Descrizione

Centro di pianura, di origine antica, che ha sviluppato il tessuto industriale accanto alle tradizionali attività agricole. I gaggianesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, mentre la parte restante si distribuisce tra le località di Barate, Fagnano, San Vito, Vigano, nelle Cascine Cattabrega, Donato del Conte, Guzzafame, Montano, Nibbio, Rosa, Sporzano, Villandolo, in Isola Bettolina e in varie case sparse. Il territorio, che fa registrare evidenti segni di espansione edilizia, presenta un profilo geometrico molto regolare, con minime differenze di altitudine; l'abitato quindi ha un andamento plano-altimetrico del tutto pianeggiante. Lo stemma comunale, la cui concessione ufficiale è avvenuta con Regio Decreto, raffigura, su sfondo azzurro, un ramo di rose con foglie e fiori su cui è poggiata una gazza.

Centro di pianura, di origine antica, che ha sviluppato il tessuto industriale accanto alle tradizionali attività agricole. I gaggianesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, mentre la parte restante si distribuisce tra le località di Barate, Fagnano, San Vito, Vigano, nelle Cascine Cattabrega, Donato del Conte, Guzzafame, Montano, Nibbio, Rosa, Sporzano, Villandolo, in Isola Bettolina e in varie case sparse. Il territorio, che fa registrare evidenti segni di espansione edilizia, presenta un profilo geometrico molto regolare, con minime differenze di altitudine; l'abitato quindi ha un andamento plano-altimetrico del tutto pianeggiante. Lo stemma comunale, la cui concessione ufficiale è avvenuta con Regio Decreto, raffigura, su sfondo azzurro, un ramo di rose con foglie e fiori su cui è poggiata una gazza.

Storia

Assunta l'attuale estensione nel 1869, con l'annessione degli allora autonomi comuni di Barate, Bonirola, Fagnano sul Naviglio, Santi Vito e Marta e Vignano Certosino, si chiamò Gaggiano ed Uniti. Le sue origini però sono molto più antiche, al pari del suo toponimo, fatto derivare da alcuni dal termine longobardo "Gehage", che avrebbe il significato di 'bosco regio cintato', e da altri dal latino GAIANUM, aggettivo collegabile a qualche possidente romano vissuto in epoca imperiale. Citata come Gagiano, Gazano e Gazianum in documenti della seconda metà del IX e XII secolo, appartenne nel corso del 1100 a più nobili famiglie, tra cui quelle dei Boccardi e degli Avogadri, venendo coinvolta nelle lotte tra milanesi e pavesi, alleati di Federico Barbarossa. Dotata di un castello, nella seconda metà del Duecento fu al centro della guerra civile tra i Della Torre e i Visconti, per il controllo su Milano. Nei secoli successivi fu sotto il dominio degli Sforza, che la infeudarono ora agli Stampa ora ai Varese, finché nel 1551 si imposero questi ultimi. Superate le pestilenze del 1524 e del 1630, che ne decimarono la popolazione, registrò una crescita costante grazie anche al continuo miglioramento dei sistemi di collegamento e in particolare al ruolo svolto in tal senso dal Naviglio. Tra i monumenti meritano di essere citati: la seicentesca chiesa parrocchiale di Sant'Invenzio, in riva al Naviglio; il palazzo comunale; la villa Uboldi della prima metà del XVIII secolo; la villa Marino del Cinquecento; le parrocchiali delle varie località; la chiesa della Madonna Addolorata nella Cascina Sporzano; l'oratorio di Sant'Antonio Abate nella Cascina Donato del Conte; le chiese della Madonna del Dosso e della Madonna Regina del Mondo a Bonirola e il castello Borromeo a Fagnano.

Assunta l'attuale estensione nel 1869, con l'annessione degli allora autonomi comuni di Barate, Bonirola, Fagnano sul Naviglio, Santi Vito e Marta e Vignano Certosino, si chiamò Gaggiano ed Uniti. Le sue origini però sono molto più antiche, al pari del suo toponimo, fatto derivare da alcuni dal termine longobardo "Gehage", che avrebbe il significato di 'bosco regio cintato', e da altri dal latino GAIANUM, aggettivo collegabile a qualche possidente romano vissuto in epoca imperiale. Citata come Gagiano, Gazano e Gazianum in documenti della seconda metà del IX e XII secolo, appartenne nel corso del 1100 a più nobili famiglie, tra cui quelle dei Boccardi e degli Avogadri, venendo coinvolta nelle lotte tra milanesi e pavesi, alleati di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FEDERICOBARBAROSSA'>Federico Barbarossa</a>. Dotata di un castello, nella seconda metà del Duecento fu al centro della guerra civile tra i Della Torre e i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>, per il controllo su Milano. Nei secoli successivi fu sotto il dominio degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SFORZA'>Sforza</a>, che la infeudarono ora agli Stampa ora ai Varese, finché nel 1551 si imposero questi ultimi. Superate le pestilenze del 1524 e del 1630, che ne decimarono la popolazione, registrò una crescita costante grazie anche al continuo miglioramento dei sistemi di collegamento e in particolare al ruolo svolto in tal senso dal Naviglio. Tra i monumenti meritano di essere citati: la seicentesca chiesa parrocchiale di Sant'Invenzio, in riva al Naviglio; il palazzo comunale; la villa Uboldi della prima metà del XVIII secolo; la villa Marino del Cinquecento; le parrocchiali delle varie località; la chiesa della Madonna Addolorata nella Cascina Sporzano; l'oratorio di Sant'Antonio Abate nella Cascina Donato del Conte; le chiese della Madonna del Dosso e della Madonna Regina del Mondo a Bonirola e il castello <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=BORROMEO'>Borromeo</a> a Fagnano.

Economia

L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, favorita dalle caratteristiche del terreno che consentono proficue coltivazioni di cereali, frumento, ortaggi, foraggi; è praticato anche l'allevamento bovino e avicolo. Il tessuto industriale è costituito da un buon numero di aziende chimiche, meccaniche (fabbriche di macchine agricole), metallurgiche, automobilistiche ed edili; a queste si affiancano vari mobilifici e fabbriche di prodotti petroliferi raffinati e giocattoli. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma adeguata alle esigenze della popolazione), del servizio bancario, dei servizi amministrativi, scolastici e di consulenza informatica. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non dispone di strutture sociali di rilievo, fatta eccezione per un asilo nido. È possibile frequentare le scuole dell'obbligo; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono la possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico.

L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, favorita dalle caratteristiche del terreno che consentono proficue coltivazioni di cereali, frumento, ortaggi, foraggi; è praticato anche l'allevamento bovino e avicolo. Il tessuto industriale è costituito da un buon numero di aziende chimiche, meccaniche (fabbriche di macchine agricole), metallurgiche, automobilistiche ed edili; a queste si affiancano vari <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILIFICI'>mobilifici</a> e fabbriche di prodotti petroliferi raffinati e giocattoli. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma adeguata alle esigenze della popolazione), del servizio bancario, dei servizi amministrativi, scolastici e di consulenza informatica. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non dispone di strutture sociali di rilievo, fatta eccezione per un asilo nido. È possibile frequentare le scuole dell'obbligo; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono la possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

È abbastanza frequentata per lavoro, grazie alla presenza di varie industrie che consentono un buon assorbimento di manodopera; non mancano però i pendolari, in particolare verso Milano. I suoi rapporti con i comuni vicini (ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado, il commercio e l'espletamento di pratiche burocratiche) facilitati da un agevole sistema di collegamenti, si intensificano in occasione di alcune manifestazioni tradizionali, come il "Carnevale gaggianese", "Giugno a Gaggiano" e "Gagian in festa", l'ultima settimana di settembre. La festa del Patrono, Sant'Invenzio, si celebra la prima domenica di ottobre, con la sagra del paese. Il centro dal 1992 è gemellato con Albertirsa (Ungheria).

È abbastanza frequentata per lavoro, grazie alla presenza di varie industrie che consentono un buon assorbimento di manodopera; non mancano però i pendolari, in particolare verso Milano. I suoi rapporti con i comuni vicini (ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado, il commercio e l'espletamento di pratiche burocratiche) facilitati da un agevole sistema di collegamenti, si intensificano in occasione di alcune manifestazioni tradizionali, come il "Carnevale gaggianese", "Giugno a Gaggiano" e "Gagian in festa", l'ultima settimana di settembre. La festa del Patrono, Sant'Invenzio, si celebra la prima domenica di ottobre, con la sagra del paese. Il centro dal 1992 è gemellato con Albertirsa (Ungheria).

Località

Barate, Cascina Cattabrega, Cascina Cornaggera, Cascina Donato del Conte, Cascina Grande, Cascina Guzzafame, Cascina Montano, Cascina Nibbio, Cascina Rosa, Cascina San Pietro, Cascina Sporzano, Fagnano, Isola Bettolina, San Vito, Vigano

Barate, Cascina Cattabrega, Cascina Cornaggera, Cascina Donato del Conte, Cascina Grande, Cascina Guzzafame, Cascina Montano, Cascina Nibbio, Cascina Rosa, Cascina San Pietro, Cascina Sporzano, Fagnano, Isola Bettolina, San Vito, Vigano

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Gaggiano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.