Descrizione

Comune collinare, di origini medievali, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato innumerevoli iniziative imprenditoriali e artigianali. È noto non solo per essere considerato “paese aristocratico”, ma anche per la pregiata viticoltura e la ricca produzione di pere della varietà “Madernassa”. I guarenesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, si distribuiscono tra il capoluogo comunale, le località di Castelrotto e Vaccheria, numerosi nuclei urbani minori e moltissime case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine accentuate: si raggiungono i 406 metri di quota. L’abitato, interessato da crescita edilizia, è posto su un ripiano digradante con una ripida scarpata verso il fondovalle del fiume Tanaro. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura un destrocherio che impugna una spada d’argento, accompagnato da tre stelle d’argento a sei raggi, poste due in capo e una in punta allo scudo.

Comune collinare, di origini medievali, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato innumerevoli iniziative imprenditoriali e artigianali. È noto non solo per essere considerato “paese aristocratico”, ma anche per la pregiata viticoltura e la ricca produzione di pere della varietà “Madernassa”. I guarenesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, si distribuiscono tra il capoluogo comunale, le località di Castelrotto e Vaccheria, numerosi nuclei urbani minori e moltissime case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine accentuate: si raggiungono i 406 metri di quota. L’abitato, interessato da crescita edilizia, è posto su un ripiano digradante con una ripida scarpata verso il fondovalle del fiume Tanaro. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura un destrocherio che impugna una spada d’argento, accompagnato da tre stelle d’argento a sei raggi, poste due in capo e una in punta allo scudo.

Storia

Le prime attestazioni relative al toponimo compaiono dal 1194 come “Gaurena”, “Gorena”, poi “Guarena”. Secondo alcuni studiosi pare che rappresenti la continuazione del latino tardo GUARINA, inteso come ‘rifugio, asilo’, oltre che ‘fossato e castello munito di fossato’. Nel 1379 fu sotto la giurisdizione del casato dei Roero, nobile famiglia di Asti; successivamente passò ai duchi di Mantova. Nel 1617, al tempo delle guerre per il Monferrato, rivelò la sua importanza strategica, quando francesi e sabaudi saccheggiarono l’abitato per scacciare gli spagnoli. Col trattato di Cherasco del 1631 entrò nei confini sabaudi. Sotto il profilo storico-architettonico interessante è l’antico castello, più volte ampliato nel corso del Settecento e completamente ricostruito nel 1726. Degni di nota sono anche: la cappella di Santa Teresa, eretta nel 1777; la parrocchiale dei Santi Bartolomeo e Pietro, in stile barocco e a una sola navata, all’interno della quale sono presenti alcune interessanti tele; la chiesa della Santissima Annunziata, sede dell’omonima confraternita.

Le prime attestazioni relative al toponimo compaiono dal 1194 come “Gaurena”, “Gorena”, poi “Guarena”. Secondo alcuni studiosi pare che rappresenti la continuazione del latino tardo GUARINA, inteso come ‘rifugio, asilo’, oltre che ‘fossato e castello munito di fossato’. Nel 1379 fu sotto la giurisdizione del casato dei Roero, nobile famiglia di Asti; successivamente passò ai duchi di Mantova. Nel 1617, al tempo delle guerre per il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MONFERRATO'>Monferrato</a>, rivelò la sua importanza strategica, quando francesi e sabaudi saccheggiarono l’abitato per scacciare gli spagnoli. Col trattato di Cherasco del 1631 entrò nei confini sabaudi. Sotto il profilo storico-architettonico interessante è l’antico castello, più volte ampliato nel corso del Settecento e completamente ricostruito nel 1726. Degni di nota sono anche: la cappella di Santa Teresa, eretta nel 1777; la parrocchiale dei Santi Bartolomeo e Pietro, in stile barocco e a una sola navata, all’interno della quale sono presenti alcune interessanti tele; la chiesa della Santissima Annunziata, sede dell’omonima confraternita.

Economia

È sede di Pro Loco. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, frutta e uva, da cui si ricavano i noti vini Nebbiolo e Arneis; sono praticati anche silvicoltura e allevamento. Per quanto concerne l’industria, molto rilevante è tutta l’attività legata alla produzione di prodotti genericamente alimentari (lattiero-caseario), della lavorazione e conservazione delle carni e dei prodotti agricoli. Particolare attenzione meritano anche le attività in campo tessile, con la produzione di confezioni, nonché le industrie metallurgiche, meccaniche, edili, del legno, dei mobili, della carta, della stampa, della gomma e della plastica, del vetro e degli oggetti in vetro e dei materiali da costruzione. È presente il servizio bancario; una rete distributiva, di dimensioni modeste ma sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità, completa il quadro del terziario. Le scuole del posto assicurano soltanto l’istruzione materna ed elementare. Tra le strutture sociali si annovera una casa di riposo. Per l’arricchimento culturale si può disporre della biblioteca civica “Giovanni Ferrero” e della “Fondazione Sandretto Re Rebaudengo” che ha sede nel Palazzo Re Rebaudengo (un osservatorio sulla ricerca e sulla produzione dell’arte contemporanea). Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

È sede di Pro Loco. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, frutta e uva, da cui si ricavano i noti vini Nebbiolo e Arneis; sono praticati anche silvicoltura e allevamento. Per quanto concerne l’industria, molto rilevante è tutta l’attività legata alla produzione di prodotti genericamente alimentari (lattiero-caseario), della lavorazione e conservazione delle carni e dei prodotti agricoli. Particolare attenzione meritano anche le attività in campo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TESSILE'>tessile</a>, con la produzione di confezioni, nonché le industrie metallurgiche, meccaniche, edili, del legno, dei mobili, della carta, della stampa, della gomma e della plastica, del vetro e degli oggetti in vetro e dei materiali da costruzione. È presente il servizio bancario; una rete distributiva, di dimensioni modeste ma sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità, completa il quadro del terziario. Le scuole del posto assicurano soltanto l’istruzione materna ed elementare. Tra le strutture sociali si annovera una casa di riposo. Per l’arricchimento culturale si può disporre della biblioteca civica “Giovanni <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=FERRERO'>Ferrero</a>” e della “Fondazione Sandretto Re Rebaudengo” che ha sede nel Palazzo Re Rebaudengo (un osservatorio sulla ricerca e sulla produzione dell’arte contemporanea). Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Relazioni

Le caratteristiche della zona, unite alle notevoli attrattive rappresentate dal patrimonio artistico, fanno di essa una meta ambita e uno dei luoghi più cari al paesaggio turistico del Roero e dell’Albese. Il monumentale castello e la superba enogastronomia contribuiscono, infatti, a richiamare visitatori che possono godere anche di un suggestivo scenario naturale. Numerose sono le manifestazioni che vi si svolgono, tra cui: a febbraio, il carnevale dei bambini; a maggio, “Città Aperta”; a giugno, la sagra di inizio estate e la festa degli alpini; ad agosto, la festa di San Rocco; a settembre, la fiera “Vaccheria-sagra vendemmiale”; a ottobre, il “Premio Regione Piemonte”, assegnato dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per l’Arte agli artisti contemporanei, e la castagnata; a dicembre, il concerto di Natale. Il Patrono, San Giacomo, si festeggia il 25 luglio. Dal 1974 è gemellata con Bouillargues (Francia).

Le caratteristiche della zona, unite alle notevoli attrattive rappresentate dal patrimonio artistico, fanno di essa una meta ambita e uno dei luoghi più cari al paesaggio turistico del Roero e dell’Albese. Il monumentale castello e la superba enogastronomia contribuiscono, infatti, a richiamare visitatori che possono godere anche di un suggestivo scenario naturale. Numerose sono le manifestazioni che vi si svolgono, tra cui: a febbraio, il carnevale dei bambini; a maggio, “Città Aperta”; a giugno, la sagra di inizio estate e la festa degli alpini; ad agosto, la festa di San Rocco; a settembre, la fiera “Vaccheria-sagra vendemmiale”; a ottobre, il “Premio Regione Piemonte”, assegnato dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per l’Arte agli artisti contemporanei, e la castagnata; a dicembre, il concerto di Natale. Il Patrono, San Giacomo, si festeggia il 25 luglio. Dal 1974 è gemellata con Bouillargues (Francia).

Località

Bassi, Biano, Boella, Castelrotto, Curato, Montebello, Osteria, Piove, Pometto, Sotteri, Vaccheria

Bassi, Biano, Boella, Castelrotto, Curato, Montebello, Osteria, Piove, Pometto, Sotteri, Vaccheria

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Guarene rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.