Descrizione

Centro di pianura di origini antiche, che trae sostentamento dalle attività rurali, dal terziario e, in misura minore, dal comparto industriale della lavorazione del tabacco. I francolisani, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, risiedono per la maggior parte nella località di Sant'Andrea del Pizzone; il resto della comunità si divide tra il capoluogo comunale, la località di Montanaro e un buon numero di case sparse sui fondi. L'abitato, in fase di sensibile espansione edilizia, sorge su un rilievo calcareo alla sinistra del torrente Savone ed è dominato da un maestoso castello medievale. Nel territorio comunale, dal profilo geometrico dolce e uniforme, i solchi dei seminativi, i frutteti sparsi, gli ordinati filari di viti, bagnati dalle acque di numerosi rivoli, compongono nella bella stagione un solare scenario mediterraneo; non mancano comunque estensioni di vegetazione spontanea. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia una torre d'argento, con porte e finestre azzurre e quattro merli “alla guelfa”; sopra la costruzione compaiono cinque stelle d'argento disposte ad arco mentre al suo fianco è rappresentato un albero che affonda le radici in una verde collina; su quest'ultima sono raffigurati una spiga d'oro e un ramoscello d'olivo incrociati.

Centro di pianura di origini antiche, che trae sostentamento dalle attività rurali, dal terziario e, in misura minore, dal comparto industriale della lavorazione del tabacco. I francolisani, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, risiedono per la maggior parte nella località di Sant'Andrea del Pizzone; il resto della comunità si divide tra il capoluogo comunale, la località di Montanaro e un buon numero di case sparse sui fondi. L'abitato, in fase di sensibile espansione edilizia, sorge su un rilievo calcareo alla sinistra del torrente Savone ed è dominato da un maestoso castello medievale. Nel territorio comunale, dal profilo geometrico dolce e uniforme, i solchi dei seminativi, i frutteti sparsi, gli ordinati filari di viti, bagnati dalle acque di numerosi rivoli, compongono nella bella stagione un solare scenario mediterraneo; non mancano comunque estensioni di vegetazione spontanea. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia una torre d'argento, con porte e finestre azzurre e quattro merli “alla guelfa”; sopra la costruzione compaiono cinque stelle d'argento disposte ad arco mentre al suo fianco è rappresentato un albero che affonda le radici in una verde collina; su quest'ultima sono raffigurati una spiga d'oro e un ramoscello d'olivo incrociati.

Storia

Il rinvenimento di tombe e di tracce di insediamenti testimonia che fu popolata fin dall'antichità; tuttavia, l'attuale abitato, menzionato nelle fonti storiche a partire dal Duecento, si sviluppò con molta probabilità in epoca medievale. Concessa in feudo da Carlo I d'Angiò a Simone di Montfort, conte di Avellino, fece in seguito parte dei possedimenti dei D'Aquino e poi appartenne ai principi di Caramanico. Il toponimo deriva da un personale come FRANCULUS, cui è stato aggiunto il suffisso -ENSIS, che indica appartenenza. Domina l'abitato un imponente castello, eretto nel XIII secolo e parzialmente modificato nel Quattrocento. Interessanti opere d'arte si possono ammirare nella quattrocentesca parrocchiale di Santa Maria a Castello: tra esse figurano una tavola quattrocentesca raffigurante la Madonna del Cardellino e una scultura lignea databile alla seconda metà del Trecento e rappresentante la Madonna con il Bambino in trono. Fra le testimonianze del passato più lontano figurano i resti due ville romane, una rustica, l'altra signorile: in quest'ultima sono stati riportati alla luce pavimenti a decorazione musiva.

Il rinvenimento di tombe e di tracce di insediamenti testimonia che fu popolata fin dall'antichità; tuttavia, l'attuale abitato, menzionato nelle fonti storiche a partire dal Duecento, si sviluppò con molta probabilità in epoca medievale. Concessa in feudo da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=CARLOIDANGIO'>Carlo I d'Angiò</a> a Simone di Montfort, conte di Avellino, fece in seguito parte dei possedimenti dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=DAQUINO'>D'Aquino</a> e poi appartenne ai principi di Caramanico. Il toponimo deriva da un personale come FRANCULUS, cui è stato aggiunto il suffisso -ENSIS, che indica appartenenza. Domina l'abitato un imponente castello, eretto nel XIII secolo e parzialmente modificato nel Quattrocento. Interessanti opere d'arte si possono ammirare nella quattrocentesca parrocchiale di Santa Maria a Castello: tra esse figurano una tavola quattrocentesca raffigurante la Madonna del Cardellino e una scultura lignea databile alla seconda metà del Trecento e rappresentante la Madonna con il Bambino in trono. Fra le testimonianze del passato più lontano figurano i resti due ville romane, una rustica, l'altra signorile: in quest'ultima sono stati riportati alla luce pavimenti a decorazione musiva.

Economia

I francolisani, pur mantenendo un solido legame con la tradizione, mostrano una discreta apertura nei confronti del nuovo; questo atteggiamento ha favorito lo sviluppo dell'industria e del terziario ma non ha compromesso l'importanza del settore primario: infatti, l'agricoltura, specializzata nella produzione di cereali, frutta, uva e canapa, costituisce ancora fonte di occupazione e reddito per una significativa fetta della comunità. Nell'ambito del settore secondario si registra la presenza di un grande stabilimento per la lavorazione del tabacco; le altre imprese esistenti, tutte di dimensione artigianale, sono attive nei comparti alimentare, del legno, meccanico, metallurgico ed edile. Anche il terziario fa registrare un apprezzabile livello di sviluppo e include servizi più qualificati, come quello bancario e le assicurazioni. Sede degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, è provvista di scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado; le strutture culturali sono rappresentate da una biblioteca comunale e, per quanto riguarda l'assistenza sanitaria, della farmacia e di un presidio di guardia medica; tuttavia, il suo apparato ricettivo non include strutture per il soggiorno.

I francolisani, pur mantenendo un solido legame con la tradizione, mostrano una discreta apertura nei confronti del nuovo; questo atteggiamento ha favorito lo sviluppo dell'industria e del terziario ma non ha compromesso l'importanza del settore primario: infatti, l'agricoltura, specializzata nella produzione di cereali, frutta, uva e canapa, costituisce ancora fonte di occupazione e reddito per una significativa fetta della comunità. Nell'ambito del settore secondario si registra la presenza di un grande stabilimento per la lavorazione del tabacco; le altre imprese esistenti, tutte di dimensione artigianale, sono attive nei comparti alimentare, del legno, meccanico, metallurgico ed edile. Anche il terziario fa registrare un apprezzabile livello di sviluppo e include servizi più qualificati, come quello bancario e le assicurazioni. Sede degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, è provvista di scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado; le strutture culturali sono rappresentate da una biblioteca comunale e, per quanto riguarda l'assistenza sanitaria, della farmacia e di un presidio di guardia medica; tuttavia, il suo apparato ricettivo non include strutture per il soggiorno.

Relazioni

Una significativa attrattiva è rappresentata dalla presenza nel territorio comunale di una sorgente termale, chiamata acqua Catena oppure il Bagno: le sue acque, già apprezzate in epoca romana, sono utili nella cura degli eczemi, della diatesi urica e dei catarri gastrici; assai singolare, inoltre, è la loro capacità di provocare, se bevute in abbondanza, un lieve stato di ebbrezza. Un forte richiamo è esercitato anche dalle manifestazioni che si svolgono durante l'anno: la fiera campionaria “Maria Santissima delle Grazie” (ultima decade di giugno e prima decade di luglio), la fiera di San Rocco (seconda decade di agosto), la mostra di scultura e artigianato artistico “Incontro d'arte” (seconda decade di agosto) e la sagra del cocomero (15 agosto, in località Ciamprisco). La festa della Patrona, Maria Santissima del Castello, si celebra l'8 settembre.

Una significativa attrattiva è rappresentata dalla presenza nel territorio comunale di una sorgente termale, chiamata acqua Catena oppure il Bagno: le sue acque, già apprezzate in epoca romana, sono utili nella cura degli eczemi, della diatesi urica e dei catarri gastrici; assai singolare, inoltre, è la loro capacità di provocare, se bevute in abbondanza, un lieve stato di ebbrezza. Un forte richiamo è esercitato anche dalle manifestazioni che si svolgono durante l'anno: la fiera campionaria “Maria Santissima delle Grazie” (ultima decade di giugno e prima decade di luglio), la fiera di San Rocco (seconda decade di agosto), la mostra di scultura e artigianato artistico “Incontro d'arte” (seconda decade di agosto) e la sagra del cocomero (15 agosto, in località Ciamprisco). La festa della Patrona, Maria Santissima del Castello, si celebra l'8 settembre.

Località

Montanaro, Sant'Andrea del Pizzone

Montanaro, Sant'Andrea del Pizzone

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Francolise rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.