Descrizione

Cittadina collinare, cui è stato concesso il titolo di città con Decreto del Presidente della Repubblica; di origine antica, ha un’economia basata sulle attività agricole e industriali. È particolarmente rinomata per la produzione del cosiddetto pecorino di Lentini. I lentinesi, con un indice di vecchiaia nella media, vivono quasi tutti nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in numerose case sparse. Il territorio, comprendente l’area speciale Lago di Lentini, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche anche evidenti. L’abitato, in espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Cittadina collinare, cui è stato concesso il titolo di città con Decreto del Presidente della Repubblica; di origine antica, ha un’economia basata sulle attività agricole e industriali. È particolarmente rinomata per la produzione del cosiddetto pecorino di Lentini. I lentinesi, con un indice di vecchiaia nella media, vivono quasi tutti nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in numerose case sparse. Il territorio, comprendente l’area speciale Lago di Lentini, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche anche evidenti. L’abitato, in espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Storia

Il toponimo deriva dal classico “Leontini”, corrispondente al greco “Leontinoi”, da mettersi, con molta probabilità, in relazione alla baia a nord di Siracusa, in greco chiamata “Léon”. Tra le attestazioni più antiche figurano le forme greche al genitivo “leontinou” del 1095 e “tes leontines” del 1125. È l’antica Leontinoi, città greca fondata nel 729 a.C. da un gruppo di coloni calcidesi di Naxos in una località già abitata dai siculi. Ciò è testimoniato da numerosi reperti archeologici rinvenuti durante gli scavi nella valle di San Mauro. Agli inizi del V secolo a.C. cadde sotto il dominio di Siracusa e nel 214 a.C. entrò a far parte dei possedimenti di Roma, perdendo definitivamente la sua autonomia. Dopo la conquista da parte dei barbari, nel 535 d.C. fu sottomessa al dominio bizantino e divenne un’importante sede vescovile. Dopo l’occupazione araba del IX secolo, riprese vita sotto i normanni e ancor più con l’avvento al trono di Federico II, che provvide all’edificazione di un nuovo castello, creando così quella roccaforte che poi, nel periodo feudale, sarebbe stata al centro di continue dispute baronali. Deleteri per il suo sviluppo sono stati sia gli eventi sismici del 1542 e del 1693, sia la progressiva crescita della vicina città di Carlentini che contribuì a determinarne un lento spopolamento. Tra le testimonianze storico-architettoniche figurano: la chiesa madre, intitolata a Sant’Alfio, del 1693 con la facciata barocca e l’interno classicheggiante, che custodisce un’icona bizantina raffigurante la Madonna Odigitria e un piccolo ipogeo del III secolo d.C.; la chiesa della Fontana o dei Santi Martiri, ricostruita nel 1808, con una pregevole acquasantiera del Duecento; la chiesa della Santissima Trinità, del XVIII secolo, con una pala del XV secolo raffigurante Sant’Antonio. Importante è il parco archeologico di “Leontinoi”, che conserva i resti del villaggio preistorico della Metapiccola, di tombe di tipo piramidale, di affreschi bizantini all’interno della grotta di San Mauro e di altre costruzioni antecedenti la colonizzazione greca.

Il toponimo deriva dal classico “Leontini”, corrispondente al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECO'>greco</a> “Leontinoi”, da mettersi, con molta probabilità, in relazione alla baia a nord di Siracusa, in <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECO'>greco</a> chiamata “Léon”. Tra le attestazioni più antiche figurano le forme <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECHE'>greche</a> al genitivo “leontinou” del 1095 e “tes leontines” del 1125. È l’antica Leontinoi, città <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECA'>greca</a> fondata nel 729 a.C. da un gruppo di coloni calcidesi di Naxos in una località già abitata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=SICULI'>siculi</a>. Ciò è testimoniato da numerosi reperti archeologici rinvenuti durante gli scavi nella valle di San Mauro. Agli inizi del V secolo a.C. cadde sotto il dominio di Siracusa e nel 214 a.C. entrò a far parte dei possedimenti di Roma, perdendo definitivamente la sua autonomia. Dopo la conquista da parte dei barbari, nel 535 d.C. fu sottomessa al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=DOMINIOBIZANTINO'>dominio bizantino</a> e divenne un’importante sede vescovile. Dopo l’occupazione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABA'>araba</a> del IX secolo, riprese vita sotto i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNI'>normanni</a> e ancor più con l’avvento al trono di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=FEDERICOII'>Federico II</a>, che provvide all’edificazione di un nuovo castello, creando così quella roccaforte che poi, nel periodo feudale, sarebbe stata al centro di continue dispute baronali. Deleteri per il suo sviluppo sono stati sia gli eventi sismici del 1542 e del 1693, sia la progressiva crescita della vicina città di Carlentini che contribuì a determinarne un lento spopolamento. Tra le testimonianze storico-architettoniche figurano: la chiesa madre, intitolata a Sant’Alfio, del 1693 con la facciata <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BAROCCA'>barocca</a> e l’interno classicheggiante, che custodisce un’icona <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BIZANTINA'>bizantina</a> raffigurante la Madonna Odigitria e un piccolo ipogeo del III secolo d.C.; la chiesa della Fontana o dei Santi Martiri, ricostruita nel 1808, con una pregevole acquasantiera del Duecento; la chiesa della Santissima Trinità, del XVIII secolo, con una pala del XV secolo raffigurante Sant’Antonio. Importante è il parco archeologico di “Leontinoi”, che conserva i resti del villaggio preistorico della Metapiccola, di tombe di tipo piramidale, di affreschi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BIZANTINI'>bizantini</a> all’interno della grotta di San Mauro e di altre costruzioni antecedenti la colonizzazione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECA'>greca</a>.

Economia

È sede, tra l’altro, del distretto scolastico n. 57, di vigili del fuoco, guardia di finanza e stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, ulivi, agrumeti (in particolare gli aranceti costituiscono la principale attività economica della zona) e altri alberi da frutta nonché con l’allevamento di bovini, ovini, suini e caprini. Il settore economico secondario è costituito da aziende che operano nei comparti: alimentare, edile, dell’industria metalmeccanica, elettronica, della fabbricazione di articoli in plastica, di prodotti petroliferi raffinati, di apparecchi medicali e chirurgici, di mobili, della lavorazione del legno, dell’estrazione di pietra e minerali. Tra le attività artigianali va segnalata la lavorazione della terracotta. È presente il servizio bancario; una buona rete commerciale completa il panorama del terziario. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza di un istituto tecnico commerciale e per geometri, di un istituto professionale agrario, di un liceo scientifico, di un liceo classico e di un istituto magistrale; quelle culturali sono rappresentate dal museo archeologico del castello Eurialo e dalla biblioteca Riccardo da Lentini. Vi sono radio e televisioni private. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione. È presente il servizio ospedaliero.

È sede, tra l’altro, del distretto scolastico n. 57, di vigili del fuoco, guardia di finanza e stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, ulivi, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMETI'>agrumeti</a> (in particolare gli aranceti costituiscono la principale attività economica della zona) e altri alberi da frutta nonché con l’allevamento di bovini, ovini, suini e caprini. Il settore economico secondario è costituito da aziende che operano nei comparti: alimentare, edile, dell’industria metalmeccanica, elettronica, della fabbricazione di articoli in plastica, di prodotti petroliferi raffinati, di apparecchi medicali e chirurgici, di mobili, della lavorazione del legno, dell’estrazione di pietra e minerali. Tra le attività artigianali va segnalata la lavorazione della terracotta. È presente il servizio bancario; una buona rete commerciale completa il panorama del terziario. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza di un istituto tecnico commerciale e per geometri, di un istituto professionale agrario, di un liceo scientifico, di un liceo classico e di un istituto magistrale; quelle culturali sono rappresentate dal museo archeologico del castello Eurialo e dalla biblioteca Riccardo da Lentini. Vi sono radio e televisioni private. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione. È presente il servizio ospedaliero.

Relazioni

Rinomata località turistica, anche grazie al parco archeologico Leontinoi e al lago, divenuto oasi naturalistica. Tra le manifestazioni tradizionali meritano di essere citati: la sagra delle arance, a gennaio; la festa di San Giuseppe, il 19 marzo con la processione della Sacra Famiglia, impersonata da devoti e l’asta dei doni su un palco allestito in piazza; i riti della Settimana Santa; i festeggiamenti per il Natale, durante i quali vengono allestite le “cone”, altarini decorati con grande ricchezza di frutta di ogni tipo, e si esibiscono i suonatori delle tradizionali “ciarameddi”, le cornamuse. Il Patrono, Sant’Alfio, si festeggia il 10 maggio con la processione dei “nuri”, devoti scalzi e seminudi che compiono un antichissimo giro santo. Fu patria dell’oratore e filosofo Gorgia (V-IV secolo a.C.) e del poeta Jacopo da Lentini (XIII secolo).

Rinomata località turistica, anche grazie al parco archeologico Leontinoi e al lago, divenuto oasi naturalistica. Tra le manifestazioni tradizionali meritano di essere citati: la sagra delle arance, a gennaio; la festa di San Giuseppe, il 19 marzo con la processione della Sacra Famiglia, impersonata da devoti e l’asta dei doni su un palco allestito in piazza; i riti della Settimana Santa; i festeggiamenti per il Natale, durante i quali vengono allestite le “cone”, altarini decorati con grande ricchezza di frutta di ogni tipo, e si esibiscono i suonatori delle tradizionali “ciarameddi”, le cornamuse. Il Patrono, Sant’Alfio, si festeggia il 10 maggio con la processione dei “nuri”, devoti scalzi e seminudi che compiono un antichissimo giro santo. Fu patria dell’oratore e filosofo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GORGIA'>Gorgia</a> (V-IV secolo a.C.) e del poeta <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=JACOPODALENTINI'>Jacopo da Lentini</a> (XIII secolo).

Località

Stazione Valsavoia

Stazione Valsavoia

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Lentini rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.