Descrizione

Centro di pianura, forse di antica origine, le cui attività economiche riguardano tutti e tre i settori produttivi. La comunità dei guidizzolesi fa rilevare un indice di vecchiaia di poco superiore alla media e si distribuisce tra il capoluogo comunale, le località Birbesi, Rebecco e Selvarizzo alcuni agglomerati urbani elementari e numerose case sparse. Il territorio, cui fanno da sfondo i primi rilievi morenici del lago di Garda, si presenta sostanzialmente regolare, con lievissime variazioni altimetriche. Le campagne che circondano l'abitato sono rese fertili da una rete di canali artificiali, dei quali il Medio Mantovano lambisce il capoluogo comunale, e dalla presenza di corsi d'acqua naturali, come la Seriola Marchionale (che scorre nella parte meridionale del territorio). L'assetto urbanistico del centro è stato in parte modificato dalla forte espansione edilizia, in conseguenza della quale sono sorte nuove zone. L'abitato, dominato da una torre degli inizi del XX secolo, mostra un andamento plano-altimetrico decisamente pianeggiante. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del 1956, su sfondo oro campeggia un calice sostenuto da una mano, che esce da una manica in nero; il tutto è circondato da due rami di alloro con bacche, decussati. All'incrocio dei rami è un riccio, sulla campagna verde. Il riccio si riferisce all'insegna araldica della famiglia Rizzini.

Centro di pianura, forse di antica origine, le cui attività economiche riguardano tutti e tre i settori produttivi. La comunità dei guidizzolesi fa rilevare un indice di vecchiaia di poco superiore alla media e si distribuisce tra il capoluogo comunale, le località Birbesi, Rebecco e Selvarizzo alcuni agglomerati urbani elementari e numerose case sparse. Il territorio, cui fanno da sfondo i primi rilievi morenici del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LAGODIGARDA'>lago di Garda</a>, si presenta sostanzialmente regolare, con lievissime variazioni altimetriche. Le campagne che circondano l'abitato sono rese fertili da una rete di canali artificiali, dei quali il Medio Mantovano lambisce il capoluogo comunale, e dalla presenza di corsi d'acqua naturali, come la Seriola Marchionale (che scorre nella parte meridionale del territorio). L'assetto urbanistico del centro è stato in parte modificato dalla forte espansione edilizia, in conseguenza della quale sono sorte nuove zone. L'abitato, dominato da una torre degli inizi del XX secolo, mostra un andamento plano-altimetrico decisamente pianeggiante. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del 1956, su sfondo oro campeggia un calice sostenuto da una mano, che esce da una manica in nero; il tutto è circondato da due rami di alloro con bacche, decussati. All'incrocio dei rami è un riccio, sulla campagna verde. Il riccio si riferisce all'insegna araldica della famiglia Rizzini.

Storia

Sono state avanzate diverse ipotesi sull'origine del toponimo: alcuni ritengono che derivi da un personale germanico, forse "Godizzo" o "Wito". L'origine del primo nucleo abitato, invece, sembra poter essere attribuita alla famiglia Fabia, bresciana, che vi si sarebbe stanziata per coltivarne il suolo: è stato infatti ritrovato un calendario inciso sulla pietra, risalente all'epoca romana. Le prime notizie storiche documentate risalgono invece al XIII secolo, sebbene si ipotizzi che già dal secolo precedente il luogo fosse abitato; ancora nel XIV secolo risulta sottoposta alla signoria dei Gonzaga di Mantova. Agli inizi del XV compì i primi passi verso l'autonomia, sebbene fosse ancora sotto il controllo dei Gonzaga. Nei moti risorgimentali del XIX secolo, tesi alla liberazione dell'Italia dal dominio straniero, la comunità ebbe un ruolo attivo e, in seguito alla nascita del regno d'Italia, fu accorpata per un periodo alla provincia di Brescia, per poi essere definitivamente inserita in quella di Mantova. Le testimonianze artistiche si distribuiscono fra il capoluogo comunale e le altre località del comprensorio guidizzolese; nel primo si distinguono la torre merlata, costruita agli inizi del secolo XX, la settecentesca parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, i palazzi Pezzati e Rizzini (a questo è annesso un parco) e la chiesa di San Lorenzo, in stile romanico. Esclusivamente all'architettura sacra appartengono gli elementi d'interesse artistico delle altre località: la parrocchiale di S. Giorgio, a Birbesi, e una chiesa settecentesca, a Rebecco.

Sono state avanzate diverse ipotesi sull'origine del toponimo: alcuni ritengono che derivi da un personale germanico, forse "Godizzo" o "Wito". L'origine del primo nucleo abitato, invece, sembra poter essere attribuita alla famiglia Fabia, bresciana, che vi si sarebbe stanziata per coltivarne il suolo: è stato infatti ritrovato un calendario inciso sulla pietra, risalente all'epoca romana. Le prime notizie storiche documentate risalgono invece al XIII secolo, sebbene si ipotizzi che già dal secolo precedente il luogo fosse abitato; ancora nel XIV secolo risulta sottoposta alla signoria dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GONZAGA'>Gonzaga</a> di Mantova. Agli inizi del XV compì i primi passi verso l'autonomia, sebbene fosse ancora sotto il controllo dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GONZAGA'>Gonzaga</a>. Nei moti risorgimentali del XIX secolo, tesi alla liberazione dell'Italia dal dominio straniero, la comunità ebbe un ruolo attivo e, in seguito alla nascita del regno d'Italia, fu accorpata per un periodo alla provincia di Brescia, per poi essere definitivamente inserita in quella di Mantova. Le testimonianze artistiche si distribuiscono fra il capoluogo comunale e le altre località del comprensorio guidizzolese; nel primo si distinguono la torre merlata, costruita agli inizi del secolo XX, la settecentesca parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, i palazzi Pezzati e Rizzini (a questo è annesso un parco) e la chiesa di San Lorenzo, in stile romanico. Esclusivamente all'architettura sacra appartengono gli elementi d'interesse artistico delle altre località: la parrocchiale di S. Giorgio, a Birbesi, e una chiesa settecentesca, a Rebecco.

Economia

Fra gli uffici presenti si contano quelli municipali e postali nonché la locale stazione dei carabinieri. L'agricoltura garantisce le produzioni tipiche delle zone padane (cereali, ortaggi, foraggi), oltre a frutta ed uve. Il primario è completato dalla zootecnia, rivolta prevalentemente all'allevamento di avicoli, bovini e suini. Numerosi i comparti in cui è rappresentato il secondario: alimentare, tessile e dell'abbigliamento, edile, metalmeccanico, del legno e della produzione di mobili, cartario, dei materiali da costruzione, elettronico e della produzione e distribuzione di gas ed energia elettrica. Le attività terziarie, invece, sono rappresentate dal servizio bancario e da una buona rete commerciale. I più anziani possono usufruire dei servizi della casa di riposo. Alla biblioteca, poi, è affidato il compito di promuovere la cultura. Sono presenti, inoltre, istituti d'istruzione secondaria di secondo grado (gli istituti d'arte), che affiancano le scuole dell'obbligo. La capacità ricettiva è limitata alla sola ristorazione. Il servizio sanitario di base è assicurato dalla farmacia.

Fra gli uffici presenti si contano quelli municipali e postali nonché la locale stazione dei carabinieri. L'agricoltura garantisce le produzioni tipiche delle zone padane (cereali, ortaggi, foraggi), oltre a frutta ed uve. Il primario è completato dalla zootecnia, rivolta prevalentemente all'allevamento di avicoli, bovini e suini. Numerosi i comparti in cui è rappresentato il secondario: alimentare, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a> e dell'abbigliamento, edile, metalmeccanico, del legno e della produzione di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a>, cartario, dei materiali da costruzione, elettronico e della produzione e distribuzione di gas ed energia elettrica. Le attività terziarie, invece, sono rappresentate dal servizio bancario e da una buona rete commerciale. I più anziani possono usufruire dei servizi della casa di riposo. Alla biblioteca, poi, è affidato il compito di promuovere la cultura. Sono presenti, inoltre, istituti d'istruzione secondaria di secondo grado (gli istituti d'arte), che affiancano le scuole dell'obbligo. La capacità ricettiva è limitata alla sola ristorazione. Il servizio sanitario di base è assicurato dalla farmacia.

Relazioni

Pur senza essere interessata da un vivace movimento turistico, è comunque abbastanza rinomata per le sue attrattive storico-artistiche. Modesta è, invece, la capacità di assorbimento di manodopera dei suoi insediamenti industriali e i suoi rapporti con il circondario sono, sostanzialmente, poco rilevanti, se si eccettuano i vincoli di dipendenza che la legano ai poli di gravitazione, veri punti di riferimento per qualsiasi tipo di esigenza derivante dalle locali carenze infrastrutturali. Non si segnalano manifestazioni folcloristiche tese alla promozione del patrimonio delle tradizioni, né eventi speciali, fiere o sagre di rilievo. La festa patronale, in onore della Madonna del Rosario, si celebra la prima domenica di ottobre.

Pur senza essere interessata da un vivace movimento turistico, è comunque abbastanza rinomata per le sue attrattive storico-artistiche. Modesta è, invece, la capacità di assorbimento di manodopera dei suoi insediamenti industriali e i suoi rapporti con il circondario sono, sostanzialmente, poco rilevanti, se si eccettuano i vincoli di dipendenza che la legano ai poli di gravitazione, veri punti di riferimento per qualsiasi tipo di esigenza derivante dalle locali carenze infrastrutturali. Non si segnalano manifestazioni folcloristiche tese alla promozione del patrimonio delle tradizioni, né eventi speciali, fiere o sagre di rilievo. La festa patronale, in onore della Madonna del Rosario, si celebra la prima domenica di ottobre.

Località

Birbesi, Fienili, Quagliara, Rebecco, Selvarizzo

Birbesi, Fienili, Quagliara, Rebecco, Selvarizzo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Guidizzolo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.