Descrizione

Centro costiero, di origine medievale, è una frequentata stazione balneare; oltre che sul turismo, basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole. I gioiosani, con un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuito in diverse località, in un cospicuo numero di nuclei urbani minori, nonché in case sparse. Il territorio, classificato di collina, ricco di stupende bellezze naturali, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che portano fino a un massimo di 1.013 metri sul livello del mare. L’abitato, posto fra un limpido mare e fertili colline, è interessato da forte espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico ondulato.

Centro costiero, di origine medievale, è una frequentata stazione balneare; oltre che sul turismo, basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole. I gioiosani, con un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuito in diverse località, in un cospicuo numero di nuclei urbani minori, nonché in case sparse. Il territorio, classificato di collina, ricco di stupende bellezze naturali, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che portano fino a un massimo di 1.013 metri sul livello del mare. L’abitato, posto fra un limpido mare e fertili colline, è interessato da forte espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico ondulato.

Storia

Fino al 1862 il suo nome è stato Gioiosa, di cui si conservano attestazioni in latino medievale come “Jojusa”, che si distingue da Gioiosa Guardia sul monte omonimo, eretta nel 1366 e abbandonata nel XVIII secolo, quando gli abitanti si trasferirono a Gioiosa Marea. L’attuale denominazione ha un evidente significato beneaugurante. La sua origine risale all’anno 1094, quando il conte Ruggero il Normanno donò il feudo di Meliuso al monastero di Patti, la cui giurisdizione fu esercitata dal primo abate Ambrogio. Nel XII secolo l’abbazia di Patti ottenne l’elevazione a vescovato. Nel 1361, Vinciguerra d’Aragona ottenne la Capitania di Patti a vita e fece erigere sul territorio di Meliuso una torre d’avvistamento, che chiamò “oppidum Guardae Jojusae”. Verso la fine del Settecento, a causa di calamità naturali, il nucleo urbano fu dislocato nella nuova sede sulla costa. Tra le testimonianze storico-architettoniche dei secoli passati si segnalano: la chiesa matrice di San Nicolò, costruita quando fu eretto il nuovo nucleo urbano sulla costa (in essa si possono ammirare dipinti di Olivio Sozzi); la parrocchiale di Santa Maria delle Grazie, all’interno della quale sono custodite sculture del Gagini; i ruderi del vecchio centro abitato, con l’antico castello e i resti della chiesa di Maria della Neve.

Fino al 1862 il suo nome è stato Gioiosa, di cui si conservano attestazioni in latino medievale come “Jojusa”, che si distingue da Gioiosa Guardia sul monte omonimo, eretta nel 1366 e abbandonata nel XVIII secolo, quando gli abitanti si trasferirono a Gioiosa Marea. L’attuale denominazione ha un evidente significato beneaugurante. La sua origine risale all’anno 1094, quando il conte Ruggero il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNO'>Normanno</a> donò il feudo di Meliuso al monastero di Patti, la cui giurisdizione fu esercitata dal primo abate Ambrogio. Nel XII secolo l’abbazia di Patti ottenne l’elevazione a vescovato. Nel 1361, Vinciguerra d’Aragona ottenne la Capitania di Patti a vita e fece erigere sul territorio di Meliuso una torre d’avvistamento, che chiamò “oppidum Guardae Jojusae”. Verso la fine del Settecento, a causa di calamità naturali, il nucleo urbano fu dislocato nella nuova sede sulla costa. Tra le testimonianze storico-architettoniche dei secoli passati si segnalano: la chiesa matrice di San Nicolò, costruita quando fu eretto il nuovo nucleo urbano sulla costa (in essa si possono ammirare dipinti di Olivio Sozzi); la parrocchiale di Santa Maria delle Grazie, all’interno della quale sono custodite sculture del Gagini; i ruderi del vecchio centro abitato, con l’antico castello e i resti della chiesa di Maria della Neve.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, ortaggi, foraggi, viti, oliveti, agrumeti e altri frutteti nonché con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano nei comparti: alimentare, tessile, dell’abbigliamento, della lavorazione del legno, della tipografia, della cantieristica, dei mobili e dell’edilizia. Il terziario si compone di una buona rete commerciale oltre che dell’insieme dei servizi che comprendono quelli più qualificati, come il bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce la sola istruzione obbligatoria, mentre per gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado bisogna recarsi nei centri vicini; per l’arricchimento culturale, invece, è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive, che comprendono un agriturismo, offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario, sul posto è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, ortaggi, foraggi, viti, oliveti, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMETI'>agrumeti</a> e altri frutteti nonché con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano nei comparti: alimentare, tessile, dell’abbigliamento, della lavorazione del legno, della tipografia, della cantieristica, dei mobili e dell’edilizia. Il terziario si compone di una buona rete commerciale oltre che dell’insieme dei servizi che comprendono quelli più qualificati, come il bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce la sola istruzione obbligatoria, mentre per gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado bisogna recarsi nei centri vicini; per l’arricchimento culturale, invece, è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive, che comprendono un agriturismo, offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario, sul posto è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Le sue belle e attrezzate località turistiche rappresentano, in estate, motivo di attrazione per significativi flussi di turismo, specialmente balneare. Altro motivo di richiamo sono i suoi prodotti tipici, tra cui l’olio d’oliva, il vino, le nocciole e il pane nero. I rapporti con i comuni vicini non sono, comunque, molto intensi: oltre che per motivi di studio, ad essi i gioiosani si rivolgono, più che altro, per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni folcloristiche all’insegna della tradizione, che allietano la comunità locale, e gli altri eventi ricorrenti, capaci di attirare anche visitatori dai dintorni, meritano di essere segnalati: i festeggiamenti del carnevale; i suggestivi riti della Settimana Santa; la fiera del bestiame, la sagra di mezz’agosto e la festa di San Rocco e Maria Assunta, ad agosto. Il Patrono, San Nicola di Bari, si festeggia il 6 dicembre.

Le sue belle e attrezzate località turistiche rappresentano, in estate, motivo di attrazione per significativi flussi di turismo, specialmente balneare. Altro motivo di richiamo sono i suoi prodotti tipici, tra cui l’olio d’oliva, il vino, le nocciole e il pane nero. I rapporti con i comuni vicini non sono, comunque, molto intensi: oltre che per motivi di studio, ad essi i gioiosani si rivolgono, più che altro, per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni folcloristiche all’insegna della tradizione, che allietano la comunità locale, e gli altri eventi ricorrenti, capaci di attirare anche visitatori dai dintorni, meritano di essere segnalati: i festeggiamenti del carnevale; i suggestivi riti della Settimana Santa; la fiera del bestiame, la sagra di mezz’agosto e la festa di San Rocco e Maria Assunta, ad agosto. Il Patrono, San Nicola di Bari, si festeggia il 6 dicembre.

Località

Balsima, Buzzanca, Caferì, Casale, Casani, Case Lena, Case Pileci, Case Scirocco, Case Sidoti, Catello, Cireni, Fico, Francari, Galbato, Maddalena, Magaro, Malfitano, Marotta, Palombaro, Passolauro, Ringata, Rocca di Galbato, Russa, Saliceto, San Biagio, San Filippo, San Francesco, San Giorgio, San Leonardo, San Nicolò Vecchio, Santa Lucia, Santo Stefano, Sicaminà, Traversa, Zappulla

Balsima, Buzzanca, Caferì, Casale, Casani, Case Lena, Case Pileci, Case Scirocco, Case Sidoti, Catello, Cireni, Fico, Francari, Galbato, Maddalena, Magaro, Malfitano, Marotta, Palombaro, Passolauro, Ringata, Rocca di Galbato, Russa, Saliceto, San Biagio, San Filippo, San Francesco, San Giorgio, San Leonardo, San Nicolò Vecchio, Santa Lucia, Santo Stefano, Sicaminà, Traversa, Zappulla

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Gioiosa Marea rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.