Descrizione

Centro di collina, di origine medievale, la cui economia è caratterizzata da attività agricole e industriali. I lozzesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti, oltre che nel capoluogo comunale, nelle località Lanzetta, Saline, Chiavicone, Frassine, Pegorile, Ponte Schievano; una buona parte della popolazione vive in case sparse sul territorio. L’espansione edilizia ha determinato la contiguità di Saline al centro di Noventa Vicentina (VI) del comune omonimo. Il territorio, che presenta un profilo geometrico irregolare, è caratterizzato da variazioni altimetriche accentuate. L’abitato ha un andamento plano-altimetrico collinare. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo azzurro, una torre a due palchi, d’argento, merlata alla guelfa e sostenuta da due leoni d’oro, coronati; il tutto è posto su una verde campagna.

Centro di collina, di origine medievale, la cui economia è caratterizzata da attività agricole e industriali. I lozzesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti, oltre che nel capoluogo comunale, nelle località Lanzetta, Saline, Chiavicone, Frassine, Pegorile, Ponte Schievano; una buona parte della popolazione vive in case sparse sul territorio. L’espansione edilizia ha determinato la contiguità di Saline al centro di Noventa Vicentina (VI) del comune omonimo. Il territorio, che presenta un profilo geometrico irregolare, è caratterizzato da variazioni altimetriche accentuate. L’abitato ha un andamento plano-altimetrico collinare. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo azzurro, una torre a due palchi, d’argento, merlata alla guelfa e sostenuta da due leoni d’oro, coronati; il tutto è posto su una verde campagna.

Storia

Sono stati rinvenuti reperti archeologici molto antichi ascrivibili al paleolitico medio, all’età del bronzo e all’età del ferro; le sue origini, però, risalgono al Medioevo, anche se il nome si può ricondurre al periodo romano. In epoca medioevale, fino al Duecento, subì la dominazione vicentina, e dal XIII secolo passò sotto la giurisdizione del comune di Padova. A partire dal 1405, fu governata dalla repubblica di Venezia, che assicurò alla popolazione un lungo periodo di pace e benessere, terminato nel 1796, anno in cui cadde la Serenissima e si ebbe l’arrivo del duro governo francese. Per quanto riguarda il patrimonio storico-architettonico, tra gli edifici a carattere religioso sono da ricordare: l’ottocentesca parrocchiale, dedicata ai Santi Leonzio e Carpoforo, che è stata edificata sui resti di un precedente edificio di culto; la vecchia chiesa di San Rocco e una piccola cappella votiva, costruita sulla cima del monte Lozzo, inaugurata nel 1927 e intitolata a San Giuseppe. Gli edifici civili comprendono: il castello, eretto probabilmente nel periodo della massima espansione del comune di Padova, che è stato distrutto due volte ma sempre ricostruito per l’importanza strategica che ricopriva la zona, e la settecentesca Villa Lando Correr, circondata da un ampio giardino e collegata con ampie barchesse e altre costruzioni rurali.

Sono stati rinvenuti reperti archeologici molto antichi ascrivibili al paleolitico medio, all’età del bronzo e all’età del ferro; le sue origini, però, risalgono al Medioevo, anche se il nome si può ricondurre al periodo romano. In epoca medioevale, fino al Duecento, subì la dominazione vicentina, e dal XIII secolo passò sotto la giurisdizione del comune di Padova. A partire dal 1405, fu governata dalla repubblica di Venezia, che assicurò alla popolazione un lungo periodo di pace e benessere, terminato nel 1796, anno in cui cadde la Serenissima e si ebbe l’arrivo del duro governo francese. Per quanto riguarda il patrimonio storico-architettonico, tra gli edifici a carattere religioso sono da ricordare: l’ottocentesca parrocchiale, dedicata ai Santi Leonzio e Carpoforo, che è stata edificata sui resti di un precedente edificio di culto; la vecchia chiesa di San Rocco e una piccola cappella votiva, costruita sulla cima del monte Lozzo, inaugurata nel 1927 e intitolata a San Giuseppe. Gli edifici civili comprendono: il castello, eretto probabilmente nel periodo della massima espansione del comune di Padova, che è stato distrutto due volte ma sempre ricostruito per l’importanza strategica che ricopriva la zona, e la settecentesca Villa Lando Correr, circondata da un ampio giardino e collegata con ampie barchesse e altre costruzioni rurali.

Economia

Ospita i consueti uffici municipali e postali. È sede della stazione dei carabinieri. L’economia locale è basata sull’agricoltura, si coltivano infatti cereali, foraggi, ortaggi, frumento, viti, piante di ciliegio, di mandorlo e di olivo. Si pratica anche l’allevamento, soprattutto di bovini, suini e avicoli. Le industrie presenti operano nei comparti tessile, meccanico, metallurgico, alimentare, edile, cui si affiancano imprese impegnate nella lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi, nella realizzazione di materiali da costruzione, nella produzione di gas, nella distribuzione di combustibili gassosi mediante condotta. Riguardo al quadro delle attività terziarie, la rete commerciale soddisfa i bisogni della comunità. È presente il servizio bancario. In relazione, poi, alla diffusione della cultura, non sono presenti particolari attività radiotelevisive private, giornali e/o periodici locali. Anche l’offerta di servizi pubblici è commisurata alle sue dimensioni: non si registra la presenza di particolari strutture sociali di rilievo o di strutture destinate all’arricchimento culturale, quali biblioteche, musei, gallerie o pinacoteche. Nelle scuole locali si impartisce l’istruzione obbligatoria e le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Infine, le strutture sanitarie sono presenti con una farmacia, mentre non si segnala la presenza di particolari strutture sportive e per il tempo libero.

Ospita i consueti uffici municipali e postali. È sede della stazione dei carabinieri. L’economia locale è basata sull’agricoltura, si coltivano infatti cereali, foraggi, ortaggi, frumento, viti, piante di ciliegio, di mandorlo e di olivo. Si pratica anche l’allevamento, soprattutto di bovini, suini e avicoli. Le industrie presenti operano nei comparti tessile, meccanico, metallurgico, alimentare, edile, cui si affiancano imprese impegnate nella lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi, nella realizzazione di materiali da costruzione, nella produzione di gas, nella distribuzione di combustibili gassosi mediante condotta. Riguardo al quadro delle attività terziarie, la rete commerciale soddisfa i bisogni della comunità. È presente il servizio bancario. In relazione, poi, alla diffusione della cultura, non sono presenti particolari attività radiotelevisive private, giornali e/o periodici locali. Anche l’offerta di servizi pubblici è commisurata alle sue dimensioni: non si registra la presenza di particolari strutture sociali di rilievo o di strutture destinate all’arricchimento culturale, quali biblioteche, musei, gallerie o pinacoteche. Nelle scuole locali si impartisce l’istruzione obbligatoria e le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Infine, le strutture sanitarie sono presenti con una farmacia, mentre non si segnala la presenza di particolari strutture sportive e per il tempo libero.

Relazioni

Non può essere considerata una meta turistica e vive un rapporto intenso coi centri del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria, il commercio, il lavoro o per l’espletamento di pratiche burocratiche. A sua volta, inoltre, è visitata dagli abitanti dei comuni limitrofi in occasione delle varie manifestazioni che vengono organizzate nel corso dell’anno. La festa del Patrono, S. Giuseppe, si celebra il 19 marzo.

Non può essere considerata una meta turistica e vive un rapporto intenso coi centri del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria, il commercio, il lavoro o per l’espletamento di pratiche burocratiche. A sua volta, inoltre, è visitata dagli abitanti dei comuni limitrofi in occasione delle varie manifestazioni che vengono organizzate nel corso dell’anno. La festa del Patrono, S. Giuseppe, si celebra il 19 marzo.

Località

Chiavicone-Frassine, Lanzetta, Pegorile, Ponte Schievano, Saline

Chiavicone-Frassine, Lanzetta, Pegorile, Ponte Schievano, Saline

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Lozzo Atestino rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.