizionale mercatino del mercoledì; la festa di Sant’Antonio Abate, il 16 e il 17 gennaio; la Novena di San Francesco, a maggio; le feste di San Nicola e di San Matteo, a settembre. Il Patrono, San Francesco, si festeggia il 5 maggio.

Località

Fondi europei 2021-2027

Comune di Lula in "phasing-in", appartenente, cioè, a quelle aree che -già comprese nell'Obiettivo 1 nel periodo di programmazione comunitaria 2000-2006- nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013, grazie ai progressi economici compiuti, passano nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e sono oggetto di finanziamenti speciali in virtù del loro precedente status di territori Obiettivo 1. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.