Descrizione

Comune di pianura, di antichissime origini, con un'economia di tipo agricolo e industriale. I giurdignanesi, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, sono concentrati nel capoluogo comunale, tranne una piccola parte, che vive in case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico leggermente ondulato, con variazioni altimetriche appena accennate. L'abitato, che conserva pregevoli testimonianze del passato, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo azzurro, la lettera G maiuscola, d'oro, sormontata da un cappello a tesa larga con la coppa piccola e tondeggiante.

Comune di pianura, di antichissime origini, con un'economia di tipo agricolo e industriale. I giurdignanesi, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, sono concentrati nel capoluogo comunale, tranne una piccola parte, che vive in case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico leggermente ondulato, con variazioni altimetriche appena accennate. L'abitato, che conserva pregevoli testimonianze del passato, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo azzurro, la lettera G maiuscola, d'oro, sormontata da un cappello a tesa larga con la coppa piccola e tondeggiante.

Storia

Il toponimo, che nel XIII secolo è attestato come Jurdinianum, ha subito, nel tempo, modificazioni poco rilevanti; deriva da un personale latino, forse GILDO, JORDINIUS o JORDANUS, con l'aggiunta del suffisso aggettivale -anus. Nel dialetto locale è chiamata "Sciurdignanu". I primi insediamenti nella zona risalgono a tempi preistorici, come testimoniano i dolmen e i menhir (monumenti megalitici funebri), che si innalzano nel territorio. Le notizie sul borgo sono piuttosto sommarie e non evidenziano avvenimenti di grande rilievo. Castello di Otranto e accampamento invernale delle milizie romane, in epoca antica, seguì le vicende dei territori circostanti, passando sotto diversi dominatori fino all'annessione al regno d'Italia. Possedimento di varie nobili famiglie, ebbe tra i suoi feudatari anche i baroni Alfarano Capece. Gli elementi di maggior pregio del patrimonio storico-architettonico sono: la parrocchiale barocca, più volte rimaneggiata; la chiesa di Santa Maria, eretta in età medioevale; il palazzo baronale, del Settecento; la cripta basiliana di San Salvatore, del secolo VIII, nella località detta “Delle Centoporte”, e, nei dintorni dell'abitato, le cripte di San Vito e Sant'Orsola, scavate nel tufo.

Il toponimo, che nel XIII secolo è attestato come Jurdinianum, ha subito, nel tempo, modificazioni poco rilevanti; deriva da un personale latino, forse GILDO, JORDINIUS o JORDANUS, con l'aggiunta del suffisso aggettivale -anus. Nel dialetto locale è chiamata "Sciurdignanu". I primi insediamenti nella zona risalgono a tempi preistorici, come testimoniano i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=DOLMEN'>dolmen</a> e i menhir (monumenti megalitici funebri), che si innalzano nel territorio. Le notizie sul borgo sono piuttosto sommarie e non evidenziano avvenimenti di grande rilievo. Castello di Otranto e accampamento invernale delle milizie romane, in epoca antica, seguì le vicende dei territori circostanti, passando sotto diversi dominatori fino all'annessione al regno d'Italia. Possedimento di varie nobili famiglie, ebbe tra i suoi feudatari anche i baroni Alfarano Capece. Gli elementi di maggior pregio del patrimonio storico-architettonico sono: la parrocchiale barocca, più volte rimaneggiata; la chiesa di Santa Maria, eretta in età medioevale; il palazzo baronale, del Settecento; la cripta basiliana di San Salvatore, del secolo VIII, nella località detta “Delle Centoporte”, e, nei dintorni dell'abitato, le cripte di San Vito e Sant'Orsola, scavate nel tufo.

Economia

Oltre che degli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, è sede della Pro Loco. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. L'agricoltura, favorita dalle caratteristiche del territorio, si articola in più produzioni, delle quali le maggiori riguardano i cereali, il frumento, gli ortaggi, i foraggi, vari tipi di uva, l'olivo e gli agrumi; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. L'industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare, edile, elettrico, dell'abbigliamento e della fabbricazione di macchine per l'agricoltura e la silvicoltura; a queste si affianca una centrale elettrica. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: non sono forniti servizi qualificati, come quello bancario; la rete commerciale è appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Non si registra la presenza di strutture sociali, sportive e per il tempo libero degne di nota. È possibile frequentare le scuole dell'obbligo; si può usufruire della biblioteca comunale per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Oltre che degli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, è sede della Pro Loco. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. L'agricoltura, favorita dalle caratteristiche del territorio, si articola in più produzioni, delle quali le maggiori riguardano i cereali, il frumento, gli ortaggi, i foraggi, vari tipi di uva, l'olivo e gli agrumi; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. L'industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare, edile, elettrico, dell'abbigliamento e della fabbricazione di macchine per l'agricoltura e la silvicoltura; a queste si affianca una centrale elettrica. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: non sono forniti servizi qualificati, come quello bancario; la rete commerciale è appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Non si registra la presenza di strutture sociali, sportive e per il tempo libero degne di nota. È possibile frequentare le scuole dell'obbligo; si può usufruire della biblioteca comunale per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, ha tra le sue attrattive i numerosi menhir presenti nel territorio; i più interessanti sono: il “San Paolo”, con la sottostante grotta affrescata; il “San Vincenzo” e quelli detti “di vicinanza” e “de la fausa”. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi; a essi la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili sul posto, oltre che per lavoro. Tra le manifestazioni, che tradizionalmente animano la comunità, richiamando visitatori dai dintorni, vanno citate: la festa di San Giuseppe, il 18 e il 19 marzo, e la fiera della Madonna del Rosario, il 5 ottobre. Il mercato settimanale si tiene il mercoledì. La festa del Patrono, San Rocco, viene celebrata il 16 agosto.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, ha tra le sue attrattive i numerosi menhir presenti nel territorio; i più interessanti sono: il “San Paolo”, con la sottostante grotta affrescata; il “San Vincenzo” e quelli detti “di vicinanza” e “de la fausa”. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi; a essi la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili sul posto, oltre che per lavoro. Tra le manifestazioni, che tradizionalmente animano la comunità, richiamando visitatori dai dintorni, vanno citate: la festa di San Giuseppe, il 18 e il 19 marzo, e la fiera della Madonna del Rosario, il 5 ottobre. Il mercato settimanale si tiene il mercoledì. La festa del Patrono, San Rocco, viene celebrata il 16 agosto.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Giurdignano rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.