Descrizione

Cittadina di pianura, di origini medievali, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l’industria ed il terziario e con una forte presenza dell’artigianato artistico: è la capitale pugliese della ceramica. I grottagliesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale, interessato da una notevole crescita edilizia. Il territorio, comprendente anche numerosissime case sparse e l’isola amministrativa di Ospedale III, presenta un profilo geometrico lievemente ondulato e offre un panorama molto suggestivo, con le antiche masserie e i tanti fenomeni di erosione carsica, come lame, doline, grotte e gravine, tra cui quelle di Riggio, Fullonese e Foranese, nelle quali sorgono vari insediamenti rupestri. L’abitato ha un andamento pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, in campo azzurro, una collina verde con una grotta, all’interno della quale è ferma una vacca d’argento. Sulla collina spiccano otto spighe di grano: quattro disposte in banda e quattro in sbarra; il tutto sormontato da una stella d’oro a sei raggi.

Cittadina di pianura, di origini medievali, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l’industria ed il terziario e con una forte presenza dell’artigianato artistico: è la capitale pugliese della ceramica. I grottagliesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale, interessato da una notevole crescita edilizia. Il territorio, comprendente anche numerosissime case sparse e l’isola amministrativa di Ospedale III, presenta un profilo geometrico lievemente ondulato e offre un panorama molto suggestivo, con le antiche masserie e i tanti fenomeni di erosione carsica, come lame, doline, grotte e gravine, tra cui quelle di Riggio, Fullonese e Foranese, nelle quali sorgono vari insediamenti rupestri. L’abitato ha un andamento pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, in campo azzurro, una collina verde con una grotta, all’interno della quale è ferma una vacca d’argento. Sulla collina spiccano otto spighe di grano: quattro disposte in banda e quattro in sbarra; il tutto sormontato da una stella d’oro a sei raggi.

Storia

Sorse nella seconda metà del X secolo quando, a causa delle continue scorrerie di goti e saraceni, gli abitanti di alcuni casali vicini si rifugiarono nelle sue grotte, riunendosi poi nell’attuale abitato, il cui nome, dal latino CRYPTAE ALIAE, significa appunto ‘luogo dove sono grotte’. La zona tuttavia fu popolata fin da epoche remote: in alcune caverne sono state infatti rinvenute tracce significative di un’ininterrotta presenza umana dal II millennio a.C. fino all’alto Medioevo; numerosi sono i reperti risalenti alle età del bronzo, del ferro, ellenistica e romana anche se i resti più cospicui sono riferibili al periodo medievale, quando prese maggior consistenza l’abitudine di vivere in grotta. Sviluppatasi rapidamente, fu infeudata da Roberto il Guiscardo agli arcivescovi di Taranto, ribellandosi verso la metà del XIII secolo agli svevi, scomunicati dal papa, e subendo la rappresaglia organizzata da Manfredi. Sul finire del Cinquecento tornò in possesso degli arcivescovi tarantini, divenendo feudo di varie famiglie, tra cui quella dei Cicinelli-Caracciolo. Tra i monumenti spiccano il castello, iniziato nel 1300 e terminato verso la metà del 1600, la chiesa matrice del secolo XI, le chiese di S. Francesco di Paola e del Carmine e i santuari di Santa Maria Mutata e S. Francesco de Geronimo.

Sorse nella seconda metà del X secolo quando, a causa delle continue scorrerie di goti e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=SARACENI'>saraceni</a>, gli abitanti di alcuni casali vicini si rifugiarono nelle sue grotte, riunendosi poi nell’attuale abitato, il cui nome, dal latino CRYPTAE ALIAE, significa appunto ‘luogo dove sono grotte’. La zona tuttavia fu popolata fin da epoche remote: in alcune caverne sono state infatti rinvenute tracce significative di un’ininterrotta presenza umana dal II millennio a.C. fino all’alto Medioevo; numerosi sono i reperti risalenti alle età del bronzo, del ferro, ellenistica e romana anche se i resti più cospicui sono riferibili al periodo medievale, quando prese maggior consistenza l’abitudine di vivere in grotta. Sviluppatasi rapidamente, fu infeudata da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=ROBERTOILGUISCARDO'>Roberto il Guiscardo</a> agli arcivescovi di Taranto, ribellandosi verso la metà del XIII secolo agli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=SVEVI'>svevi</a>, scomunicati dal papa, e subendo la rappresaglia organizzata da Manfredi. Sul finire del Cinquecento tornò in possesso degli arcivescovi tarantini, divenendo feudo di varie famiglie, tra cui quella dei Cicinelli-Caracciolo. Tra i monumenti spiccano il castello, iniziato nel 1300 e terminato verso la metà del 1600, la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=CHIESAMATRICE'>chiesa matrice</a> del secolo XI, le chiese di S. Francesco di Paola e del Carmine e i santuari di Santa Maria Mutata e S. Francesco de Geronimo.

Economia

È sede del distretto scolastico n. 54. Nell’economia locale l’agricoltura, basata su ogni tipo di coltura, conserva un ruolo importante; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini ed avicoli. Il tessuto industriale è costituito da più aziende che operano nei comparti alimentare, edile, calzaturiero, metallurgico, del legno, dell’abbigliamento, dei materiali da costruzione e della produzione e distribuzione di gas ed energia elettrica. Grande prestigio e peso economico ha l’artigianato della ceramica, con tante botteghe scavate nel tufo. Il terziario si compone di una discreta rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario e attività radiotelevisive. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e includono alcuni istituti d’istruzione secondaria di secondo grado e un centro di formazione professionale, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca e dal museo didattico delle maioliche. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno (c’è anche la Pro Loco) e quelle sanitarie annoverano un ospedale. Tra gli impianti sportivi si registrano un circolo di tennis e un circolo ippico.

È sede del distretto scolastico n. 54. Nell’economia locale l’agricoltura, basata su ogni tipo di coltura, conserva un ruolo importante; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini ed avicoli. Il tessuto industriale è costituito da più aziende che operano nei comparti alimentare, edile, calzaturiero, metallurgico, del legno, dell’abbigliamento, dei materiali da costruzione e della produzione e distribuzione di gas ed energia elettrica. Grande prestigio e peso economico ha l’artigianato della ceramica, con tante botteghe scavate nel tufo. Il terziario si compone di una discreta rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario e attività radiotelevisive. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e includono alcuni istituti d’istruzione secondaria di secondo grado e un centro di formazione professionale, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca e dal museo didattico delle maioliche. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno (c’è anche la Pro Loco) e quelle sanitarie annoverano un ospedale. Tra gli impianti sportivi si registrano un circolo di tennis e un circolo ippico.

Relazioni

Meta turistica tra le più celebrate della zona, è polo d’attrazione anche per vari eventi ricorrenti. Meritano di essere citati: la festa di S. Ciro (il 31 gennaio con una processione cui partecipano più di 5.000 persone scalze; il giorno precedente si accende un grande falò su cui si brucia l’immagine del Santo); il campionato europeo di baffi e barbe, ad agosto; le fiere delle grotte, della prima domenica di maggio e della seconda domenica di settembre; le rassegne “Grottaglie Ceramica” dell’artigianato tipico in ceramica e maiolica, in agosto e a Natale; la messa di mezzanotte della vigilia di Natale nella grotta del Bucito; la mostra del presepe, dal 24 al 31 dicembre, e la festa di chiusura del 6 gennaio al quartiere delle Ceramiche. La festa del Patrono, S. Francesco de Geronimo, si celebra la prima domenica di settembre.

Meta turistica tra le più celebrate della zona, è polo d’attrazione anche per vari eventi ricorrenti. Meritano di essere citati: la festa di S. Ciro (il 31 gennaio con una processione cui partecipano più di 5.000 persone scalze; il giorno precedente si accende un grande falò su cui si brucia l’immagine del Santo); il campionato europeo di baffi e barbe, ad agosto; le fiere delle grotte, della prima domenica di maggio e della seconda domenica di settembre; le rassegne “Grottaglie Ceramica” dell’artigianato tipico in ceramica e maiolica, in agosto e a Natale; la messa di mezzanotte della vigilia di Natale nella grotta del Bucito; la mostra del presepe, dal 24 al 31 dicembre, e la festa di chiusura del 6 gennaio al quartiere delle Ceramiche. La festa del Patrono, S. Francesco de Geronimo, si celebra la prima domenica di settembre.

Località

Ospedale

Ospedale

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Grottaglie rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.