Descrizione

Comune di pianura, di origini antichissime, con un’economia prevalentemente agricola. I frattensi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale e in numerose case sparse. Tra le altre località le più popolose sono: Paolino e Villanova del Ghebbo. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti.

Comune di pianura, di origini antichissime, con un’economia prevalentemente agricola. I frattensi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale e in numerose case sparse. Tra le altre località le più popolose sono: Paolino e Villanova del Ghebbo. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti.

Storia

I primi insediamenti nella zona risalgono alla fine dell’età del bronzo (tra il XII e il X sec. a.C.). Il centro –il cui nome deriva dal latino Fracta, a sua volta risalente a frango, usato nel senso di ‘strada interrotta’, o da fractum, ‘zona disboscata’– acquistò grande rilievo nel reticolo della comunicazione, grazie alla sua ubicazione sul ramo settentrionale del Po, e raggiunse un elevato grado di civiltà, sviluppando l’agricoltura, il commercio e l’artigianato. Perse importanza come scalo commerciale, forse in seguito a violente alluvioni e la riconquistò nel Medioevo quando, nel XII sec., Guglielmo II Adelardi dei Marchesella vi costruì un castello, facendone un centro strategico nella lotta contro gli Estensi. Teatro di duri scontri tra gli Estensi e i Salinguerra per il controllo di Ferrara, passò nel 1482 dalla signoria estense a quella veneziana che fu caratterizzata dallo sviluppo dell’agricoltura, grazie a varie opere di bonifica, e si protrasse fino al 1797. All’occupazione francese seguì quella austriaca, durante la quale si diffuse notevolmente la carboneria e molti furono i martiri ricordati da Silvio Pellico nelle Mie Prigioni. L’annessione al Regno d’Italia non migliorò le misere condizioni di vita della popolazione, che reagì prendendo parte attiva alle proteste contadine. Tra i monumenti spiccano numerose ville, tra cui quelle Badoer del Palladio, Molin-Avezzù, Cornoldi, Oroboni, David, Dolfin e Bellettato. Degne di nota sono anche le chiese dei SS. Pietro e Paolo e di S. Francesco, i Palazzi Dei Lippomano, Monti e Campanari, il Museo Civico, la Casa Matteotti e la Colonna dei Martiri della Carboneria.

I primi insediamenti nella zona risalgono alla fine dell’età del bronzo (tra il XII e il X sec. a.C.). Il centro –il cui nome deriva dal latino Fracta, a sua volta risalente a frango, usato nel senso di ‘strada interrotta’, o da fractum, ‘zona disboscata’– acquistò grande rilievo nel reticolo della comunicazione, grazie alla sua ubicazione sul ramo settentrionale del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=PO'>Po</a>, e raggiunse un elevato grado di civiltà, sviluppando l’agricoltura, il commercio e l’artigianato. Perse importanza come scalo commerciale, forse in seguito a violente alluvioni e la riconquistò nel Medioevo quando, nel XII sec., Guglielmo II Adelardi dei Marchesella vi costruì un castello, facendone un centro strategico nella lotta contro gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=ESTENSI'>Estensi</a>. Teatro di duri scontri tra gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=ESTENSI'>Estensi</a> e i Salinguerra per il controllo di Ferrara, passò nel 1482 dalla signoria estense a quella veneziana che fu caratterizzata dallo sviluppo dell’agricoltura, grazie a varie opere di bonifica, e si protrasse fino al 1797. All’occupazione francese seguì quella austriaca, durante la quale si diffuse notevolmente la carboneria e molti furono i martiri ricordati da Silvio Pellico nelle Mie Prigioni. L’annessione al Regno d’Italia non migliorò le misere condizioni di vita della popolazione, che reagì prendendo parte attiva alle proteste contadine. Tra i monumenti spiccano numerose ville, tra cui quelle Badoer del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=PALLADIO'>Palladio</a>, Molin-Avezzù, Cornoldi, Oroboni, David, Dolfin e Bellettato. Degne di nota sono anche le chiese dei SS. Pietro e Paolo e di S. Francesco, i Palazzi Dei Lippomano, Monti e Campanari, il Museo Civico, la Casa Matteotti e la Colonna dei Martiri della Carboneria.

Economia

Esclusi gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non ve ne sono altri di rilievo. è sede della Pro Loco. Il punto di forza dell’economia locale è costituito ancora oggi dall’agricoltura: si coltivano cereali, ortaggi, foraggi, viti e frutteti; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia: è praticato l’allevamento di bovini, suini, equini e avicoli. L’industria è rappresentata da fabbriche alimentari, metalmeccaniche, meccaniche, conciarie, dell’abbigliamento, delle calzature e del legno; a queste si affiancano alcuni mobilifici e imprese edili. Il terziario si compone della rete distributiva e dell’insieme dei servizi, tra i quali si segnala quello bancario. Priva di servizi pubblici particolari, non presenta strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo; mancano quelle culturali come biblioteche o musei. Le strutture ricettive consentono la ristorazione e il soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico: per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Esclusi gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non ve ne sono altri di rilievo. è sede della Pro Loco. Il punto di forza dell’economia locale è costituito ancora oggi dall’agricoltura: si coltivano cereali, ortaggi, foraggi, viti e frutteti; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia: è praticato l’allevamento di bovini, suini, equini e avicoli. L’industria è rappresentata da fabbriche alimentari, metalmeccaniche, meccaniche, conciarie, dell’abbigliamento, delle calzature e del legno; a queste si affiancano alcuni mobilifici e imprese edili. Il terziario si compone della rete distributiva e dell’insieme dei servizi, tra i quali si segnala quello bancario. Priva di servizi pubblici particolari, non presenta strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo; mancano quelle culturali come biblioteche o musei. Le strutture ricettive consentono la ristorazione e il soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico: per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Oltre ad essere molto frequentata da turisti richiamati dal bellissimo percorso storico-artistico e dall’intensa attività culturale, fa registrare numerose presenze nel mondo del lavoro, soprattutto nel settore dell’agricoltura e degli allevamenti, seguito da quello industriale e artigianale. Riveste un ruolo attivo nei rapporti con i centri vicini in occasione di tradizionali appuntamenti folcloristici quali il “Giugno Frattese”, dal 10 al 30, con mostre di artigianato locale, gare e spettacoli musicali; la rassegna agricola con esposizione di attività agricole e artigianali sui carri, il 22 giugno; la fiera d’estate dei SS. Pietro e Paolo, a fine giugno; il concorso nazionale di pittura estemporanea e il concorso di pittura a tema libero, che si svolgono tra giugno e luglio; la stagione concertistica e la rassegna di moto storiche, a luglio, e il Presepe Vivente del 26 dicembre. La festa dei Ss. Quaranta Martiri si celebra il 10 marzo. Ha dato i natali a Giacomo Matteotti, uomo politico e deputato socialista, ucciso dagli squadristi fascisti; a Antonio Oroboni, carbonaro morto nello Spielberg nel 1823; a Cecilia Monti, moglie del generale bonapartista G.B. D’Arnaud, aderente alla carboneria; a Giovanni Monti, pilota acrobatico precipitato tragicamente nel lago di Garda nel 1931 e a Giovanni Maria Bonardo, fondatore dell’Accademia dei Pastori Frattegiari.

Oltre ad essere molto frequentata da turisti richiamati dal bellissimo percorso storico-artistico e dall’intensa attività culturale, fa registrare numerose presenze nel mondo del lavoro, soprattutto nel settore dell’agricoltura e degli allevamenti, seguito da quello industriale e artigianale. Riveste un ruolo attivo nei rapporti con i centri vicini in occasione di tradizionali appuntamenti folcloristici quali il “Giugno Frattese”, dal 10 al 30, con mostre di artigianato locale, gare e spettacoli musicali; la rassegna agricola con esposizione di attività agricole e artigianali sui carri, il 22 giugno; la fiera d’estate dei SS. Pietro e Paolo, a fine giugno; il concorso nazionale di pittura estemporanea e il concorso di pittura a tema libero, che si svolgono tra giugno e luglio; la stagione concertistica e la rassegna di moto storiche, a luglio, e il Presepe Vivente del 26 dicembre. La festa dei Ss. Quaranta Martiri si celebra il 10 marzo. Ha dato i natali a Giacomo Matteotti, uomo politico e deputato socialista, ucciso dagli squadristi fascisti; a Antonio Oroboni, carbonaro morto nello Spielberg nel 1823; a Cecilia Monti, moglie del generale bonapartista G.B. D’Arnaud, aderente alla carboneria; a Giovanni Monti, pilota acrobatico precipitato tragicamente nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=LAGODIGARDA'>lago di Garda</a> nel 1931 e a Giovanni Maria Bonardo, fondatore dell’Accademia dei Pastori Frattegiari.

Località

Paolino, Pizzon, Ramedello Basso, Ramedello di Mezzo

Paolino, Pizzon, Ramedello Basso, Ramedello di Mezzo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Fratta Polesine rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.