Descrizione

"Comune sparso" di pianura, con sede in località Bosco ex Parmigiano, sulla cui origine è difficile avanzare ipotesi; le attività agricole e industriali costituiscono la principale fonte di reddito della popolazione. I gerrecapriolesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati prevalentemente nel capoluogo comunale, contiguo alle località Acquaferma e Lucchini Chiavicone, nel comune di Cremona, e, in minor misura, in località Gerre de' Caprioli. Il profilo geometrico del territorio comunale presenta un andamento estremamente regolare con variazioni di livello quasi impercettibili. L'abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è uno scudo "inquartato". Nella prima e quarta sezione si raffigurano, su campo azzurro e rosso rispettivamente, una spiga di grano d'oro e una pannocchia di granturco d'argento poste in palo. La seconda e terza sezione sono "trinciate", suddivise cioè diagonalmente in due parti: di rosso e d'argento nell'una, d'oro e d'azzurro nell'altra.

"Comune sparso" di pianura, con sede in località Bosco ex Parmigiano, sulla cui origine è difficile avanzare ipotesi; le attività agricole e industriali costituiscono la principale fonte di reddito della popolazione. I gerrecapriolesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati prevalentemente nel capoluogo comunale, contiguo alle località Acquaferma e Lucchini Chiavicone, nel comune di Cremona, e, in minor misura, in località Gerre de' Caprioli. Il profilo geometrico del territorio comunale presenta un andamento estremamente regolare con variazioni di livello quasi impercettibili. L'abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è uno scudo "inquartato". Nella prima e quarta sezione si raffigurano, su campo azzurro e rosso rispettivamente, una spiga di grano d'oro e una pannocchia di granturco d'argento poste in palo. La seconda e terza sezione sono "trinciate", suddivise cioè diagonalmente in due parti: di rosso e d'argento nell'una, d'oro e d'azzurro nell'altra.

Storia

Le fonti sono piuttosto avare di notizie circa le origini e le vicende storiche di cui fu protagonista l'insediamento. Il toponimo, almeno nella prima parte, è tipico degli abitati posti lungo le rive dei fiumi, più volte sommersi a causa di inondazioni e quindi ricchi di materiali alluvionali, ghiaia in particolare. La seconda parte, "de' Caprioli", deriva dall'inserimento, nel toponimo, del cognome di una nobile famiglia che tra i suoi possedimenti annoverava diverse proprietà in questa zona. Il toponimo Bosco ex Parmigiano, relativo all'attuale capoluogo comunale, ha, in parte, una connotazione geografica, perché fa riferimento agli estesi boschi che si snodavano, e tuttora si snodano, lungo la riva del fiume Po; la denominazione "ex Parmigiano" ricorda, invece, l'appartenenza al ducato di Parma e Piacenza, che venne meno con il Congresso di Vienna, nel corso del quale, dai possedimenti del ducato vennero esclusi i territori lungo la riva sinistra del Po. La chiesa parrocchiale, intitolata a San Gioacchino, è senza dubbio il monumento più rappresentativo del patrimonio storico-artistico; la sua consacrazione risale al 25 ottobre 1864, come testimonia una lapide, posta al suo interno, su cui è fatta menzione dell'avvenimento. Con le sue semplici linee neoromaniche, l'edificio ha una facciata a capanna con un rosone centrale, sormontato da una trifora; il cornicione della facciata è costituito da un fregio ad archetti ogivali e da tre brevi pinnacoli; una decorazione simile è ripresa sul campanile.

Le fonti sono piuttosto avare di notizie circa le origini e le vicende storiche di cui fu protagonista l'insediamento. Il toponimo, almeno nella prima parte, è tipico degli abitati posti lungo le rive dei fiumi, più volte sommersi a causa di inondazioni e quindi ricchi di materiali alluvionali, ghiaia in particolare. La seconda parte, "de' Caprioli", deriva dall'inserimento, nel toponimo, del cognome di una nobile famiglia che tra i suoi possedimenti annoverava diverse proprietà in questa zona. Il toponimo Bosco ex Parmigiano, relativo all'attuale capoluogo comunale, ha, in parte, una connotazione geografica, perché fa riferimento agli estesi boschi che si snodavano, e tuttora si snodano, lungo la riva del fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PO'>Po</a>; la denominazione "ex Parmigiano" ricorda, invece, l'appartenenza al ducato di Parma e Piacenza, che venne meno con il Congresso di Vienna, nel corso del quale, dai possedimenti del ducato vennero esclusi i territori lungo la riva sinistra del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PO'>Po</a>. La chiesa parrocchiale, intitolata a San Gioacchino, è senza dubbio il monumento più rappresentativo del patrimonio storico-artistico; la sua consacrazione risale al 25 ottobre 1864, come testimonia una lapide, posta al suo interno, su cui è fatta menzione dell'avvenimento. Con le sue semplici linee neoromaniche, l'edificio ha una facciata a capanna con un rosone centrale, sormontato da una trifora; il cornicione della facciata è costituito da un fregio ad archetti ogivali e da tre brevi pinnacoli; una decorazione simile è ripresa sul campanile.

Economia

L'economia locale si fonda essenzialmente sull'attività agricola: i prodotti della terra costituiscono una risorsa economica di fondamentale importanza e le coltivazioni sono volte a garantire una proficua produzione di cereali e frumento; la zootecnia, pur se in maniera modesta, contribuisce ad incrementare la produzione locale: piuttosto sviluppato risulta, infatti, l'allevamento bovino. Lo sviluppo industriale ha interessato pochi comparti, tra cui quello edile, che consente di raggiungere livelli occupazionali considerevoli, e quello dell'abbigliamento, che ha avuto uno sviluppo più limitato. La rete distributiva e commerciale è sufficiente a soddisfare le esigenze della popolazione. L'istruzione è garantita fino al livello primario; è presente il servizio di biblioteca ma non vi sono altre strutture destinate alla tutela del patrimonio culturale. Le strutture ricettive garantiscono la sola possibilità di ristorazione. Le strutture sanitarie consentono di usufruire del solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

L'economia locale si fonda essenzialmente sull'attività agricola: i prodotti della terra costituiscono una risorsa economica di fondamentale importanza e le coltivazioni sono volte a garantire una proficua produzione di cereali e frumento; la zootecnia, pur se in maniera modesta, contribuisce ad incrementare la produzione locale: piuttosto sviluppato risulta, infatti, l'allevamento bovino. Lo sviluppo industriale ha interessato pochi comparti, tra cui quello edile, che consente di raggiungere livelli occupazionali considerevoli, e quello dell'abbigliamento, che ha avuto uno sviluppo più limitato. La rete distributiva e commerciale è sufficiente a soddisfare le esigenze della popolazione. L'istruzione è garantita fino al livello primario; è presente il servizio di biblioteca ma non vi sono altre strutture destinate alla tutela del patrimonio culturale. Le strutture ricettive garantiscono la sola possibilità di ristorazione. Le strutture sanitarie consentono di usufruire del solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

I rapporti con i comuni vicini si intensificano e si animano periodicamente in occasione di manifestazioni a carattere ricreativo e religioso: la terza domenica di ottobre ha luogo la "sagra della Madonna"; il lunedì di Pasqua viene organizzata la "sagra di Pasqua" e il giovedì di mezza Quaresima, a Bosco ex Parmigiano, nel corso della manifestazione religiosa, si brucia un pupazzo con le sembianze di una vecchia. Il Patrono, Sant'Omobono, si festeggia il 13 novembre.

I rapporti con i comuni vicini si intensificano e si animano periodicamente in occasione di manifestazioni a carattere ricreativo e religioso: la terza domenica di ottobre ha luogo la "sagra della Madonna"; il lunedì di Pasqua viene organizzata la "sagra di Pasqua" e il giovedì di mezza Quaresima, a Bosco ex Parmigiano, nel corso della manifestazione religiosa, si brucia un pupazzo con le sembianze di una vecchia. Il Patrono, Sant'Omobono, si festeggia il 13 novembre.

Località

Bosco Ex Parmigiano, Isola Boscone

Bosco Ex Parmigiano, Isola Boscone

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Gerre de' Caprioli rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.