Descrizione

Comune di montagna, classificato "comune sparso" con sede in località Piano; di origini medioevali, basa la propria economia sulle attività agricole e, soprattutto, sulle attività relative allo sfruttamento delle ricche sorgenti di acque sulfuree situate nella Valle del Gatto e sul turismo termale. I gaverinesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati nel capoluogo comunale e nelle località di Trate e Fonti -contigua alla località Casazza del comune omonimo- nonché in poche case sparse. Il territorio disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che caratterizzano la distribuzione dei nuclei abitati, interessati da un fenomeno di forte espansione edilizia. Lo stemma comunale, partito, è stato concesso con decreto del 1992; nel primo campo, smaltato d'azzurro, si rappresentano quattro stelle dorate a otto raggi, simbolo delle quattro frazioni storiche del comune; sullo sfondo dorato della seconda parte spiccano una fontana rossa e tre bacini colmi d'acqua, che simboleggiano le acque termali.

Comune di montagna, classificato "comune sparso" con sede in località Piano; di origini medioevali, basa la propria economia sulle attività agricole e, soprattutto, sulle attività relative allo sfruttamento delle ricche sorgenti di acque sulfuree situate nella Valle del Gatto e sul turismo termale. I gaverinesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati nel capoluogo comunale e nelle località di Trate e Fonti -contigua alla località Casazza del comune omonimo- nonché in poche case sparse. Il territorio disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che caratterizzano la distribuzione dei nuclei abitati, interessati da un fenomeno di forte espansione edilizia. Lo stemma comunale, partito, è stato concesso con decreto del 1992; nel primo campo, smaltato d'azzurro, si rappresentano quattro stelle dorate a otto raggi, simbolo delle quattro frazioni storiche del comune; sullo sfondo dorato della seconda parte spiccano una fontana rossa e tre bacini colmi d'acqua, che simboleggiano le acque termali.

Storia

Diverse le ipotesi circa l'origine del toponimo: alcuni studiosi lo associano all'espressione celtica "gab-in", che significa 'sopra il fiume'; altri lo fanno derivare da "cava aurina", in relazione alla presenza di giacimenti auriferi o, più plausibilmente, alla salubrità dell'aria; altri ancora lo fanno risalire a "caprina", chiaro riferimento alla pastorizia; non manca infine chi ha pensato di ricondurlo al personale latino GABERIUS. Fu proprietà dei Visconti fino alla metà del XV secolo. A quel periodo risalgono le divisioni tra guelfi e ghibellini, rispettivamente gli abitanti di Piano, guidati dalla famiglia dei Suardi, e di Gaverina, guidati dai Giovanelli. Pianoe Gaverina erano comuni autonomi come Trate, con il quale vennero fusi in unico comune, denominato Gaverina con Piano, sul finire del XV secolo, con il passaggio alla repubblica di Venezia. Nei secoli successivi si sono succedute scissioni e riaggregazio ni, fino a riacquistare la precedente configurazione sotto il dominio austriaco e ad assumere il nome di Gaverina sul finire del XIX secolo; il toponimo attuale risale al1968. Nel patrimonio storico-architettonico spicca la parrocchiale di San Vittore Martire, sorta nel 1902 accanto alla vecchia struttura risalente al '400 e oggi non adibita alle funzioni religiose; l'dificio La chiesa conserva al suo interno affreschi, tele e oggetti sacri di notevole interesse.

Diverse le ipotesi circa l'origine del toponimo: alcuni studiosi lo associano all'espressione celtica "gab-in", che significa 'sopra il fiume'; altri lo fanno derivare da "cava aurina", in relazione alla presenza di giacimenti auriferi o, più plausibilmente, alla salubrità dell'aria; altri ancora lo fanno risalire a "caprina", chiaro riferimento alla pastorizia; non manca infine chi ha pensato di ricondurlo al personale latino GABERIUS. Fu proprietà dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> fino alla metà del XV secolo. A quel periodo risalgono le divisioni tra guelfi e ghibellini, rispettivamente gli abitanti di Piano, guidati dalla famiglia dei Suardi, e di Gaverina, guidati dai Giovanelli. Pianoe Gaverina erano comuni autonomi come Trate, con il quale vennero fusi in unico comune, denominato Gaverina con Piano, sul finire del XV secolo, con il passaggio alla repubblica di Venezia. Nei secoli successivi si sono succedute scissioni e riaggregazio ni, fino a riacquistare la precedente configurazione sotto il dominio austriaco e ad assumere il nome di Gaverina sul finire del XIX secolo; il toponimo attuale risale al1968. Nel patrimonio storico-architettonico spicca la parrocchiale di San Vittore Martire, sorta nel 1902 accanto alla vecchia struttura risalente al '400 e oggi non adibita alle funzioni religiose; l'dificio La chiesa conserva al suo interno affreschi, tele e oggetti sacri di notevole interesse.

Economia

Fatta eccezione per gli uffici municipali e postali, non se ne registrano altri di rilievo; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, l'autorità di pubblica sicurezza è rappresentata, all'occorrenza, dal sindaco. Le peincipali risorse della popolazione sono le attività agricole, con la coltivazione di cereali e viti, e lo sfruttamento delle sorgenti termali, la cui acqua è imbottigliata negli stabilimenti che hanno sede nel vicino comune di Casazza. Il turismo termale si traduce anche in un incremento dell'edilizia. Il terziario, in cui non figura il servizio bancario, comprende una rete commerciale di dimensioni tali da soddisfare i bisogni essenziali della comunità. L'offerta dei servizi pubblici è commisurata alle dimensioni del comune: non si registra infatti la presenza di strutture sociali particolarmente significative né di strutture destinate all'arricchimento culturale, quali biblioteche o musei; nelle scuole locali si impartisce soltanto l'istruzione primaria. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno; mancano strutture sanitarie.

Fatta eccezione per gli uffici municipali e postali, non se ne registrano altri di rilievo; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, l'autorità di pubblica sicurezza è rappresentata, all'occorrenza, dal sindaco. Le peincipali risorse della popolazione sono le attività agricole, con la coltivazione di cereali e viti, e lo sfruttamento delle sorgenti termali, la cui acqua è imbottigliata negli stabilimenti che hanno sede nel vicino comune di Casazza. Il turismo termale si traduce anche in un incremento dell'edilizia. Il terziario, in cui non figura il servizio bancario, comprende una rete commerciale di dimensioni tali da soddisfare i bisogni essenziali della comunità. L'offerta dei servizi pubblici è commisurata alle dimensioni del comune: non si registra infatti la presenza di strutture sociali particolarmente significative né di strutture destinate all'arricchimento culturale, quali biblioteche o musei; nelle scuole locali si impartisce soltanto l'istruzione primaria. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno; mancano strutture sanitarie.

Relazioni

Il Parco delle Terme di Gaverina contribuisce a incrementare il flusso turistico, alimentato già in misura soddisfacente dalla possibilità di effettuare cure termali e di godere di una piacevole villeggiatura, garantita anche dalla presenza dei centri residenziali situati nel nucleo speciale Villaggio Faisecco. Particolarmente intensi i rapporti con il circondario, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria, il commercio, l'espletamento di pratiche burocratiche e, non ultimo, il lavoro, anche in ragione dell'ubicazione nella vicina Casazza degli stabilimenti per l'imbottigliamento delle acque minerali gaverinesi. Motivo di attrazione turistica sono anche le "Serate in piazza", che allietano i mesi di luglio e agosto, la Festa dello Sport, a luglio, e la Festa dei fagioli, a settembre. La festa del Patrono, San Vittore, si celebra l'8 maggio.

Il Parco delle Terme di Gaverina contribuisce a incrementare il flusso turistico, alimentato già in misura soddisfacente dalla possibilità di effettuare cure termali e di godere di una piacevole villeggiatura, garantita anche dalla presenza dei centri residenziali situati nel nucleo speciale Villaggio Faisecco. Particolarmente intensi i rapporti con il circondario, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria, il commercio, l'espletamento di pratiche burocratiche e, non ultimo, il lavoro, anche in ragione dell'ubicazione nella vicina Casazza degli stabilimenti per l'imbottigliamento delle acque minerali gaverinesi. Motivo di attrazione turistica sono anche le "Serate in piazza", che allietano i mesi di luglio e agosto, la Festa dello Sport, a luglio, e la Festa dei fagioli, a settembre. La festa del Patrono, San Vittore, si celebra l'8 maggio.

Località

Fonti, Piano, Trate, Villaggio Faisecc

Fonti, Piano, Trate, Villaggio Faisecc

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Gaverina Terme rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.