Descrizione

Piccola comunità collinare, di probabili origini medievali, la cui economia si basa su attività agricole e industriali. I gambaschesi, che presentano un indice di vecchiaia elevato, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerose case sparse e l’aggregato urbano Carpeneti. Il movimento demografico della comunità è sostanzialmente equilibrato, tra un saldo naturale passivo e uno migratorio attivo. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.432 metri di quota. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, sorge a ridosso di un contrafforte, in splendida posizione panoramica; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, spicca la lettera maiuscola G, d’oro, accompagnata da tre stelle d’argento a otto raggi, poste una in capo e due in punta.

Piccola comunità collinare, di probabili origini medievali, la cui economia si basa su attività agricole e industriali. I gambaschesi, che presentano un indice di vecchiaia elevato, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerose case sparse e l’aggregato urbano Carpeneti. Il movimento demografico della comunità è sostanzialmente equilibrato, tra un saldo naturale passivo e uno migratorio attivo. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.432 metri di quota. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, sorge a ridosso di un contrafforte, in splendida posizione panoramica; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, spicca la lettera maiuscola G, d’oro, accompagnata da tre stelle d’argento a otto raggi, poste una in capo e due in punta.

Storia

Il toponimo, che in documenti medievali compare nelle forme “Gambasce” e “Gambascha”, è un derivato in -ASCUS, suffisso di origine ligure, dalla voce celtica “cambus”, ‘curvo’, riferita alla curva formata dalla valle nel luogo dove sorge l’insediamento. Possedimento dei marchesi di Saluzzo, nel corso del XIII secolo venne infeudata al vicino monastero femminile di Rifreddo. Al pari dei territori circostanti, fu assoggettata a svariate dominazioni, entrando infine a far parte dello stato dei Savoia, di cui condivise le sorti. La storia successiva all’invasione napoleonica e alla restaurazione sabauda si confonde con quella del resto della provincia, attivamente impegnato nella lotta contro il nazifascismo. L’elemento di maggior pregio del patrimonio storico-architettonico è rappresentato dalla chiesa parrocchiale, dedicata alla Madonna, a San Sebastiano e a San Giacomo ed eretta sul finire del Quattrocento, con riserva del patronato da parte del monastero di Rifreddo.

Il toponimo, che in documenti medievali compare nelle forme “Gambasce” e “Gambascha”, è un derivato in -ASCUS, suffisso di origine <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LIGURE'>ligure</a>, dalla voce celtica “cambus”, ‘curvo’, riferita alla curva formata dalla valle nel luogo dove sorge l’insediamento. Possedimento dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MARCHESIDISALUZZO'>marchesi di Saluzzo</a>, nel corso del XIII secolo venne infeudata al vicino monastero femminile di Rifreddo. Al pari dei territori circostanti, fu assoggettata a svariate dominazioni, entrando infine a far parte dello stato dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a>, di cui condivise le sorti. La storia successiva all’invasione napoleonica e alla restaurazione sabauda si confonde con quella del resto della provincia, attivamente impegnato nella lotta contro il nazifascismo. L’elemento di maggior pregio del patrimonio storico-architettonico è rappresentato dalla chiesa parrocchiale, dedicata alla Madonna, a San Sebastiano e a San Giacomo ed eretta sul finire del Quattrocento, con riserva del patronato da parte del monastero di Rifreddo.

Economia

Se si escludono gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota e, per l’assenza sul posto della stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. Va però segnalata la presenza della Pro Loco. Le caratteristiche orografiche dell’area hanno condizionato lo sviluppo dell’economia: esclusa la possibilità di praticare l’agricoltura su vasta scala, il settore primario è presente con la coltivazione di cereali e frutta e con l’allevamento di bovini, suini e avicoli. Le attività industriali sono limitate a qualche piccola azienda che opera nei comparti alimentare, edile, delle confezioni, dei materiali da costruzione e della fabbricazione di mobili. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; la rete distributiva è sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità. Non dispone di strutture di una certa rilevanza: sociali, sportive e per il tempo libero. Le scuole locali assicurano soltanto l’istruzione elementare; non si può usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L’assenza della farmacia costringe gli abitanti a rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Se si escludono gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota e, per l’assenza sul posto della stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. Va però segnalata la presenza della Pro Loco. Le caratteristiche orografiche dell’area hanno condizionato lo sviluppo dell’economia: esclusa la possibilità di praticare l’agricoltura su vasta scala, il settore primario è presente con la coltivazione di cereali e frutta e con l’allevamento di bovini, suini e avicoli. Le attività industriali sono limitate a qualche piccola azienda che opera nei comparti alimentare, edile, delle confezioni, dei materiali da costruzione e della fabbricazione di mobili. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; la rete distributiva è sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità. Non dispone di strutture di una certa rilevanza: sociali, sportive e per il tempo libero. Le scuole locali assicurano soltanto l’istruzione elementare; non si può usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L’assenza della farmacia costringe gli abitanti a rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

L’aria salubre, la tranquillità del luogo, la genuinità dei suoi prodotti e le bellezze dell’ambiente naturale, arricchito dalla presenza di boschi e pascoli, costituiscono valide risorse, il cui sfruttamento potrebbe portare a un incremento del turismo nella zona. Non si segnalano manifestazioni culturali o ricreative degne di nota, che potrebbero fungere da richiamo per numerosi visitatori. L’unica festa di rilievo è quella del Patrono, San Giacomo, celebrata il 25 luglio.

L’aria salubre, la tranquillità del luogo, la genuinità dei suoi prodotti e le bellezze dell’ambiente naturale, arricchito dalla presenza di boschi e pascoli, costituiscono valide risorse, il cui sfruttamento potrebbe portare a un incremento del turismo nella zona. Non si segnalano manifestazioni culturali o ricreative degne di nota, che potrebbero fungere da richiamo per numerosi visitatori. L’unica festa di rilievo è quella del Patrono, San Giacomo, celebrata il 25 luglio.

Località

Carpeneti, Case Genre

Carpeneti, Case Genre

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Gambasca rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.