Descrizione

Comune collinare di fondazione medievale, la cui economia è sorretta dalle attività agricole, da alcune piccole imprese industriali e dal turismo culturale. La comunità dei gradaresi, il cui indice di vecchiaia è compreso nei valori medi, risiede nel capoluogo comunale, nelle località di Fanano e Granarola, in alcuni piccoli aggregati urbani e in un buon numero di case sparse sui fondi. L’abitato sorge in posizione incantevole, tra dolci colline ricoperte di oliveti e vigneti, che degradano lentamente verso il mare; dominato dalla turrita e scenografica mole della rocca, è racchiuso entro le mura e le torri medievali. A occidente si stagliano sullo sfondo del cielo il profilo inconfondibile del monte Titano, con la rocca di San Marino, e quello del monte Carpegna.

Comune collinare di fondazione medievale, la cui economia è sorretta dalle attività agricole, da alcune piccole imprese industriali e dal turismo culturale. La comunità dei gradaresi, il cui indice di vecchiaia è compreso nei valori medi, risiede nel capoluogo comunale, nelle località di Fanano e Granarola, in alcuni piccoli aggregati urbani e in un buon numero di case sparse sui fondi. L’abitato sorge in posizione incantevole, tra dolci colline ricoperte di oliveti e vigneti, che degradano lentamente verso il mare; dominato dalla turrita e scenografica mole della rocca, è racchiuso entro le mura e le torri medievali. A occidente si stagliano sullo sfondo del cielo il profilo inconfondibile del monte Titano, con la rocca di San Marino, e quello del monte Carpegna.

Storia

Citata per la prima volta in una fonte documentaria del 1032, fu sotto la giurisdizione di Pesaro dal 1182 e nella prima metà del Duecento fu infeudata alla famiglia De Griffo; dalla seconda metà del XIII secolo fino al 1463 appartenne invece alla famiglia Malatesta, che completò la rocca iniziata dai De Griffo. In questo periodo il castello fu teatro di un famosissimo episodio storico, che sconfina nella leggenda e che ispirò nei secoli poeti, scrittori e musicisti –primi fra tutti Dante, Petrarca, Boccaccio e D’Annunzio–: la romantica storia d’amore tra Francesca da Polenta, moglie di Giovanni Malatesta, e il fratello di quest’ultimo, Paolo Malatesta, conclusasi tragicamente con la scoperta del tradimento da parte del legittimo consorte e l’uccisione dei due amanti. Nel 1463 il feudo passò agli Sforza, che lo tennero fino al 1512, per poi cederlo ai Della Rovere. Dal 1923 al 1983 la splendida rocca è stata proprietà della famiglia Zanvettori-Natale, che l’ha poi donata allo stato italiano. Il toponimo deriva dal latino CRETARIA, nel senso di ‘luogo argilloso’. Le case medievali nel centro storico sono racchiuse entro un largo recinto; quest’ultimo, inserito nell’ampio complesso difensivo del castello, è interrotto da torri quadrate e coronato da merlature. Una seconda recinzione difendeva la rocca, trasformata nel Quattrocento per volere di Alessandro Sforza e restaurata nel 1920 ad opera dell’ingegnere Umberto Zanvettori: ancora oggi è possibile ammirare il bel portico del cortile, la graziosa loggetta rinascimentale, che custodisce mobili e arredi cinquecenteschi, nonché la stupenda cappella, con una pala realizzata dal ceramista Andrea della Robbia. Di grande interesse artistico sono anche la chiesa di San Giovanni Battista, con un pregevole crocifisso ligneo del Quattrocento, e la chiesa del Santissimo Sacramento, che custodisce le spoglie mortali di San Clemente e si fregia di una splendida “Ultima cena” risalente al 1595.

Citata per la prima volta in una fonte documentaria del 1032, fu sotto la giurisdizione di Pesaro dal 1182 e nella prima metà del Duecento fu infeudata alla famiglia De Griffo; dalla seconda metà del XIII secolo fino al 1463 appartenne invece alla famiglia <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=MAR&parola=MALATESTA'>Malatesta</a>, che completò la rocca iniziata dai De Griffo. In questo periodo il castello fu teatro di un famosissimo episodio storico, che sconfina nella leggenda e che ispirò nei secoli poeti, scrittori e musicisti –primi fra tutti Dante, Petrarca, Boccaccio e D’Annunzio–: la romantica storia d’amore tra Francesca da Polenta, moglie di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=MAR&parola=GIOVANNIMALATESTA'>Giovanni Malatesta</a>, e il fratello di quest’ultimo, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=MAR&parola=PAOLOMALATESTA'>Paolo Malatesta</a>, conclusasi tragicamente con la scoperta del tradimento da parte del legittimo consorte e l’uccisione dei due amanti. Nel 1463 il feudo passò agli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=MAR&parola=SFORZA'>Sforza</a>, che lo tennero fino al 1512, per poi cederlo ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=MAR&parola=DELLAROVERE'>Della Rovere</a>. Dal 1923 al 1983 la splendida rocca è stata proprietà della famiglia Zanvettori-Natale, che l’ha poi donata allo stato italiano. Il toponimo deriva dal latino CRETARIA, nel senso di ‘luogo argilloso’. Le case medievali nel centro storico sono racchiuse entro un largo recinto; quest’ultimo, inserito nell’ampio complesso difensivo del castello, è interrotto da torri quadrate e coronato da merlature. Una seconda recinzione difendeva la rocca, trasformata nel Quattrocento per volere di Alessandro <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=MAR&parola=SFORZA'>Sforza</a> e restaurata nel 1920 ad opera dell’ingegnere Umberto Zanvettori: ancora oggi è possibile ammirare il bel portico del cortile, la graziosa loggetta rinascimentale, che custodisce mobili e arredi cinquecenteschi, nonché la stupenda cappella, con una pala realizzata dal ceramista Andrea della Robbia. Di grande interesse artistico sono anche la chiesa di San Giovanni Battista, con un pregevole crocifisso ligneo del Quattrocento, e la chiesa del Santissimo Sacramento, che custodisce le spoglie mortali di San Clemente e si fregia di una splendida “Ultima cena” risalente al 1595.

Economia

Le attività economiche tradizionali, ossia la coltivazione di foraggi, frumento, uva e olive, sono interessate da una crisi fisiologica e irreversibile ma la loro incidenza rimane significativa. Il settore industriale è rappresentato da piccole imprese attive nei comparti meccanico, metallurgico, edile, del legno, del mobile, dei tessuti, delle confezioni e delle calzature. L’economia locale si giova inoltre di una buona rete distributiva, al servizio del vivace movimento turistico, e di un articolato ventaglio di servizi, comprendente anche il credito e le assicurazioni. Il comune, sede degli ordinari uffici municipali e postali, dispone di scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado e di un museo, allestito all’interno della rocca; l’apparato ricettivo è vario e qualificato: offre infatti possibilità di soggiorno e un ottimo servizio di ristorazione; le strutture socio-sanitarie annoverano la farmacia e una comunità terapeutica per tossicodipendenti.

Le attività economiche tradizionali, ossia la coltivazione di foraggi, frumento, uva e olive, sono interessate da una crisi fisiologica e irreversibile ma la loro incidenza rimane significativa. Il settore industriale è rappresentato da piccole imprese attive nei comparti meccanico, metallurgico, edile, del legno, del mobile, dei tessuti, delle confezioni e delle <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=MAR&parola=CALZATURE'>calzature</a>. L’economia locale si giova inoltre di una buona rete distributiva, al servizio del vivace movimento turistico, e di un articolato ventaglio di servizi, comprendente anche il credito e le assicurazioni. Il comune, sede degli ordinari uffici municipali e postali, dispone di scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado e di un museo, allestito all’interno della rocca; l’apparato ricettivo è vario e qualificato: offre infatti possibilità di soggiorno e un ottimo servizio di ristorazione; le strutture socio-sanitarie annoverano la farmacia e una comunità terapeutica per tossicodipendenti.

Relazioni

Senza alcun dubbio rappresenta una delle mete turistiche più suggestive e ricercate dell’intera regione: il richiamo della tragica e struggente storia d’amore di Paolo e Francesca è sempre molto forte e fa di queste mura un luogo incantato. Dunque, tra le varie manifestazioni che si succedono nell’arco dell’anno, va segnalata soprattutto quella nota come “Seduzione al castello” (terzo fine settimana di luglio), quando nelle vie del centro storico si rievoca la nota vicenda attraverso musica, danze, appuntamenti gastronomici e recite in costume. Di grande richiamo sono anche il “Concorso nazionale dei vini e dell’olio extra-vergine d’oliva” (giugno), occasione privilegiata per assaggiare i prodotti tipici locali, e il “Torneo dei balestrieri” (luglio). La festa del Patrono San Terenzio si celebra il 24 settembre.

Senza alcun dubbio rappresenta una delle mete turistiche più suggestive e ricercate dell’intera regione: il richiamo della tragica e struggente storia d’amore di Paolo e Francesca è sempre molto forte e fa di queste mura un luogo incantato. Dunque, tra le varie manifestazioni che si succedono nell’arco dell’anno, va segnalata soprattutto quella nota come “Seduzione al castello” (terzo fine settimana di luglio), quando nelle vie del centro storico si rievoca la nota vicenda attraverso musica, danze, appuntamenti gastronomici e recite in costume. Di grande richiamo sono anche il “Concorso nazionale dei vini e dell’olio extra-vergine d’oliva” (giugno), occasione privilegiata per assaggiare i prodotti tipici locali, e il “Torneo dei balestrieri” (luglio). La festa del Patrono San Terenzio si celebra il 24 settembre.

Località

Fanano, Granarola, Pievevecchia, Santo Stefano

Fanano, Granarola, Pievevecchia, Santo Stefano