Descrizione

Cittadina di pianura, moderna ma di impianto medievale e origini antiche; basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole e sul commercio nonché su alcune piccole industrie. I gravinesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati esclusivamente nel capoluogo comunale. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche sensibili. L'abitato, con andamento plano-altimetrico inclinato ed evidenti segni di espansione edilizia, è allungato alle falde del vulcano, di cui due imponenti rocce, frutto di antiche eruzioni, costeggiano la strada di accesso.

Cittadina di pianura, moderna ma di impianto medievale e origini antiche; basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole e sul commercio nonché su alcune piccole industrie. I gravinesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati esclusivamente nel capoluogo comunale. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche sensibili. L'abitato, con andamento plano-altimetrico inclinato ed evidenti segni di espansione edilizia, è allungato alle falde del vulcano, di cui due imponenti rocce, frutto di antiche eruzioni, costeggiano la strada di accesso.

Storia

Il toponimo attuale deriva dal principe Gravina; prima si chiamava Plache, dal greco “pláka”, ‘pietra piatta', nel senso di ‘territorio del piano'. La ricostruzione storica delle sue origini è alquanto difficile, anche perché la lava ha cancellato le tracce della più remota presenza dell'uomo. L'insediamento originario risaliva all'età antica e nel 122 a.C., quando dominavano i romani, fu sconvolto da un'eruzione dell'Etna che si generò da alcuni piccoli coni vulcanici a oriente del territorio comunale. Proprio le eruzioni vulcaniche hanno contrassegnato le tappe fondamentali della storia locale, costringendo le popolazioni a frequenti spostamenti e alla ricostruzione dei loro nuclei abitativi. Una di queste la rase al suolo completamente nel 1381, riversando dai Monti Arsi tanto magma da arrivare a colpire Catania, fino al mare. L'antico terreno paludoso fu prosciugato dalla lava e con il passare dei secoli divenne fertile e produttivo. Ma l'eruzione più devastante, per la sua durata e per la gravità dei danni causati, fu quella del 1699, anche se lambì solo le zone occidentali dell'abitato. La prima parrocchia, almeno in età moderna, è stata costituita nella seconda metà del Cinquecento, quando la diocesi di Catania era governata dal vescovo Vincenzo Cutelli. Tra le famiglie aristocratiche che esercitarono la giurisdizione sul feudo figurano: i Valguarnera conti di Assoro, i Volgamessa e i Gravina di Cruyllas. Nel 1664, quando apparteneva ai Valguarnera col titolo di principato, il feudo fu acquistato dalla regia curia; successivamente passò al principe che gli diede il nome, Girolamo Gravina. Tra le testimonianze storico-architettoniche della cultura remota e recente si citano: la chiesa madre che, dedicata a Sant'Antonio da Padova, fu edificata nel Settecento, con facciata barocca e torre campanaria a cuspide, e custodisce al suo interno pregevoli tele del XVII secolo; il parco comunale, inaugurato nel 1984, che dal 1997 è intitolato a Paolo Borsellino, il magistrato che era stato da poco assassinato dalla mafia.

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Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente esclusivamente con la coltivazione di viti, olivo, agrumeti e altri frutteti. Il settore industriale è costituito da aziende di piccole e medie dimensioni operanti nei comparti: alimentare, metalmeccanico, tessile, dell'abbigliamento, del legno, della stampa, dei mobili, della fabbricazione di apparecchiature elettriche e dell'edilizia. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale, che assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità, oltre che dell'insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Del resto, già nel 1845 nella cittadina era operante un cosiddetto “Monte frumentario”, particolare istituto di credito a servizio delle classi rurali. Tra le strutture sociali si annoverano case di riposo e orfanotrofi. Le strutture scolastiche locali mettono a disposizione le classi dell'obbligo e un istituto tecnico commerciale. Per l'arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Alla diffusione della cultura e dell'informazione provvedono anche due emittenti radiotelevisive locali. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente esclusivamente con la coltivazione di viti, olivo, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMETI'>agrumeti</a> e altri frutteti. Il settore industriale è costituito da aziende di piccole e medie dimensioni operanti nei comparti: alimentare, metalmeccanico, tessile, dell'abbigliamento, del legno, della stampa, dei mobili, della fabbricazione di apparecchiature elettriche e dell'edilizia. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale, che assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità, oltre che dell'insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Del resto, già nel 1845 nella cittadina era operante un cosiddetto “Monte frumentario”, particolare istituto di credito a servizio delle classi rurali. Tra le strutture sociali si annoverano case di riposo e orfanotrofi. Le strutture scolastiche locali mettono a disposizione le classi dell'obbligo e un istituto tecnico commerciale. Per l'arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Alla diffusione della cultura e dell'informazione provvedono anche due emittenti radiotelevisive locali. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non sia una delle mete di maggiore afflusso turistico, la sua estrema vicinanza alla costa, al capoluogo provinciale e, soprattutto, al Parco dell'Etna offre la possibilità di godere di una suggestiva cornice paesaggistica e di effettuare interessanti escursioni nei dintorni. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi. Non si registrano particolari manifestazioni folcloristiche o altri eventi ricorrenti in grado non solo di coinvolgere la comunità locale ma anche di richiamare visitatori dai dintorni. La festa del Patrono, Sant'Antonio, si celebra il 13 giugno.

Sebbene non sia una delle mete di maggiore afflusso turistico, la sua estrema vicinanza alla costa, al capoluogo provinciale e, soprattutto, al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=PARCODELLETNA'>Parco dell'Etna</a> offre la possibilità di godere di una suggestiva cornice paesaggistica e di effettuare interessanti escursioni nei dintorni. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi. Non si registrano particolari manifestazioni folcloristiche o altri eventi ricorrenti in grado non solo di coinvolgere la comunità locale ma anche di richiamare visitatori dai dintorni. La festa del Patrono, Sant'Antonio, si celebra il 13 giugno.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Gravina di Catania rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.