Descrizione

Centro di collina, di origine antica, la cui economia è caratterizzata da attività agricole e industriali, con una discreta presenza di servizi. I giavaresi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti, oltre che nel capoluogo comunale, nelle località di Cusignana, San Rocco, Santi Angeli, Case Soligo, Da Agostini; una buona parte della popolazione vive in case sparse. La forte espansione edilizia ha determinato la contiguità di Giavera del Montello al centro Selva del comune di Volpago. Il territorio è caratterizzato da variazioni altimetriche non molto accentuate. L’abitato ha un andamento plano-altimetrico collinare. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, sono raffigurate, su sfondo azzurro, tre rondini in volo, disposte in fascia su un dosso verde, attraversato da una fonte azzurra e da due timoni e sormontato dal leone alato di San Marco e da una quercia.

Centro di collina, di origine antica, la cui economia è caratterizzata da attività agricole e industriali, con una discreta presenza di servizi. I giavaresi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti, oltre che nel capoluogo comunale, nelle località di Cusignana, San Rocco, Santi Angeli, Case Soligo, Da Agostini; una buona parte della popolazione vive in case sparse. La forte espansione edilizia ha determinato la contiguità di Giavera del Montello al centro Selva del comune di Volpago. Il territorio è caratterizzato da variazioni altimetriche non molto accentuate. L’abitato ha un andamento plano-altimetrico collinare. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, sono raffigurate, su sfondo azzurro, tre rondini in volo, disposte in fascia su un dosso verde, attraversato da una fonte azzurra e da due timoni e sormontato dal leone alato di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=SANMARCO'>San Marco</a> e da una quercia.

Storia

Il toponimo sembra derivare da “Glaura”, con riferimento all’omonimo fiume che nasce dal Montello e finisce la sua corsa nel sottosuolo ghiaioso dell’antico letto del fiume Piave. Dopo essere stata concessa al conte Rambaldo dai re longobardi e franchi, fu posseduta dai conti Collalto, dagli Abati di Sant’Eustachio di Nervesa, dai vassalli del vescovo di Treviso, dai Vidotto, dai padri Certosini, e infine, durante il dominio della repubblica di Venezia, da alcune nobili famiglie veneziane. Dal punto di vista spirituale, ebbe nel ‘600 una certa importanza, essendo sede di una Pieve suddiaconale, proprietaria di diversi fondi; il suo patrimonio era così consistente che fu oggetto di disputa di molti ecclesiastici. Nel corso della prima guerra mondiale, fu occupata e strenuamente difesa dall’esercito austro-magiaro, che fu ricacciato oltre il Piave grazie soprattutto al valore dei soldati italiani. Riguardo al patrimonio storico, appartengono all’architettura civile: la quattrocentesca Villa Tiretta-Agostini; la secentesca Villa Marin, che presenta un soffitto a volta e alcune parti affrescate; l’ottocentesco Palazzo Agnoletti, che mostra un interessante gusto architettonico; è da ricordare, inoltre, il tempio Regina Pacis, che è il monumento eretto dal comune ai caduti del 1918. Gli edifici religiosi, invece, comprendono, una chiesa settecentesca, che conserva due belle statue e pregevoli opere pittoriche, e la chiesa parrocchiale, dedicata alla Madonna Assunta, che custodisce importanti opere d’arte e preziosi affreschi.

Il toponimo sembra derivare da “Glaura”, con riferimento all’omonimo fiume che nasce dal Montello e finisce la sua corsa nel sottosuolo ghiaioso dell’antico letto del fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=PIAVE'>Piave</a>. Dopo essere stata concessa al conte Rambaldo dai re longobardi e franchi, fu posseduta dai conti Collalto, dagli Abati di Sant’Eustachio di Nervesa, dai vassalli del vescovo di Treviso, dai Vidotto, dai padri Certosini, e infine, durante il dominio della repubblica di Venezia, da alcune nobili famiglie veneziane. Dal punto di vista spirituale, ebbe nel ‘600 una certa importanza, essendo sede di una Pieve suddiaconale, proprietaria di diversi fondi; il suo patrimonio era così consistente che fu oggetto di disputa di molti ecclesiastici. Nel corso della prima guerra mondiale, fu occupata e strenuamente difesa dall’esercito austro-magiaro, che fu ricacciato oltre il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=PIAVE'>Piave</a> grazie soprattutto al valore dei soldati italiani. Riguardo al patrimonio storico, appartengono all’architettura civile: la quattrocentesca Villa Tiretta-Agostini; la secentesca Villa Marin, che presenta un soffitto a volta e alcune parti affrescate; l’ottocentesco Palazzo Agnoletti, che mostra un interessante gusto architettonico; è da ricordare, inoltre, il tempio Regina Pacis, che è il monumento eretto dal comune ai caduti del 1918. Gli edifici religiosi, invece, comprendono, una chiesa settecentesca, che conserva due belle statue e pregevoli opere pittoriche, e la chiesa parrocchiale, dedicata alla Madonna Assunta, che custodisce importanti opere d’arte e preziosi affreschi.

Economia

Ospita i consueti uffici municipali e postali; per l’assenza di una stazione dei carabinieri l’autorità di pubblica sicurezza è esercitata, all’occorrenza, dal sindaco. L’agricoltura conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, ortaggi, frumento, frutteti, viti. Si pratica anche l’allevamento, soprattutto di bovini, suini e avicoli. Le industrie presenti operano nei comparti tessile, alimentare, calzaturiero, metallurgico, cui si affiancano imprese impegnate nella produzione lattiero-casearia, nella lavorazione del legno e del vetro, nella realizzazione di materiali da costruzione e di strumenti ottici e fotografici. La rete commerciale soddisfa i bisogni della comunità, mentre tra i servizi si segnala la presenza del servizio bancario. Per quanto concerne l’offerta di servizi pubblici, non si registra la presenza di particolari strutture sociali di rilievo, tra le strutture destinate alla promozione e conservazione del patrimonio culturale non manca la biblioteca. Nelle scuole locali si impartisce l’istruzione primaria e le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Le strutture sanitarie comprendono un poliambulatorio.

Ospita i consueti uffici municipali e postali; per l’assenza di una stazione dei carabinieri l’autorità di pubblica sicurezza è esercitata, all’occorrenza, dal sindaco. L’agricoltura conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, ortaggi, frumento, frutteti, viti. Si pratica anche l’allevamento, soprattutto di bovini, suini e avicoli. Le industrie presenti operano nei comparti tessile, alimentare, calzaturiero, metallurgico, cui si affiancano imprese impegnate nella produzione lattiero-casearia, nella lavorazione del legno e del vetro, nella realizzazione di materiali da costruzione e di strumenti ottici e fotografici. La rete commerciale soddisfa i bisogni della comunità, mentre tra i servizi si segnala la presenza del servizio bancario. Per quanto concerne l’offerta di servizi pubblici, non si registra la presenza di particolari strutture sociali di rilievo, tra le strutture destinate alla promozione e conservazione del patrimonio culturale non manca la biblioteca. Nelle scuole locali si impartisce l’istruzione primaria e le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Le strutture sanitarie comprendono un poliambulatorio.

Relazioni

È frequentata per la sua vicinanza al Montello; inoltre, la presenza di rinomate trattorie e di una bella pista di motocross, incentivano il turismo di fine settimana. Vive rapporti intensi coi centri vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria, il commercio, il lavoro o per l’espletamento di pratiche burocratiche. Numerose sono le manifestazioni che vi si tengono, soprattutto sagre, come quella della Madonna della Salute, quella dell’Assunta, quella di San Giacomo e quella della Madonna delle Grazie. Il Patrono, San Giacomo, si celebra il 25 luglio.

È frequentata per la sua vicinanza al Montello; inoltre, la presenza di rinomate trattorie e di una bella pista di motocross, incentivano il turismo di fine settimana. Vive rapporti intensi coi centri vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria, il commercio, il lavoro o per l’espletamento di pratiche burocratiche. Numerose sono le manifestazioni che vi si tengono, soprattutto sagre, come quella della Madonna della Salute, quella dell’Assunta, quella di San Giacomo e quella della Madonna delle Grazie. Il Patrono, San Giacomo, si celebra il 25 luglio.

Località

Case Gheller, Case Soligo, Cusignana, Da Agostini, Da Meneghin, San Rocco, Santi Angeli

Case Gheller, Case Soligo, Cusignana, Da Agostini, Da Meneghin, San Rocco, Santi Angeli

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Giavera del Montello rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.