Descrizione

Centro collinare, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l’industria e incrementato i servizi. I genzanesi, con un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuito tra numerosissime case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche molto accentuate, comprese tra i 236 e i 643 metri sul livello del mare, e offre un panorama basso-collinare molto suggestivo, con morbidi pendii ricchi di pascoli e vigneti. L’abitato, che fa registrare significativi segni di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico vario.

Centro collinare, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l’industria e incrementato i servizi. I genzanesi, con un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuito tra numerosissime case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche molto accentuate, comprese tra i 236 e i 643 metri sul livello del mare, e offre un panorama basso-collinare molto suggestivo, con morbidi pendii ricchi di pascoli e vigneti. L’abitato, che fa registrare significativi segni di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico vario.

Storia

Sorta probabilmente sulle rovine di un villaggio dell’antica Banzi, deriva il toponimo, che in alcuni documenti medievali compare nella forma di GENTIANUM, dal nome latino di persona GENTIUS. Chiamatasi a lungo Genziano, assunse la denominazione attuale nel 1935. La sua storia non si discosta da quella dei territori circostanti, sottoposti nel corso dei secoli a più passaggi di proprietà: dotata di fortificazioni da Roberto il Guiscardo, che volle mantenerne il possesso, insieme con quello di Spinazzola, anche dopo il concordato del 1077 con papa Gregorio VII, in epoca angioina fu portata in dote a Pandolfo Fasanella da Aquilina Sancia. Ai tempi della regina Giovanna fu assegnata ai Dentici, cui subentrarono i Sanseverino e, nella seconda metà del Trecento, i Ruffo. Venduta dagli aragonesi a Mazzeo Ferrillo, divenne in seguito possedimento di Ferrante Orsini, duca di Gravina. Tornata più tardi alla regia corte, fu da questa ceduta ai Del Tufo, dai quali, nella prima metà del XVII secolo, passò ai De Marinis. Le vicende successive all’occupazione spagnola hanno seguito quelle del resto della regione. Tra i monumenti figurano: la cinquecentesca chiesa parrocchiale, dedicata a Santa Maria della Platea; la chiesa del Sacro Cuore, annessa all’ex convento di San Francesco; l’antica chiesa dell’Annunziata, già esistente alla fine del XII secolo; il monastero delle clarisse, fatto costruire da Agostina Sancia su un castello normanno; il palazzo municipale; la fontana Cavallina, sulla cui sommità è posta una statua della dea Cerere risalente al I secolo a.C., e i resti del castello di Monserico, edificato tra il 1000 e il 1100.

Sorta probabilmente sulle rovine di un villaggio dell’antica Banzi, deriva il toponimo, che in alcuni documenti medievali compare nella forma di GENTIANUM, dal nome latino di persona GENTIUS. Chiamatasi a lungo Genziano, assunse la denominazione attuale nel 1935. La sua storia non si discosta da quella dei territori circostanti, sottoposti nel corso dei secoli a più passaggi di proprietà: dotata di fortificazioni da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=ROBERTOILGUISCARDO'>Roberto il Guiscardo</a>, che volle mantenerne il possesso, insieme con quello di Spinazzola, anche dopo il concordato del 1077 con papa Gregorio VII, in epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=ANGIOINA'>angioina</a> fu portata in dote a Pandolfo Fasanella da Aquilina Sancia. Ai tempi della regina Giovanna fu assegnata ai Dentici, cui subentrarono i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=SANSEVERINO'>Sanseverino</a> e, nella seconda metà del Trecento, i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=RUFFO'>Ruffo</a>. Venduta dagli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=ARAGONESI'>aragonesi</a> a Mazzeo Ferrillo, divenne in seguito possedimento di Ferrante Orsini, duca di Gravina. Tornata più tardi alla regia corte, fu da questa ceduta ai Del Tufo, dai quali, nella prima metà del XVII secolo, passò ai De Marinis. Le vicende successive all’occupazione spagnola hanno seguito quelle del resto della regione. Tra i monumenti figurano: la cinquecentesca chiesa parrocchiale, dedicata a Santa Maria della Platea; la chiesa del Sacro Cuore, annessa all’ex convento di San Francesco; l’antica chiesa dell’Annunziata, già esistente alla fine del XII secolo; il monastero delle clarisse, fatto costruire da Agostina Sancia su un castello <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=NORMANNO'>normanno</a>; il palazzo municipale; la fontana Cavallina, sulla cui sommità è posta una statua della dea Cerere risalente al I secolo a.C., e i resti del castello di Monserico, edificato tra il 1000 e il 1100.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L’economia locale non ha abbandonato l’agricoltura, basata su coltivazioni di cereali, frumento, foraggi, ortaggi, frutteti, oliveti e vigneti; tra i vini prodotti degno di nota è l’Aglianico del Vulture. Diffuso è l’allevamento di bovini e ovini, seguito da quello di suini, caprini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da più aziende che operano nei comparti alimentare (compreso il lattiero-caseario), edile, metalmeccanico, dell’abbigliamento, del legno, dei materiali da costruzione e della produzione e distribuzione di energia elettrica. Il terziario si compone di una discreta rete distributiva, basata soprattutto sul commercio al dettaglio, e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario e attività radiotelevisive. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, presenta tra le strutture sociali una casa di riposo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e includono un istituto professionale agrario e un liceo scientifico, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca comunale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e, in misura più limitata, anche di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L’economia locale non ha abbandonato l’agricoltura, basata su coltivazioni di cereali, frumento, foraggi, ortaggi, frutteti, oliveti e vigneti; tra i vini prodotti degno di nota è l’Aglianico del Vulture. Diffuso è l’allevamento di bovini e ovini, seguito da quello di suini, caprini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da più aziende che operano nei comparti alimentare (compreso il lattiero-caseario), edile, metalmeccanico, dell’abbigliamento, del legno, dei materiali da costruzione e della produzione e distribuzione di energia elettrica. Il terziario si compone di una discreta rete distributiva, basata soprattutto sul commercio al dettaglio, e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario e attività radiotelevisive. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, presenta tra le strutture sociali una casa di riposo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e includono un istituto professionale agrario e un liceo scientifico, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca comunale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e, in misura più limitata, anche di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Relazioni

Meta di un significativo movimento di turisti, ai quali offre la possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, visitando il suo lago e il vicino parco naturale di Banzullo, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, grazie alle sue attività produttive, in particolare ai suoi insediamenti industriali che consentono un buon assorbimento di manodopera, e alla presenza degli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado e di altri servizi. Tra gli appuntamenti che tradizionalmente richiamano numerosi visitatori merita di essere citata la sagra eno-gastronomica, che si svolge dal 5 all’8 agosto. La festa patronale, in onore di Santa Maria delle Grazie, si celebra la prima domenica di agosto.

Meta di un significativo movimento di turisti, ai quali offre la possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, visitando il suo lago e il vicino parco naturale di Banzullo, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, grazie alle sue attività produttive, in particolare ai suoi insediamenti industriali che consentono un buon assorbimento di manodopera, e alla presenza degli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado e di altri servizi. Tra gli appuntamenti che tradizionalmente richiamano numerosi visitatori merita di essere citata la sagra eno-gastronomica, che si svolge dal 5 all’8 agosto. La festa patronale, in onore di Santa Maria delle Grazie, si celebra la prima domenica di agosto.

Località

Fondi europei 2021-2027

Comune di Genzano di Lucania in phasing-out, appartenente, cioè, a quelle aree che, già comprese nell’Obiettivo 1 nel periodo di programmazione 2000-2006, nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013 sono beneficiarie di un sostegno transitorio accordato in quanto la loro uscita dalle aree economicamente depresse è avvenuta per l’effetto statistico dell’allargamento dell’UE a Paesi con PIL sensibilmente inferiore alla media comunitaria e non solo per progressi economici. Tale sostegno transitorio, che termina nel 2013, è accordato per rendere meno drastico il passaggio da un regime di sostegno a un altro riservato alle aree più prospere. Effetto statistico: Regioni con PIL pc inferiore al 75% della media UE – 15 ma superiore al 75% della media UE – 25.