Descrizione

Comune di montagna, di antica origine, che accanto alle attività silvo-pastorali ha sviluppato il tessuto industriale e il turismo. I gromesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale e, in minor misura, in località Boario nonché in case sparse. Il territorio, attraversato dal fiume Serio -che qui segue un percorso a serpentina-, disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che arrivano fino ai 2.354 metri dell'Alpe Avert , e presenta un sottosuolo ricco di minerali di ferro. L'abitato, in forte espansione edilizia, sovrasta il fiume Serio, di cui domina la valle, e gode dello splendido panorama dei rilievi orobici.

Comune di montagna, di antica origine, che accanto alle attività silvo-pastorali ha sviluppato il tessuto industriale e il turismo. I gromesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale e, in minor misura, in località Boario nonché in case sparse. Il territorio, attraversato dal fiume Serio -che qui segue un percorso a serpentina-, disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che arrivano fino ai 2.354 metri dell'Alpe Avert , e presenta un sottosuolo ricco di minerali di ferro. L'abitato, in forte espansione edilizia, sovrasta il fiume Serio, di cui domina la valle, e gode dello splendido panorama dei rilievi orobici.

Storia

Accanto a ipotesi che fanno derivare il toponimo da termini celtici o etruschi, si è affermata quella che lo riconduce a una voce dialettale bergamasca, "gröm" ('grumo, mucchio'), col significato di 'poggio, altura', su cui sorge l'abitato. I resti di antiche anfore, armi e sigilli attestano la presenza di una società organizzata fin dall'epoca romana ma risale al 774 il primo documento in cui è menzionata: un atto di donazione di Carlo Magno ai monaci di Tours di alcuni poderi situati nella zona. Nell'anno 1226 l'imperatore Federico II di Svevia assegnò un feudo, comprendente tutta la valle Seriana, a una famiglia del posto, i Gimiani. Munita di fortificazioni, legò la sua storia alla presenza di miniere di argento e ferro, cui fa riferimento anche una serie di pergamene risalenti al Duecento. L'attività metallurgica si intensificò soprattutto a partire dal 1427, quando, con l'annessione a Venezia, poté contare sulle ricche commesse da parte della Serenissima per la produzione di spade, coltelli e pugnali, conoscendo fasi di fortuna alterna nei secoli a venire. A partire dalla metà del XVIII secolo alla produzione del ferro si affiancò quella dell'acciaio. È ancora visibile il castello, un tempo appartenuto alla famiglia Gimiani, il cui aspetto attuale risale al '500; la torre che lo sovrasta è invece del XII secolo. Il palazzo comunale è del XV secolo e la parrocchiale, che unisce al fascino delle originarie linee medievali la suggestione della pietra viva e la semplicità della tipica architettura rurale, conserva al suo interno numerose opere d'arte dello stesso secolo. Alle tradizionali attività estrattive e alla lavorazione del ferro si sono via via affiancati nel XX secolo, talora soppiantandole, il turismo e le attività a esso collegate, diventando col tempo una delle principali fonti di reddito della popolazione.

Accanto a ipotesi che fanno derivare il toponimo da termini celtici o etruschi, si è affermata quella che lo riconduce a una voce dialettale bergamasca, "gröm" ('grumo, mucchio'), col significato di 'poggio, altura', su cui sorge l'abitato. I resti di antiche anfore, armi e sigilli attestano la presenza di una società organizzata fin dall'epoca romana ma risale al 774 il primo documento in cui è menzionata: un atto di donazione di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CARLOMAGNO'>Carlo Magno</a> ai monaci di Tours di alcuni poderi situati nella zona. Nell'anno 1226 l'imperatore <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FEDERICOIIDISVEVIA'>Federico II di Svevia</a> assegnò un feudo, comprendente tutta la valle Seriana, a una famiglia del posto, i Gimiani. Munita di fortificazioni, legò la sua storia alla presenza di miniere di argento e ferro, cui fa riferimento anche una serie di pergamene risalenti al Duecento. L'attività metallurgica si intensificò soprattutto a partire dal 1427, quando, con l'annessione a Venezia, poté contare sulle ricche commesse da parte della Serenissima per la produzione di spade, coltelli e pugnali, conoscendo fasi di fortuna alterna nei secoli a venire. A partire dalla metà del XVIII secolo alla produzione del ferro si affiancò quella dell'acciaio. È ancora visibile il castello, un tempo appartenuto alla famiglia Gimiani, il cui aspetto attuale risale al '500; la torre che lo sovrasta è invece del XII secolo. Il palazzo comunale è del XV secolo e la parrocchiale, che unisce al fascino delle originarie linee medievali la suggestione della pietra viva e la semplicità della tipica architettura rurale, conserva al suo interno numerose opere d'arte dello stesso secolo. Alle tradizionali attività estrattive e alla lavorazione del ferro si sono via via affiancati nel XX secolo, talora soppiantandole, il turismo e le attività a esso collegate, diventando col tempo una delle principali fonti di reddito della popolazione.

Economia

Il comune ospita la Pro Gromo e il distretto sociosanitario oltre ai consueti uffici municipali e postali; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, l'autorità di pubblica sicurezza è rappresentata, all'occorrenza, dal sindaco. Accanto a un settore primario e a un tessuto industriale che si sostanziano rispettivamente dell'allevamento di bovini e di imprese edili, il turismo occupa un ruolo di primo piano nell'economia locale. Il terziario comprende il servizio bancario e una rete commerciale di dimensioni tali da soddisfare i bisogni essenziali della collettività. L'offerta di servizi pubblici è commisurata alle dimensioni del comune: tra le strutture sociali spiccano la casa di riposo e l'asilo nido e tra quelle destinate all'arricchimento culturale non manca la biblioteca. é possibile frequentare le scuole materna, elementare e media. Le strutture ricettiva offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Il comune ospita la Pro Gromo e il distretto sociosanitario oltre ai consueti uffici municipali e postali; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, l'autorità di pubblica sicurezza è rappresentata, all'occorrenza, dal sindaco. Accanto a un settore primario e a un tessuto industriale che si sostanziano rispettivamente dell'allevamento di bovini e di imprese edili, il turismo occupa un ruolo di primo piano nell'economia locale. Il terziario comprende il servizio bancario e una rete commerciale di dimensioni tali da soddisfare i bisogni essenziali della collettività. L'offerta di servizi pubblici è commisurata alle dimensioni del comune: tra le strutture sociali spiccano la casa di riposo e l'asilo nido e tra quelle destinate all'arricchimento culturale non manca la biblioteca. é possibile frequentare le scuole materna, elementare e media. Le strutture ricettiva offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

È abbastanza frequentata per turismo, sia nel periodo estivo che in quello invernale, per la possibilità di praticare gli sport sulla neve e di visitare il Parco delle Orobie Bergamasche. È invece poco frequentata per lavoro. I rapporti col circondario sono particolarmente intensi e sono determinati, oltre che dal turismo, dalla necessità di usufruire dei servizi non disponibili sul posto. Il calendario delle manifestazioni e degli eventi ricorrenti prevede, a luglio, la Festa dei nasoni -con l'elezione del naso più grande- e la festa della birra; nel mese di agosto si organizzano giochi campestri, canti, musica, grigliata di pesce e lotteria di beneficenza. La festa del Patrono, San Giacomo, si celebra il 25 luglio, attirando un buon numero di visitatori oltre che di fedeli dai paesi vicini.

È abbastanza frequentata per turismo, sia nel periodo estivo che in quello invernale, per la possibilità di praticare gli sport sulla neve e di visitare il Parco delle Orobie Bergamasche. È invece poco frequentata per lavoro. I rapporti col circondario sono particolarmente intensi e sono determinati, oltre che dal turismo, dalla necessità di usufruire dei servizi non disponibili sul posto. Il calendario delle manifestazioni e degli eventi ricorrenti prevede, a luglio, la Festa dei nasoni -con l'elezione del naso più grande- e la festa della birra; nel mese di agosto si organizzano giochi campestri, canti, musica, grigliata di pesce e lotteria di beneficenza. La festa del Patrono, San Giacomo, si celebra il 25 luglio, attirando un buon numero di visitatori oltre che di fedeli dai paesi vicini.

Località

Boario, Vigna Vaga

Boario, Vigna Vaga

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Gromo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.