Descrizione

Comune collinare di origine molto antica, con un’economia sostenuta principalmente dal comparto industriale dei materiali da costruzione e dalle attività rurali. La maggior parte dei gallesini, il cui indice di vecchiaia è nella media, vive concentrata nel capoluogo comunale mentre il resto della comunità si divide tra la località di Scalo Teverina, alcuni piccoli aggregati urbani e numerose case sparse sui fondi. L’abitato, raggruppato su un colle tufaceo delimitato da due corsi d’acqua, conserva un bel centro storico medievale, con vicoli stretti e tortuosi, piccole piazze e resti di mura merlate. Il territorio comunale, che possiede un’isola amministrativa tra la provincia di Rieti e quella di Terni, in Umbria, presenta un profilo geometrico dolcemente ondulato; distese coltivate e regolari filari di viti e olivi, inframmezzati qua e là da macchie boschive, fanno da sfondo al sinuoso corso del fiume Tevere.

Comune collinare di origine molto antica, con un’economia sostenuta principalmente dal comparto industriale dei materiali da costruzione e dalle attività rurali. La maggior parte dei gallesini, il cui indice di vecchiaia è nella media, vive concentrata nel capoluogo comunale mentre il resto della comunità si divide tra la località di Scalo Teverina, alcuni piccoli aggregati urbani e numerose case sparse sui fondi. L’abitato, raggruppato su un colle tufaceo delimitato da due corsi d’acqua, conserva un bel centro storico medievale, con vicoli stretti e tortuosi, piccole piazze e resti di mura merlate. Il territorio comunale, che possiede un’isola amministrativa tra la provincia di Rieti e quella di Terni, in Umbria, presenta un profilo geometrico dolcemente ondulato; distese coltivate e regolari filari di viti e olivi, inframmezzati qua e là da macchie boschive, fanno da sfondo al sinuoso corso del fiume Tevere.

Storia

Fondata secondo la leggenda da Aleso, capostipite dei falisci, in epoca romana fu al centro di intensi traffici commerciali grazie alla sua posizione nei pressi del fiume Tevere e di alcune importanti vie di comunicazione (vie Flaminia e Amerina). Divenuta proprietà della Chiesa nel 733 d.C., nell’XI secolo venne conquistata da Gerardo, conte di Sutri, e poi, dopo aver attraversato un periodo di autonomia, venne sottomessa da Viterbo; in seguito fu feudo di illustri famiglie, come gli Orsini, gli Spinelli, i Colonna, i Della Rovere, i Carafa, i Madruzzo e gli Altemps. Elevata al rango di ducato nel 1585 da papa Sisto V, nell’Ottocento passò alla famiglia Hardouin, che ricevette nel 1861 il titolo ducale dal pontefice Pio IX. Il toponimo era in origine un appellativo geografico riferito a una località esposta al sole e allude alla posizione dell’abitato. Nell’ambito del patrimonio storico-architettonico si segnalano la cattedrale, ricostruita nel 1780, la chiesa romanica di San Famiano, nella quale è sepolto il Santo Patrono, e le chiese dedicate a Sant’Agostino, a Santa Lucia e a San Rocco, contenenti interessanti opere pittoriche; il palazzo ducale, di origine medievale, come testimoniano le massicce torri, è stato profondamente modificato nel Cinquecento da Giacomo della Porta, allievo del Vignola.

Fondata secondo la leggenda da Aleso, capostipite dei falisci, in epoca romana fu al centro di intensi traffici commerciali grazie alla sua posizione nei pressi del fiume Tevere e di alcune importanti vie di comunicazione (vie Flaminia e Amerina). Divenuta proprietà della Chiesa nel 733 d.C., nell’XI secolo venne conquistata da Gerardo, conte di Sutri, e poi, dopo aver attraversato un periodo di autonomia, venne sottomessa da Viterbo; in seguito fu feudo di illustri famiglie, come gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ORSINI'>Orsini</a>, gli Spinelli, i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=COLONNA'>Colonna</a>, i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=DELLAROVERE'>Della Rovere</a>, i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=CARAFA'>Carafa</a>, i Madruzzo e gli Altemps. Elevata al rango di ducato nel 1585 da papa Sisto V, nell’Ottocento passò alla famiglia Hardouin, che ricevette nel 1861 il titolo ducale dal pontefice Pio IX. Il toponimo era in origine un appellativo geografico riferito a una località esposta al sole e allude alla posizione dell’abitato. Nell’ambito del patrimonio storico-architettonico si segnalano la cattedrale, ricostruita nel 1780, la chiesa romanica di San Famiano, nella quale è sepolto il Santo Patrono, e le chiese dedicate a Sant’Agostino, a Santa Lucia e a San Rocco, contenenti interessanti opere pittoriche; il palazzo ducale, di origine medievale, come testimoniano le massicce torri, è stato profondamente modificato nel Cinquecento da Giacomo della Porta, allievo del Vignola.

Economia

Gran parte della forza-lavoro locale è occupata nell’industria, nell’ambito della quale si segnala la presenza di alcuni stabilimenti che producono materiali da costruzione; il settore secondario, che è in grado di offrire occupazione anche alla manodopera proveniente dall’esterno, include altre imprese di minori dimensioni attive soprattutto nei comparti metallurgico, dell’estrazione di pietra, sabbia, ghiaia e argilla nonché della lavorazione della pietra. Ancora significativa è l’incidenza delle attività rurali, che si articolano nell’avicoltura e nella coltivazione di uva da vino, olive, nocciole e tabacco; il terziario, al contrario, appare relativamente poco sviluppato ma comprende servizi qualificati, come il credito. La comunità gallese manifesta una notevole vivacità intellettuale, a giudicare dall’esistenza di un’associazione teatrale e dalla presenza di numerose strutture culturali: nel comune, infatti, si trovano una biblioteca comunale, un auditorium, un centro culturale e un museo civico, oltre alle scuole dell’obbligo; l’assistenza sanitaria è assicurata dalla farmacia mentre l’apparato ricettivo, assai poco sviluppato, include soltanto esercizi di ristoro.

Gran parte della forza-lavoro locale è occupata nell’industria, nell’ambito della quale si segnala la presenza di alcuni stabilimenti che producono materiali da costruzione; il settore secondario, che è in grado di offrire occupazione anche alla manodopera proveniente dall’esterno, include altre imprese di minori dimensioni attive soprattutto nei comparti metallurgico, dell’estrazione di pietra, sabbia, ghiaia e argilla nonché della lavorazione della pietra. Ancora significativa è l’incidenza delle attività rurali, che si articolano nell’avicoltura e nella coltivazione di uva da vino, olive, nocciole e tabacco; il terziario, al contrario, appare relativamente poco sviluppato ma comprende servizi qualificati, come il credito. La comunità gallese manifesta una notevole vivacità intellettuale, a giudicare dall’esistenza di un’associazione teatrale e dalla presenza di numerose strutture culturali: nel comune, infatti, si trovano una biblioteca comunale, un auditorium, un centro culturale e un museo civico, oltre alle scuole dell’obbligo; l’assistenza sanitaria è assicurata dalla farmacia mentre l’apparato ricettivo, assai poco sviluppato, include soltanto esercizi di ristoro.

Relazioni

Meta di numerosi cacciatori, richiama visitatori grazie anche ad alcune interessanti manifestazioni tradizionali: tra le più caratteristiche figura la festa dell’Immacolata (8 dicembre), in occasione della quale i gallesini vengono svegliati la mattina presto dalla banda musicale che esegue la cosiddetta “sveglia dell’Immacolata”; tra gli altri appuntamenti, di carattere per lo più religioso, si ricordano le feste di San Sebastiano (lunedì di Pasqua) e della Madonna della Vite (8 settembre). La festa del Patrono San Famiano si celebra l’8 agosto; gli imponenti festeggiamenti popolari comprendono, tra l’altro, una grande fiera e un palio; la sera precedente, durante la processione, ha luogo la “bengalata”, una spettacolare pioggia di fuochi artificiali che scende dalle antiche mura.

Meta di numerosi cacciatori, richiama visitatori grazie anche ad alcune interessanti manifestazioni tradizionali: tra le più caratteristiche figura la festa dell’Immacolata (8 dicembre), in occasione della quale i gallesini vengono svegliati la mattina presto dalla banda musicale che esegue la cosiddetta “sveglia dell’Immacolata”; tra gli altri appuntamenti, di carattere per lo più religioso, si ricordano le feste di San Sebastiano (lunedì di Pasqua) e della Madonna della Vite (8 settembre). La festa del Patrono San Famiano si celebra l’8 agosto; gli imponenti festeggiamenti popolari comprendono, tra l’altro, una grande fiera e un palio; la sera precedente, durante la processione, ha luogo la “bengalata”, una spettacolare pioggia di fuochi artificiali che scende dalle antiche mura.

Località

Centrale Sit, Montilapi, Rio Fratta, Rocchette, Scalo Teverina, Valli

Centrale Sit, Montilapi, Rio Fratta, Rocchette, Scalo Teverina, Valli

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Gallese rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.