Descrizione

Centro di montagna, di origine medioevale, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale, con una forte presenza dell'industria tessile. I gandinesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono quasi esclusivamente concentrati nel capoluogo comunale -contiguo alle località Peia, Leffe e Cazzano Sant'Andrea dei comuni omonimi- e, in minor misura, in case sparse. Il territorio disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che raggiungono i 1.637 metri sul livello del mare col Pizzo Formico, ed è ricco di corsi d'acqua che per secoli hanno fornito l'energia necessaria agli stabilimenti tessili. L'abitato, che mostra segni evidenti di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico montano. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, raffigura, su sfondo rosso, due grifoni verdi alati attorcigliati in modo da formare una G e sovrastati da una corona d'oro. Nel capo d'oro dello scudo si rappresentano tre aquile coronate in volo abbassato.

Centro di montagna, di origine medioevale, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale, con una forte presenza dell'industria <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>. I gandinesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono quasi esclusivamente concentrati nel capoluogo comunale -contiguo alle località Peia, Leffe e Cazzano Sant'Andrea dei comuni omonimi- e, in minor misura, in case sparse. Il territorio disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che raggiungono i 1.637 metri sul livello del mare col Pizzo Formico, ed è ricco di corsi d'acqua che per secoli hanno fornito l'energia necessaria agli stabilimenti tessili. L'abitato, che mostra segni evidenti di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico montano. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, raffigura, su sfondo rosso, due grifoni verdi alati attorcigliati in modo da formare una G e sovrastati da una corona d'oro. Nel capo d'oro dello scudo si rappresentano tre aquile coronate in volo abbassato.

Storia

Il toponimo deriva con ogni probabilità dal celtico "gand", 'frana'. Risale alla prima metà del IX secolo la sua comparsa nelle fonti documentarie; altre fonti d'archivio ne attestano l'appartenenza, fra X e XI secolo, al feudo dei Ficeni. Grazie alla fiorente industria laniera ottenne dai Visconti grandi privilegi commerciali, confermati anche dalla repubblica di Venezia fin dal XV secolo. Il notevole sviluppo dell'industria laniera attirò l'attenzione dei francesi e degli spagnoli: i francesi, la cui strategia di attacco era stata impostata da Leonardo da Vinci, occuparono la Valle Seriana nel 1509; gli spagnoli, che pretesero dai gandinesi un ingentissimo "pizzo" per evitare saccheggi e devastazioni, nel 1513. Seguirono anni di grave crisi economica, aggravata anche dalla peste del 1528, e solo a partire dalla metà del secolo iniziò il processo di ripresa, che portò il centro ad essere riconosciuto già alla fine del '500 come il più ricco della valle, fino a trovarsi nella condizione di poter finanziare la stessa Venezia, indebolita dalla guerra contro i Turchi. Risale al XV secolo la basilica di Santa Maria Assunta, in stile barocco, che al suo interno conserva preziosi dipinti del '700 e dell'800; nelle vicinanze sorge il museo, che raccoglie parte degli oggetti sacri provenienti dalla basilica. In stile barocco, intorno al '600, fu realizzato il palazzo Giovannelli. Del '400 è il palazzo comunale mentre il palazzo del Salone della Valle, oggi sede dell'archivio storico, fu costruito a cavallo dei secoli XVI e XVII.

Il toponimo deriva con ogni probabilità dal celtico "gand", 'frana'. Risale alla prima metà del IX secolo la sua comparsa nelle fonti documentarie; altre fonti d'archivio ne attestano l'appartenenza, fra X e XI secolo, al feudo dei Ficeni. Grazie alla fiorente industria laniera ottenne dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> grandi privilegi commerciali, confermati anche dalla repubblica di Venezia fin dal XV secolo. Il notevole sviluppo dell'industria laniera attirò l'attenzione dei francesi e degli spagnoli: i francesi, la cui strategia di attacco era stata impostata da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LEONARDODAVINCI'>Leonardo da Vinci</a>, occuparono la Valle Seriana nel 1509; gli spagnoli, che pretesero dai gandinesi un ingentissimo "pizzo" per evitare saccheggi e devastazioni, nel 1513. Seguirono anni di grave crisi economica, aggravata anche dalla peste del 1528, e solo a partire dalla metà del secolo iniziò il processo di ripresa, che portò il centro ad essere riconosciuto già alla fine del '500 come il più ricco della valle, fino a trovarsi nella condizione di poter finanziare la stessa Venezia, indebolita dalla guerra contro i Turchi. Risale al XV secolo la basilica di Santa Maria Assunta, in stile barocco, che al suo interno conserva preziosi dipinti del '700 e dell'800; nelle vicinanze sorge il museo, che raccoglie parte degli oggetti sacri provenienti dalla basilica. In stile barocco, intorno al '600, fu realizzato il palazzo Giovannelli. Del '400 è il palazzo comunale mentre il palazzo del Salone della Valle, oggi sede dell'archivio storico, fu costruito a cavallo dei secoli XVI e XVII.

Economia

È sede degli uffici del distretto socio-sanitario, oltre che dei consueti uffici municipali e postali e della stazione dei carabinieri. Ne'economia locale il settore primario è basato essenzialmente sull'allevamento di bovini e ovini; la principale fonte di reddito è costituita dal settore secondario, che si articola nei comparti tessile, in particolare della produzione di fibre artificiali, edile, metalmeccanico, alimentare e del mobile. Il consistente apparato produttivo giustifica la presenza del servizio bancario, cui si affianca una rete commerciale sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità; va segnalata, inoltre, la presenza di attività radiotelevisive private. L'offerta dei servizi pubblici è commisurata alle dimensioni del centro, che vanta alcune strutture a carattere socio-culturale quali il Museo della Basilica e la biblioteca. È possibile frequentare le scuole materna, elementare e media. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno mentre quelle sanitarie sul posto non garantiscono nemmeno il servizio farmaceutico.

È sede degli uffici del distretto socio-sanitario, oltre che dei consueti uffici municipali e postali e della stazione dei carabinieri. Ne'economia locale il settore primario è basato essenzialmente sull'allevamento di bovini e ovini; la principale fonte di reddito è costituita dal settore secondario, che si articola nei comparti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, in particolare della produzione di fibre artificiali, edile, metalmeccanico, alimentare e del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILE'>mobile</a>. Il consistente apparato produttivo giustifica la presenza del servizio bancario, cui si affianca una rete commerciale sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità; va segnalata, inoltre, la presenza di attività radiotelevisive private. L'offerta dei servizi pubblici è commisurata alle dimensioni del centro, che vanta alcune strutture a carattere socio-culturale quali il Museo della Basilica e la biblioteca. È possibile frequentare le scuole materna, elementare e media. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno mentre quelle sanitarie sul posto non garantiscono nemmeno il servizio farmaceutico.

Relazioni

Il centro, che non ha anocora dato impulso alle attività turistiche, richiama un discreto numero di visitatori, attratti dalla possibilità di esercitarsi nel parapendio e negli sport invernali,; è inoltre abbastanza frequentato per motivi di lavoro I rapporti con i centri vicini, particolarmenti intensi, sono determinati dalla necessità di usufruire dei servizi non disponibili sul posto. Il calendario degli eventi e delle manifestazioni ricorrenti è molto ricco ed ha i suoi punti di forza nella Fiera di San Giuseppe, che si svolge a marzo, e nella corsa dei "off", con raccolta di uova, oltre che nella suggestiva fiaccolata natalizia. La festa patronale, dedicata ai Santi Quirino, Ponziano, Valentino e Flaviano si celebra la prima domenica di luglio.

Il centro, che non ha anocora dato impulso alle attività turistiche, richiama un discreto numero di visitatori, attratti dalla possibilità di esercitarsi nel parapendio e negli sport invernali,; è inoltre abbastanza frequentato per motivi di lavoro I rapporti con i centri vicini, particolarmenti intensi, sono determinati dalla necessità di usufruire dei servizi non disponibili sul posto. Il calendario degli eventi e delle manifestazioni ricorrenti è molto ricco ed ha i suoi punti di forza nella Fiera di San Giuseppe, che si svolge a marzo, e nella corsa dei "off", con raccolta di uova, oltre che nella suggestiva fiaccolata natalizia. La festa patronale, dedicata ai Santi Quirino, Ponziano, Valentino e Flaviano si celebra la prima domenica di luglio.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Gandino rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.