I primi insediamenti nella zona risalgono a tempi preistorici, come testimoniano i reperti archeologici rinvenuti nel territorio e databili all’età neolitica. Pare sia stata fondata dagli abitanti delle località Caria e Torchio, i quali, per sfuggire alle devastanti incursioni saracene, decisero di trasferirsi sulle alture. Il toponimo ha un’etimologia incerta: riportato da alcuni studiosi all’omonimo termine italiano, indicante ‘una specie di falcone’ (dall’antico vocabolo nordico “geirfalki”) o ‘un’opera fortificatoria’, viene da altri fatto derivare dal greco “kur Falkos”, ‘signore Falco’. Possedimento, all’inizio del XIV secolo, di Caterina Niceforo, figlia del tiranno dell’Epiro, fece poi parte della contea di Arena, nella quale restò fino alla fine del Quattrocento. Tra le nobili famiglie, che ne ottennero l’investitura, vi furono i Borgia di Squillace, i Carafa di Soriano, i Ravaschieri e i Caracciolo di Gioiosa. Già colpita da alcuni terremoti, nel Seicento, fu gravemente danneggiata dal sisma della seconda metà del XVIII secolo e da quello del principio del Novecento. Nel 1811 fu riconosciuta comune autonomo e inserita nel circondario di Borgia. Tra le testimonianze storico-architettoniche meritano di essere citati: la seicentesca chiesa di San Rocco, contenente pregevoli opere d’arte; il palazzo ducale, della seconda metà del XVII secolo; una fontana barocca e l’ex convento dei riformati.