Descrizione

Centro di collina, di origine preistorica la cui economia è basata sulle attività agricole, industriali e commerciali. I lacisiensi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, si distribuiscono tra il capoluogo comunale, che presenta una forte espansione edilizia, e Villaggi Santi-San Fermo –contigui al centro Bardolino del comune omonimo– e le località Colà, Confine –contigue al centro San Martino Buon Albergo del comune omonimo– e Pacengo; il resto della popolazione si distribuisce in numerosi nuclei urbani minori, oltre che in case sparse. Il territorio, comprendente parte del lago di Garda, è caratterizzato da un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche non molto accentuate. Di questa caratteristica orografica risente l’abitato che fa registrare una forte espansione edilizia che ha un andamento plano-altimetrico vario.

Centro di collina, di origine preistorica la cui economia è basata sulle attività agricole, industriali e commerciali. I lacisiensi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, si distribuiscono tra il capoluogo comunale, che presenta una forte espansione edilizia, e Villaggi Santi-San Fermo –contigui al centro Bardolino del comune omonimo– e le località Colà, Confine –contigue al centro San Martino Buon Albergo del comune omonimo– e Pacengo; il resto della popolazione si distribuisce in numerosi nuclei urbani minori, oltre che in case sparse. Il territorio, comprendente parte del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=LAGODIGARDA'>lago di Garda</a>, è caratterizzato da un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche non molto accentuate. Di questa caratteristica orografica risente l’abitato che fa registrare una forte espansione edilizia che ha un andamento plano-altimetrico vario.

Storia

Il toponimo proviene dal latino lacus, ‘lago’. I primi insediamenti risalgono all’età del bronzo e con la civiltà romana la località divenne un pagus, cioè ‘villaggio’. Durante il medioevo fu sotto la giurisdizione del conte di Verona e verso la fine del X secolo, con un diploma di Ottone II, ottenne l’autonomia per la pesca e il commercio. Nell’undicesiomo secolo Enrico IV esentò gli abitanti dalle tasse. Dalla fine del XII secolo appartenne al territorio di Verona fino a quando Gian Galeazzo Visconti, verso la fine del XIV secolo, non se ne appropriò e la inserì nella confederazione “Gardesana”. In seguito ritornò sotto la signoria scaligera e più tardi sotto il dominio di Verona che vi fece impiantare una nitriera artificiale rimasta in funzione fino al periodo napoleonico. Nel XVI secolo per risollevarsi dal declino economico chiese e ottenne da Verona che venisse richiamato in uso il mercato. In seguito subì i saccheggi dei Lanzichenecchi e nel primo trentennio del XVII secolo la peste. Quando finalmente nella metà del XVIII secolo la sua economia sembrava essere in ripresa vi si stabilirono le truppe di Napoleone Bonaparte e fece poi parte della repubblica cisalpina; nel XIX secolo passò al Lombardo-Veneto e fu terreno di battaglia durante la I guerra d’indipendenza. Nel 1866 votò per l’unità d’Italia. Il suo patrimonio storico-architettonico comprende: la Rocca del XIII secolo; la Torre del Mercato; l’Oratorio degli Zerbini di origine quattrocentesca; la Pieve in stile romanico dell’XI secolo, situata in località Rubbiano; la chiesa di San Nicolò del XII secolo, con affreschi di scuola giottesca, in località Vitriola, e le case-torri del XVI secolo, Càsola e Macognano.

Il toponimo proviene dal latino lacus, ‘lago’. I primi insediamenti risalgono all’età del bronzo e con la civiltà romana la località divenne un pagus, cioè ‘villaggio’. Durante il medioevo fu sotto la giurisdizione del conte di Verona e verso la fine del X secolo, con un diploma di Ottone II, ottenne l’autonomia per la pesca e il commercio. Nell’undicesiomo secolo Enrico IV esentò gli abitanti dalle tasse. Dalla fine del XII secolo appartenne al territorio di Verona fino a quando Gian Galeazzo Visconti, verso la fine del XIV secolo, non se ne appropriò e la inserì nella confederazione “Gardesana”. In seguito ritornò sotto la signoria <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=SCALIGERA'>scaligera</a> e più tardi sotto il dominio di Verona che vi fece impiantare una nitriera artificiale rimasta in funzione fino al periodo napoleonico. Nel XVI secolo per risollevarsi dal declino economico chiese e ottenne da Verona che venisse richiamato in uso il mercato. In seguito subì i saccheggi dei Lanzichenecchi e nel primo trentennio del XVII secolo la peste. Quando finalmente nella metà del XVIII secolo la sua economia sembrava essere in ripresa vi si stabilirono le truppe di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=NAPOLEONEBONAPARTE'>Napoleone Bonaparte</a> e fece poi parte della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=REPUBBLICACISALPINA'>repubblica cisalpina</a>; nel XIX secolo passò al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=LOMBARDOVENETO'>Lombardo-Veneto</a> e fu terreno di battaglia durante la I guerra d’indipendenza. Nel 1866 votò per l’unità d’Italia. Il suo patrimonio storico-architettonico comprende: la Rocca del XIII secolo; la Torre del Mercato; l’Oratorio degli Zerbini di origine quattrocentesca; la Pieve in stile romanico dell’XI secolo, situata in località Rubbiano; la chiesa di San Nicolò del XII secolo, con affreschi di scuola giottesca, in località Vitriola, e le case-torri del XVI secolo, Càsola e Macognano.

Economia

Ospita i consueti uffici municipali, postali e l’azienda di promozione turistica; per l’assenza sul posto della stazione dei carabinieri, all’occorrenza, il sindaco rappresenta l’autorità di pubblica sicurezza. La comunità vive della coltivazione di prodotti agricoli (cereali, frumento, foraggi, uva, frutta, olive, ortaggi), dell’allevamento di bovini e avicoli e del lavoro offerto dall’industria (edile, cantieristico, metallurgico, meccanico, chimico di base, calzaturiero, lattiero-caseario, calzaturiero, della confezione di articoli di vestiario, della produzione, lavorazione e conservazione di carne e di prodotti di base e dalle fabbriche di mobili). È presente il servizio bancario. La rete commerciale soddisfa i bisogni essenziali della comunità. È priva di servizi più qualificati quali le attività assicurative e la consulenza informatica. Per quanto riguarda l’offerta di servizi pubblici si registra la presenza di case di riposo e di asili nido. Nelle scuole locali si possono frequentare le classi dell’obbigo. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico.

Ospita i consueti uffici municipali, postali e l’azienda di promozione turistica; per l’assenza sul posto della stazione dei carabinieri, all’occorrenza, il sindaco rappresenta l’autorità di pubblica sicurezza. La comunità vive della coltivazione di prodotti agricoli (cereali, frumento, foraggi, uva, frutta, olive, ortaggi), dell’allevamento di bovini e avicoli e del lavoro offerto dall’industria (edile, cantieristico, metallurgico, meccanico, chimico di base, calzaturiero, lattiero-caseario, calzaturiero, della confezione di articoli di vestiario, della produzione, lavorazione e conservazione di carne e di prodotti di base e dalle fabbriche di mobili). È presente il servizio bancario. La rete commerciale soddisfa i bisogni essenziali della comunità. È priva di servizi più qualificati quali le attività assicurative e la consulenza informatica. Per quanto riguarda l’offerta di servizi pubblici si registra la presenza di case di riposo e di asili nido. Nelle scuole locali si possono frequentare le classi dell’obbigo. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Abbastanza frequentata per turismo, registra una buona affluenza di turisti, ai quali offre anche la possibilità di effettuare escursioni sui battelli che permettono di ammirare i paesi e le ville che circondano il lago di Garda. Le relazioni con i centri del territorio circostante sono intensi sia per il suo inserimento nel circuito economico e turistico della riviera gardesana, sia perchè deve rivolgervisi per l’istruzione secondaria, per l’espletamento di pratiche burocratiche e servizi in genere. Tra gli eventi da segnalare nel calendario delle manifestazioni tradizionali vi sono: nel mese di agosto “Lazise notte classica” e in settembre “Lazise Jazz”. Il Patrono, San Martino, si festeggia l’11 novembre. È gemellata con Rosenheim/Oberbay (Germania).

Abbastanza frequentata per turismo, registra una buona affluenza di turisti, ai quali offre anche la possibilità di effettuare escursioni sui battelli che permettono di ammirare i paesi e le ville che circondano il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=LAGODIGARDA'>lago di Garda</a>. Le relazioni con i centri del territorio circostante sono intensi sia per il suo inserimento nel circuito economico e turistico della riviera gardesana, sia perchè deve rivolgervisi per l’istruzione secondaria, per l’espletamento di pratiche burocratiche e servizi in genere. Tra gli eventi da segnalare nel calendario delle manifestazioni tradizionali vi sono: nel mese di agosto “Lazise notte classica” e in settembre “Lazise Jazz”. Il Patrono, San Martino, si festeggia l’11 novembre. È gemellata con Rosenheim/Oberbay (Germania).

Località

Bonedimane, Colà, Colombare, Confine, Crocetta, Donzella, Fontana Fredda, Fossalta, Lago di Garda, Mirandola, Mondragon di Sopra, Mondragon di Sotto, Pacengo, Palù dei Mori, Pissarole, Praia, Rocchetti, Saline, Valesana, Vanon, Villaggi Santi-San Fermo, Zuliani

Bonedimane, Colà, Colombare, Confine, Crocetta, Donzella, Fontana Fredda, Fossalta, Lago di Garda, Mirandola, Mondragon di Sopra, Mondragon di Sotto, Pacengo, Palù dei Mori, Pissarole, Praia, Rocchetti, Saline, Valesana, Vanon, Villaggi Santi-San Fermo, Zuliani

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Lazise rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.