Descrizione

Centro di montagna, di origine antica, la cui economia è basata sull'industria, sul commercio e, in misura prevalente, sullo sfruttamento turistico delle bellezze paesaggistiche, che ne fanno un centro di turismo estivo particolarmente rinomato. I gargnanesi, che presentano un indice di vecchiaia elevato, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale (che ingloba le località Villa e Bogliaco ed è contiguo alla località Toscolano Maderno del comune omonimo) e, in minor misura, si distribuiscono in numerose altre località, fra cui Navazzo, Liano-Formaga, Sasso, Muslone, Musaga e Costa nonché in case sparse. Il territorio, che è attraversato dalla valle Toscolano e comprende gran parte del lago di Valvestino, disegna un profilo geometrico irregolare e aspro, con variazioni altimetriche molto accentuate, che raggiungono i 1.497 metri del monte Zingla. L'abitato, in forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipicamente montano. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, domina una lupa rampante d'argento, raffigurata nell'atto di tenere un giglio d'oro tra le zampe anteriori e sormontata da un lambello d'oro con cinque pendenti e un mezzo, dentati.

Centro di montagna, di origine antica, la cui economia è basata sull'industria, sul commercio e, in misura prevalente, sullo sfruttamento turistico delle bellezze paesaggistiche, che ne fanno un centro di turismo estivo particolarmente rinomato. I gargnanesi, che presentano un indice di vecchiaia elevato, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale (che ingloba le località Villa e Bogliaco ed è contiguo alla località Toscolano Maderno del comune omonimo) e, in minor misura, si distribuiscono in numerose altre località, fra cui Navazzo, Liano-Formaga, Sasso, Muslone, Musaga e Costa nonché in case sparse. Il territorio, che è attraversato dalla valle Toscolano e comprende gran parte del lago di Valvestino, disegna un profilo geometrico irregolare e aspro, con variazioni altimetriche molto accentuate, che raggiungono i 1.497 metri del monte Zingla. L'abitato, in forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipicamente montano. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, domina una lupa rampante d'argento, raffigurata nell'atto di tenere un giglio d'oro tra le zampe anteriori e sormontata da un lambello d'oro con cinque pendenti e un mezzo, dentati.

Storia

I rinvenimenti archeologici attestano la presenza di insediamenti romani nella zona ma al X secolo risale la prima fonte d'archivio in cui è fatta menzione del toponimo, che deriva, con ogni probabilità, dal personale latino GARENIUS. San Francesco vi fondò un monastero e nel XIV secolo fu feudo dei conti di Castelbarco; successivamente fu parte dei possedimenti dei Visconti e quindi, più stabilmente, di quelli della Serenissima, assumendo nell'ambito della ripartizione territoriale amministrativa di quest'ultima l'importante funzione di capoluogo di quadra. I secoli successivi non furono segnati da avvenimenti di particolare rilievo, fatta eccezione per il bombardamento subito ad opera degli austriaci nel 1866, durante la terza guerra d'indipendenza. Mussolini vi fissò la propria dimora e la propria segreteria durante la Repubblica Sociale italiana. Nel patrimonio storico-architettonico spiccano: la duecentesca chiesa di San Francesco, con il convento fondato dal Santo, ricchissima di testimonianze artistiche di quell'epoca, fra cui sculture e affreschi; la chiesa parrocchiale di San Martino -dell'undicesimo secolo ma ristrutturata nella prima metà dell'800-, che conserva un'"Ultima Cena" secentesca di scuola veneta; la chiesetta di San Giacomo, sul lago, risalente probabilmente al XII secolo; il settecentesco palazzo Bettoni, a Bogliaco, ricco di sculture e di splendidi dipinti; il palazzo municipale (fine '500); le due ville Feltrinelli (fine '800), che furono sede della segreteria e dimora del Duce.

I rinvenimenti archeologici attestano la presenza di insediamenti romani nella zona ma al X secolo risale la prima fonte d'archivio in cui è fatta menzione del toponimo, che deriva, con ogni probabilità, dal personale latino GARENIUS. San Francesco vi fondò un monastero e nel XIV secolo fu feudo dei conti di Castelbarco; successivamente fu parte dei possedimenti dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> e quindi, più stabilmente, di quelli della Serenissima, assumendo nell'ambito della ripartizione territoriale amministrativa di quest'ultima l'importante funzione di capoluogo di quadra. I secoli successivi non furono segnati da avvenimenti di particolare rilievo, fatta eccezione per il bombardamento subito ad opera degli austriaci nel 1866, durante la terza guerra d'indipendenza. <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MUSSOLINI'>Mussolini</a> vi fissò la propria dimora e la propria segreteria durante la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=REPUBBLICASOCIALEITALIANA'>Repubblica Sociale italiana</a>. Nel patrimonio storico-architettonico spiccano: la duecentesca chiesa di San Francesco, con il convento fondato dal Santo, ricchissima di testimonianze artistiche di quell'epoca, fra cui sculture e affreschi; la chiesa parrocchiale di San Martino -dell'undicesimo secolo ma ristrutturata nella prima metà dell'800-, che conserva un'"Ultima Cena" secentesca di scuola veneta; la chiesetta di San Giacomo, sul lago, risalente probabilmente al XII secolo; il settecentesco palazzo Bettoni, a Bogliaco, ricco di sculture e di splendidi dipinti; il palazzo municipale (fine '500); le due ville Feltrinelli (fine '800), che furono sede della segreteria e dimora del Duce.

Economia

Oltre che degli uffici municipali e postali e della stazione dei carabinieri, è sede della Comunità montana e della Pro Loco. Ortaggi, uva, olive e frutta sono le colture praticate ma le fonti principali di reddito sono costituite dall'industria, in particolare tessile (affiancata da imprese edili, falegnamerie e aziende specializzate nella produzione di calze), e dal terziario, che si compone di una rete commerciale di dimensioni tali da soddisfare le esigenze della popolazione e dei turisti (è presente il servizio bancario). Tra le strutture sociali sono presenti la casa di riposo e l'orfanotrofio, tra quelle culturali la biblioteca. Le strutture scolastiche assicurano la frequenza delle classi dell'obbligo e comprendono un istituto d'arte. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno mentre quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Oltre che degli uffici municipali e postali e della stazione dei carabinieri, è sede della Comunità montana e della Pro Loco. Ortaggi, uva, olive e frutta sono le colture praticate ma le fonti principali di reddito sono costituite dall'industria, in particolare <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a> (affiancata da imprese edili, falegnamerie e aziende specializzate nella produzione di calze), e dal terziario, che si compone di una rete commerciale di dimensioni tali da soddisfare le esigenze della popolazione e dei turisti (è presente il servizio bancario). Tra le strutture sociali sono presenti la casa di riposo e l'orfanotrofio, tra quelle culturali la biblioteca. Le strutture scolastiche assicurano la frequenza delle classi dell'obbligo e comprendono un istituto d'arte. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno mentre quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Le sue risorse naturali e paesaggistiche attirano consistenti flussi turistici, prevalentemente nei mesi estivi; gli impianti e le attrezzature sportive offrono inoltre la possibilità di praticare il windsurf e l'equitazione. È molto frequentata anche per lavoro, soprattutto nel corso della stagione turistica, e i rapporti con i comuni vicini sono particolarmente intensi grazie alla presenza delle attività commerciali. Fra i molteplici appuntamenti che si ripetono annualmente spiccano: a maggio, il Trofeo velico internazionale, da giugno a settembre la gara delle "bisse", tipiche imbarcazioni del lago di Garda; a dicembre, il Convegno sull'olivo. La festa del Patrono, San Martino, si celebra l'11 novembre: per l'occasione viene allestita una fiera.

Le sue risorse naturali e paesaggistiche attirano consistenti flussi turistici, prevalentemente nei mesi estivi; gli impianti e le attrezzature sportive offrono inoltre la possibilità di praticare il windsurf e l'equitazione. È molto frequentata anche per lavoro, soprattutto nel corso della stagione turistica, e i rapporti con i comuni vicini sono particolarmente intensi grazie alla presenza delle attività commerciali. Fra i molteplici appuntamenti che si ripetono annualmente spiccano: a maggio, il Trofeo velico internazionale, da giugno a settembre la gara delle "bisse", tipiche imbarcazioni del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LAGODIGARDA'>lago di Garda</a>; a dicembre, il Convegno sull'olivo. La festa del Patrono, San Martino, si celebra l'11 novembre: per l'occasione viene allestita una fiera.

Località

Costa, Lago di Garda, Lago di Valvestino, Liano-Formaga, Mignone, Musaga, Muslone, Navazzo, Sasso, Torrazzo

Costa, Lago di Garda, Lago di Valvestino, Liano-Formaga, Mignone, Musaga, Muslone, Navazzo, Sasso, Torrazzo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Gargnano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.