Descrizione

Centro di montagna di origini antiche le cui principali attività economiche sono nel settore secondario; buona risulta anche la presenza di un terziario di servizio, in cui emerge il turismo. I loveresi, il cui indice di vecchiaia è particolarmente elevato, vivono concentrati quasi tutti nel capoluogo comunale, fatta eccezione per poche famiglie, che vivono nelle case sparse. Il territorio presenta una fascia rivierasca (sul lago che condivide con altri comuni limitrofi), con costa scoscesa, la cui natura geologica è caratterizzata dalla presenza di anidriti e gessi, i primi soggetti a dissoluzione, per il fenomeno del carsismo. Il suo profilo geometrico, dato anche da un altopiano in quota, risulta aspro, con variazioni altimetriche molto accentuate. La presenza del lago contribuisce a influenzare anche il clima, che si presenta umido temperato. L'abitato, che urbanisticamente è costituito in prevalenza da abitazioni concentrate, ha l'andamento plano-altimetrico tipico montano. Il paesaggio ha una veduta sul lago e sulla Val Camonica. Lo stemma comunale, adottato nel XV secolo, nel momento di maggiore prosperità delle famiglie loveresi, divenute acquirenti di terreni nel bresciano per la semina del frumento, raffigura, su sfondo rosso, sette spighe di grano d'oro strette da un nastro su cui spicca il motto UNITAS.

Centro di montagna di origini antiche le cui principali attività economiche sono nel settore secondario; buona risulta anche la presenza di un terziario di servizio, in cui emerge il turismo. I loveresi, il cui indice di vecchiaia è particolarmente elevato, vivono concentrati quasi tutti nel capoluogo comunale, fatta eccezione per poche famiglie, che vivono nelle case sparse. Il territorio presenta una fascia rivierasca (sul lago che condivide con altri comuni limitrofi), con costa scoscesa, la cui natura geologica è caratterizzata dalla presenza di anidriti e gessi, i primi soggetti a dissoluzione, per il fenomeno del carsismo. Il suo profilo geometrico, dato anche da un altopiano in quota, risulta aspro, con variazioni altimetriche molto accentuate. La presenza del lago contribuisce a influenzare anche il clima, che si presenta umido temperato. L'abitato, che urbanisticamente è costituito in prevalenza da abitazioni concentrate, ha l'andamento plano-altimetrico tipico montano. Il paesaggio ha una veduta sul lago e sulla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VALCAMONICA'>Val Camonica</a>. Lo stemma comunale, adottato nel XV secolo, nel momento di maggiore prosperità delle famiglie loveresi, divenute acquirenti di terreni nel bresciano per la semina del frumento, raffigura, su sfondo rosso, sette spighe di grano d'oro strette da un nastro su cui spicca il motto UNITAS.

Storia

Deve il toponimo al dialettale "lóer", che significa 'rovere', derivante dal latino ROBUR, donde 'rover', con il significato di 'quercia'. Durante il Medioevo il suo borgo fortificato svolse funzione di controllo della bassa Val Camonica. Non fu immune dal coinvolgimento nelle lotte tra guelfi e ghibellini, prima, e tra il ducato di Milano e la Repubblica veneta, poi. La supremazia di quest'ultima garantì a tutta la zona un periodo di pace e prosperità fino alla fine del Settecento, quando il ciclone napoleonico, prima, e la dominazione austriaca, poi, ne fecero oggetto di dominazione straniera. Le vicende succesive, dall'unificazione d'Italia alla resistenza antinazista alla rinascita postbellica l'accomunano alla storia di tutta la zona. Fra le calamità naturali, che ne hanno colpito la popolazione, si ricordano l'epidemia di peste del 1630 e l'alluvione del 1960. Fra le vestigia del passato sono le tombe romane, il castelliere gallico, la torre Söca, quella civica e quella degli Alghisi. La basilica di Santa Maria in Valvendra costituisce un esempio di architettura sacra.

Deve il toponimo al dialettale "lóer", che significa 'rovere', derivante dal latino ROBUR, donde 'rover', con il significato di 'quercia'. Durante il Medioevo il suo borgo fortificato svolse funzione di controllo della bassa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VALCAMONICA'>Val Camonica</a>. Non fu immune dal coinvolgimento nelle lotte tra guelfi e ghibellini, prima, e tra il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=DUCATODIMILANO'>ducato di Milano</a> e la Repubblica veneta, poi. La supremazia di quest'ultima garantì a tutta la zona un periodo di pace e prosperità fino alla fine del Settecento, quando il ciclone napoleonico, prima, e la dominazione austriaca, poi, ne fecero oggetto di dominazione straniera. Le vicende succesive, dall'unificazione d'Italia alla resistenza antinazista alla rinascita postbellica l'accomunano alla storia di tutta la zona. Fra le calamità naturali, che ne hanno colpito la popolazione, si ricordano l'epidemia di peste del 1630 e l'alluvione del 1960. Fra le vestigia del passato sono le tombe romane, il castelliere gallico, la torre Söca, quella civica e quella degli Alghisi. La basilica di Santa Maria in Valvendra costituisce un esempio di architettura sacra.

Economia

È sede della Usl, del distretto scolastico e della Comunità montana. Vi si conduce una vita abbastanza aperta al nuovo. La sua economia trova le principali fonti di reddito soprattutto nel settore secondario e in quello terziario, rappresentato anche dal servizio bancario. Molto rilevanti risultano le strutture produttive, prevalentemente nel comparto siderurgico. È sede di club sportivi e di strutture sociali (asili nido e case di riposo) e conta istituti per l'istruzione primaria e secondaria (di primo e secondo grado): sono presenti licei (classico, scientifico e artistico), istituti tecnici e un convitto statale. Dotata di strutture culturali (il museo civico di scienze naturali, la biblioteca ma anche cinema, auditorium) offre anche la possibilità di praticare sport (per la presenza della piscina, del campo di calcio e del campo da tennis). Numerose sono anche le strutture sanitarie (che comprendono l'ospedale); quelle ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno.

È sede della Usl, del distretto scolastico e della Comunità montana. Vi si conduce una vita abbastanza aperta al nuovo. La sua economia trova le principali fonti di reddito soprattutto nel settore secondario e in quello terziario, rappresentato anche dal servizio bancario. Molto rilevanti risultano le strutture produttive, prevalentemente nel comparto siderurgico. È sede di club sportivi e di strutture sociali (asili nido e case di riposo) e conta istituti per l'istruzione primaria e secondaria (di primo e secondo grado): sono presenti licei (classico, scientifico e artistico), istituti tecnici e un convitto statale. Dotata di strutture culturali (il museo civico di scienze naturali, la biblioteca ma anche cinema, auditorium) offre anche la possibilità di praticare sport (per la presenza della piscina, del campo di calcio e del campo da tennis). Numerose sono anche le strutture sanitarie (che comprendono l'ospedale); quelle ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno.

Relazioni

Abbastanza frequentata per turismo, intrattiene, per il resto, rapporti poco rilevanti con il circondario, limitati quasi esclusivamente a quelli determinati dall'offerta di servizi e strutture burocratico-amministrative di carattere sovracomunale. Fra le ricorrenze particolari è quella in onore dei Tredici Martiri. La festa dei Patroni, i Santi Capitanio e Gerosa, si celebra il 18 maggio; alla processione religiosa si aggiungono le manifestazioni civili che terminano con i tradizionali fuochi d'artificio. È gemellata con Palkäne, comune della Finlandia.

Abbastanza frequentata per turismo, intrattiene, per il resto, rapporti poco rilevanti con il circondario, limitati quasi esclusivamente a quelli determinati dall'offerta di servizi e strutture burocratico-amministrative di carattere sovracomunale. Fra le ricorrenze particolari è quella in onore dei Tredici Martiri. La festa dei Patroni, i Santi Capitanio e Gerosa, si celebra il 18 maggio; alla processione religiosa si aggiungono le manifestazioni civili che terminano con i tradizionali fuochi d'artificio. È gemellata con Palkäne, comune della Finlandia.

Località

Lago d'Iseo

Lago d'Iseo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Lovere rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.