Descrizione

Cittadina di pianura, di origine preistorica, cui è stato concesso il titolo di città con Decreto del Presidente della Repubblica. L’economia è basata sulle attività agricole, zootecniche e industriali. I legnaghesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, vivono la maggior parte nel capoluogo comunale e nelle località Canove, Gallese, San Vito e Torretta; il resto della popolazione si distribuisce in numerosissimi nuclei urbani e in case sparse Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L’abitato, che presenta segni di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, rappresenta, in campo azzurro, una barca che naviga su acque verdi, ondate d’argento; la sua vela, gonfia da un lato e recante il motto: INTENDUNT ZEPHIRI, è sostenuta da un tronco d’albero, radicato sul fondo; sotto lo scudo campeggia la scritta: COMUNITAS LENIACI.

Cittadina di pianura, di origine preistorica, cui è stato concesso il titolo di città con Decreto del Presidente della Repubblica. L’economia è basata sulle attività agricole, zootecniche e industriali. I legnaghesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, vivono la maggior parte nel capoluogo comunale e nelle località Canove, Gallese, San Vito e Torretta; il resto della popolazione si distribuisce in numerosissimi nuclei urbani e in case sparse Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L’abitato, che presenta segni di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, rappresenta, in campo azzurro, una barca che naviga su acque verdi, ondate d’argento; la sua vela, gonfia da un lato e recante il motto: INTENDUNT ZEPHIRI, è sostenuta da un tronco d’albero, radicato sul fondo; sotto lo scudo campeggia la scritta: COMUNITAS LENIACI.

Storia

Comune di origine preistorica i cui primi abitanti risalgono all’età del bronzo (XIII secolo a.C.). Fu un importante centro romano con il nome di Forum Allieni. Il toponimo è Lemniacus, ‘Lignago’. Viene testimoniata in un documento del 932 che cita il castello, probabilmente la Rocca. Per la sua posizione strategica fu salva durante le invasioni barbariche. Fu ricostruita la Rocca nel periodo della discesa degli unni, pur subendo continue devastazioni riebbe sempre il suo complesso fino al XVI secolo. Appartenne ai vescovi veronesi nei secoli XII e XIII, che ne avevano ricevuto il dominio dai carolingi, e divenne un punto strategico contro le scorrerie dei padovani. Nel XVI secolo le fu concessa da Giangaleazzo Visconti totale autonomia da Verona. Fu un punto strategico nella guerra della Lega di Cambrai. Nel XVI secolo gli statuti col titolo di “Jus civile Lemniacensis” vennero aggiornati e approvati dal Doge. In seguito vide un periodo di banditismo, subì, quindi, i saccheggi dell’esercito francese. Durante la II guerra mondiale assistè alle lotte tra partigiani e fascisti. Il suo patrimonio storico-architettonico non mostra elementi di particolare rilievo ad eccezione della chiesa di San Salvaro del XVI secolo.

Comune di origine preistorica i cui primi abitanti risalgono all’età del bronzo (XIII secolo a.C.). Fu un importante centro romano con il nome di Forum Allieni. Il toponimo è Lemniacus, ‘Lignago’. Viene testimoniata in un documento del 932 che cita il castello, probabilmente la Rocca. Per la sua posizione strategica fu salva durante le invasioni barbariche. Fu ricostruita la Rocca nel periodo della discesa degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=UNNI'>unni</a>, pur subendo continue devastazioni riebbe sempre il suo complesso fino al XVI secolo. Appartenne ai vescovi veronesi nei secoli XII e XIII, che ne avevano ricevuto il dominio dai carolingi, e divenne un punto strategico contro le scorrerie dei padovani. Nel XVI secolo le fu concessa da Giangaleazzo Visconti totale autonomia da Verona. Fu un punto strategico nella guerra della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=LEGADICAMBRAI'>Lega di Cambrai</a>. Nel XVI secolo gli statuti col titolo di “Jus civile Lemniacensis” vennero aggiornati e approvati dal <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=DOGE'>Doge</a>. In seguito vide un periodo di banditismo, subì, quindi, i saccheggi dell’esercito francese. Durante la II guerra mondiale assistè alle lotte tra partigiani e fascisti. Il suo patrimonio storico-architettonico non mostra elementi di particolare rilievo ad eccezione della chiesa di San Salvaro del XVI secolo.

Economia

È sede di Pro Loco, del distretto scolastico n. 55 e dell’Usl n. 21. L’economia locale, che non ha abbandonato l’agricoltura, si avvale, tra l’altro, della produzione di cereali, frumento, foraggi, uva, frutta e ortaggi; è praticato anche l’allevamento di bovini e avicoli. L’industria è presente con i comparti alimentare (tra cui lattiero-caseario), tessile, calzaturiero, edile, dei prodotti per l’alimentazione degli animali, del legno, della stampa e dei servizi annessi, delle macchine per l’agricoltura e la silvicoltura, dei prodotti chimici, del vetro, del metallo, della meccanica, delle macchine per ufficio di elaborazione e sistemi informatici, di elettronica, di strumenti e apparecchi di misurazione, di gioielleria e oreficeria nonché della produzione e distribuzione di gas ed energia elettrica. La rete commerciale soddisfa i bisogni essenziali della comunità; completano il quadro delle attività terziarie il servizio bancario e attività radiotelevisive. Tra le strutture sociali figurano un asilo nido e una casa di riposo. Le strutture scolastiche permettono di frequentare tutte le classi dell’obbligo e vari istituti d’istruzione secondaria, mentre quelle culturali annoverano il museo civico. è presente anche l’Aeroclub Basso Veronese (con possibilità di effetuare voli a motore, voli da diporto e aeromodellismo). Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Si segnala la presenza dell’ospedale e della clinica privata.

È sede di Pro Loco, del distretto scolastico n. 55 e dell’Usl n. 21. L’economia locale, che non ha abbandonato l’agricoltura, si avvale, tra l’altro, della produzione di cereali, frumento, foraggi, uva, frutta e ortaggi; è praticato anche l’allevamento di bovini e avicoli. L’industria è presente con i comparti alimentare (tra cui lattiero-caseario), tessile, calzaturiero, edile, dei prodotti per l’alimentazione degli animali, del legno, della stampa e dei servizi annessi, delle macchine per l’agricoltura e la silvicoltura, dei prodotti chimici, del vetro, del metallo, della meccanica, delle macchine per ufficio di elaborazione e sistemi informatici, di elettronica, di strumenti e apparecchi di misurazione, di gioielleria e oreficeria nonché della produzione e distribuzione di gas ed energia elettrica. La rete commerciale soddisfa i bisogni essenziali della comunità; completano il quadro delle attività terziarie il servizio bancario e attività radiotelevisive. Tra le strutture sociali figurano un asilo nido e una casa di riposo. Le strutture scolastiche permettono di frequentare tutte le classi dell’obbligo e vari istituti d’istruzione secondaria, mentre quelle culturali annoverano il museo civico. è presente anche l’Aeroclub Basso Veronese (con possibilità di effetuare voli a motore, voli da diporto e aeromodellismo). Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Si segnala la presenza dell’ospedale e della clinica privata.

Relazioni

Meta di un significativo movimento di turisti, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo delle bellezze dell’ambiente naturale. Frequentata anche per lavoro, in quanto le industrie consentono un buon assorbimento di manodepera, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, grazie anche alle sue attività commerciali e alla presenza dei servizi, degli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado e del presidio ospedaliero. Il Patrono, S. Martino, si festeggia l’11 novembre.

Meta di un significativo movimento di turisti, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo delle bellezze dell’ambiente naturale. Frequentata anche per lavoro, in quanto le industrie consentono un buon assorbimento di manodepera, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, grazie anche alle sue attività commerciali e alla presenza dei servizi, degli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado e del presidio ospedaliero. Il Patrono, S. Martino, si festeggia l’11 novembre.

Località

Altè, Bagnole, Barotto, Belfiore, Camposanto, Canove, Casette, Colombara, Colombarone-Bassi, Crosara, Fagioli, Fontane, Gallese, Gattina, Mazzanta, Morara, Nogara, Ocara, Ocara di Canove, Osteria Cacciatori, Palù, Pedocchio, Peschiere, Pietà, Ponzina, Pozzolo, Rampin, San Vito, Seresina, Suppiavento, Tezzon, Toninetti, Torretta, Valbona

Altè, Bagnole, Barotto, Belfiore, Camposanto, Canove, Casette, Colombara, Colombarone-Bassi, Crosara, Fagioli, Fontane, Gallese, Gattina, Mazzanta, Morara, Nogara, Ocara, Ocara di Canove, Osteria Cacciatori, Palù, Pedocchio, Peschiere, Pietà, Ponzina, Pozzolo, Rampin, San Vito, Seresina, Suppiavento, Tezzon, Toninetti, Torretta, Valbona

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Legnago rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.