Descrizione

Cittadina insulare costiera, di origine antichissima; basa la sua economia soprattutto sul turismo e sulla pesca. I liparesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, che si trova nella parte sud-orientale dell’omonima isola marittima, che è la maggiore delle Eolie; il resto della popolazione è distribuito in varie altre località e aggregati urbani minori, nonché nelle altre isole marittime, Alicudi, Filicudi, Panarea, Stromboli e Vulcano, che con l’isola marittima di Basiluzzo costituiscono il territorio comunale. Quest’ultimo, classificato di collina, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato del capoluogo comunale, dominato dalla mole del castello cinquecentesco sul monte Chirica, è interessato da espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico ondulato. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, sono raffigurate tre torri poste su una muraglia merlata; dalla porta della torre centrale, più alta delle laterali, domina la figura dell’apostolo San Bartolomeo con la pelle del suo corpo ravvolta sul suo braccio. Lo stemma usato dal comune è quello riprodotto in alto.

Cittadina insulare costiera, di origine antichissima; basa la sua economia soprattutto sul turismo e sulla pesca. I liparesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, che si trova nella parte sud-orientale dell’omonima isola marittima, che è la maggiore delle Eolie; il resto della popolazione è distribuito in varie altre località e aggregati urbani minori, nonché nelle altre isole marittime, Alicudi, Filicudi, Panarea, Stromboli e Vulcano, che con l’isola marittima di Basiluzzo costituiscono il territorio comunale. Quest’ultimo, classificato di collina, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato del capoluogo comunale, dominato dalla mole del castello cinquecentesco sul monte Chirica, è interessato da espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico ondulato. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, sono raffigurate tre torri poste su una muraglia merlata; dalla porta della torre centrale, più alta delle laterali, domina la figura dell’apostolo San Bartolomeo con la pelle del suo corpo ravvolta sul suo braccio. Lo stemma usato dal comune è quello riprodotto in alto.

Storia

Il nome compare già nelle fonti latine più antiche, laddove è attestata la forma LIPARAE, derivata dal greco “Lipára -ai”, forse relitto del sostrato. Secondo qualche studioso, la sua origine potrebbe anche essere araba, essendo attestato “gazirat lib(a)r”, in cui la “p” originaria è resa in arabo con “b”. Il primitivo insediamento risale all’epoca preistorica, come testimonierebbero rinvenimenti archeologici della zona. Fu abitata da popolazioni sicane, attratte dalla presenza di ossidiana, un vetro vulcanico tagliente. Nel XIII secolo a.C. fu conquistata dagli ausonii, poi dai greci. La popolazione locale assistette, nel corso dei secoli, a violente battaglie navali per il possesso delle isole: una tra tutte la guerra tra le truppe greche e quelle romane di Ottaviano, che ottennero la vittoria. Successivamente, nell’839, fu invasa dai saraceni, che la saccheggiarono compiendo numerosi atti di vandalismo. Nel 1083 l’arrivo dei normanni servì a ridarle lustro e decoro. In seguito fu distrutta nuovamente, dalle truppe di Ariedeno Barbarossa; il promotore della sua riedificazione fu, invece, l’imperatore Carlo V. Tra le testimonianze storico-architettoniche dei secoli passati si segnalano: la cattedrale, fatta edificare dal conte Ruggero il Normanno nel 1084 e ristrutturata in stile barocco; la chiesa dell’Immacolata, di origine medievale; la parrocchiale dell’Annunziata, con una facciata in stile barocco; la chiesa della Madonna delle Grazie, costruita nel XVIII secolo, la chiesa dell’Addolorata, eretta nel Medioevo. Degna di nota per il suo valore archeologico è la necropoli greca, nella quale si possono ammirare numerosi reperti antichissimi, del VI secolo a.C., e le terme di San Calogero, che è uno degli impianti più antichi esistenti in tutto il mondo. Le isole Eolie sono iscritte nella lista Unesco del patrimonio culturale mondiale, come “patrimonio dell’umanità”.

Il nome compare già nelle fonti latine più antiche, laddove è attestata la forma LIPARAE, derivata dal <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECO'>greco</a> “Lipára -ai”, forse relitto del sostrato. Secondo qualche studioso, la sua origine potrebbe anche essere <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABA'>araba</a>, essendo attestato “gazirat lib(a)r”, in cui la “p” originaria è resa in <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABO'>arabo</a> con “b”. Il primitivo insediamento risale all’epoca preistorica, come testimonierebbero rinvenimenti archeologici della zona. Fu abitata da popolazioni <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=SICANE'>sicane</a>, attratte dalla presenza di ossidiana, un vetro vulcanico tagliente. Nel XIII secolo a.C. fu conquistata dagli ausonii, poi dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECI'>greci</a>. La popolazione locale assistette, nel corso dei secoli, a violente battaglie navali per il possesso delle isole: una tra tutte la guerra tra le truppe <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECHE'>greche</a> e quelle romane di Ottaviano, che ottennero la vittoria. Successivamente, nell’839, fu invasa dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=SARACENI'>saraceni</a>, che la saccheggiarono compiendo numerosi atti di vandalismo. Nel 1083 l’arrivo dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNI'>normanni</a> servì a ridarle lustro e decoro. In seguito fu distrutta nuovamente, dalle truppe di Ariedeno Barbarossa; il promotore della sua riedificazione fu, invece, l’imperatore Carlo V. Tra le testimonianze storico-architettoniche dei secoli passati si segnalano: la cattedrale, fatta edificare dal conte Ruggero il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNO'>Normanno</a> nel 1084 e ristrutturata in stile <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BAROCCO'>barocco</a>; la chiesa dell’Immacolata, di origine medievale; la parrocchiale dell’Annunziata, con una facciata in stile <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BAROCCO'>barocco</a>; la chiesa della Madonna delle Grazie, costruita nel XVIII secolo, la chiesa dell’Addolorata, eretta nel Medioevo. Degna di nota per il suo valore archeologico è la necropoli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECA'>greca</a>, nella quale si possono ammirare numerosi reperti antichissimi, del VI secolo a.C., e le terme di San Calogero, che è uno degli impianti più antichi esistenti in tutto il mondo. Le isole Eolie sono iscritte nella lista Unesco del patrimonio culturale mondiale, come “patrimonio dell’umanità”.

Economia

L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive, agrumi e altra frutta; si pratica anche la zootecnia. L’industria è costituita da aziende che operano prevalentemente nei comparti: della pesca, alimentare, estrattivo, tipografico, cantieristico, dei mobili, dei gioielli e dell’edilizia. Il terziario si compone di una buona rete commerciale oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Le strutture scolastiche locali garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo nonché degli istituti tecnico commerciale e per geometra e del liceo scientifico. Per l’arricchimento culturale sono presenti la biblioteca civica e la “Monsignor Salvatore Bernardino Re” nonché il museo archeologico regionale eoliano. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Il servizio ospedaliero è assicurato sul posto.

L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive, agrumi e altra frutta; si pratica anche la zootecnia. L’industria è costituita da aziende che operano prevalentemente nei comparti: della pesca, alimentare, estrattivo, tipografico, cantieristico, dei mobili, dei gioielli e dell’edilizia. Il terziario si compone di una buona rete commerciale oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Le strutture scolastiche locali garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo nonché degli istituti tecnico commerciale e per geometra e del liceo scientifico. Per l’arricchimento culturale sono presenti la biblioteca civica e la “Monsignor Salvatore Bernardino Re” nonché il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=MUSEOARCHEOLOGICOREGIONALEEOLIANO'>museo archeologico regionale eoliano</a>. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Il servizio ospedaliero è assicurato sul posto.

Relazioni

Tra le sue attrazioni si annoverano: le spiagge bianche di Canneto, che rivelano la presenza della polvere di pomice (interessanti le cave di pietra pomice in località Porticello), le terme di San Calogero, le vicine isole di Panarea, Vulcano, Stromboli, Filicudi e Alicudi, tutte di origine vulcanica ma ognuna diversa dalle altre nei colori che caratterizzano il paesaggio. Altro motivo di attrazione sono i prodotti tipici locali: capperi e vini (Malvasia delle Lipari). Tra gli eventi ricorrenti si segnalano: il carnevale; la festa di San Bartolomeo, a febbraio; i suggestivi riti della Settimana Santa; la festa di Maria Santissima del Porto Salvo, a luglio; la sagra del pane e la festa di San Gaetano, ad agosto; la festa della Madonna del Rosario, a ottobre; la sagra del pane e del vino, a novembre. Il Patrono, San Bartolomeo, si festeggia il 24 agosto.

Tra le sue attrazioni si annoverano: le spiagge bianche di Canneto, che rivelano la presenza della polvere di pomice (interessanti le cave di pietra pomice in località Porticello), le terme di San Calogero, le vicine isole di Panarea, Vulcano, Stromboli, Filicudi e Alicudi, tutte di origine vulcanica ma ognuna diversa dalle altre nei colori che caratterizzano il paesaggio. Altro motivo di attrazione sono i prodotti tipici locali: capperi e vini (<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=MALVASIADELLELIPARI'>Malvasia delle Lipari</a>). Tra gli eventi ricorrenti si segnalano: il carnevale; la festa di San Bartolomeo, a febbraio; i suggestivi riti della Settimana Santa; la festa di Maria Santissima del Porto Salvo, a luglio; la sagra del pane e la festa di San Gaetano, ad agosto; la festa della Madonna del Rosario, a ottobre; la sagra del pane e del vino, a novembre. Il Patrono, San Bartolomeo, si festeggia il 24 agosto.

Località

Acquacalda, Alicudi, Alicudi Porto, Annunziata-Raviola, Basiluzzo, Canneto, Collo Pirrera, Filicudi, Filicudi Porto, Fossa di Stromboli, Fossa di Vulcano, Ginostra, Panarea, Panarea San Pietro, Pecorini a Mare, Pianoconte, Quattropiani, San Bartolo al Monte, Santa Margherita, Stromboli, Vulcanello, Vulcano, Vulcano Piano, Vulcano Porto

Acquacalda, Alicudi, Alicudi Porto, Annunziata-Raviola, Basiluzzo, Canneto, Collo Pirrera, Filicudi, Filicudi Porto, Fossa di Stromboli, Fossa di Vulcano, Ginostra, Panarea, Panarea San Pietro, Pecorini a Mare, Pianoconte, Quattropiani, San Bartolo al Monte, Santa Margherita, Stromboli, Vulcanello, Vulcano, Vulcano Piano, Vulcano Porto

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Lipari rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.