Descrizione

Centro di pianura, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e commerciale. I fontanellatesi, che presentano un indice di vecchiaia molto elevato, sono distribuiti soprattutto tra il capoluogo comunale, che fa registrare la maggiore concentrazione demografica, e le località di Cannetolo, Casalbarbato, Parola, Paroletta, Sanguinaro, Toccalmatto, Campazzo, Caseificio, Ponte Gambino, Priorato e Rosso, oltre che in numerosissime case sparse. Il territorio è ricco di sorgenti naturali e canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività; disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche lievi, che conferiscono all’abitato, dominato dalla rocca medievale e interessato da una significativa espansione edilizia, un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura, su sfondo rosso, una fontana zampillante; il castello attraversato da una banda rossa in campo argenteo evoca lo stemma della famiglia Sanvitale. Lo scudo è bordato d’azzurro.

Centro di pianura, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e commerciale. I fontanellatesi, che presentano un indice di vecchiaia molto elevato, sono distribuiti soprattutto tra il capoluogo comunale, che fa registrare la maggiore concentrazione demografica, e le località di Cannetolo, Casalbarbato, Parola, Paroletta, Sanguinaro, Toccalmatto, Campazzo, Caseificio, Ponte Gambino, Priorato e Rosso, oltre che in numerosissime case sparse. Il territorio è ricco di sorgenti naturali e canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività; disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche lievi, che conferiscono all’abitato, dominato dalla rocca medievale e interessato da una significativa espansione edilizia, un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura, su sfondo rosso, una fontana zampillante; il castello attraversato da una banda rossa in campo argenteo evoca lo stemma della famiglia Sanvitale. Lo scudo è bordato d’azzurro.

Storia

Abitata fin dall’età del Bronzo, deriva il toponimo dall’abbondanza di acque sotterranee e affioranti in superficie. Nel corso del Medioevo fu dotata di un castello, che intorno alla metà del XII secolo fu ceduto dai Pallavicino al comune di Piacenza e successivamente ai Terzi. Galeazzo Maria Visconti sul finire del XIV secolo la assegnò ai Sanvitale, che, ottenuta l’erezione del feudo in contea nel 1404, ne trasformarono la rocca in una sontuosa dimora, conservandone il possesso per oltre cinque secoli: infatti, pur avendo perso tutti i loro beni per aver partecipato agli inizi del Seicento alla congiura contro il duca di Parma, Ranuccio Farnese, riuscirono a conservare la proprietà della rocca e del territorio fontanellatese. Seguendo le sorti di questa potente famiglia, partecipò alle vicende politiche e militari del resto del ducato di Parma e Piacenza. Tra i monumenti figurano: la rocca quattrocentesca che, con le sue tante sale sapientemente affrescate, costituisce uno dei castelli più interessanti della regione; la chiesa parrocchiale della Santa Croce (XV secolo); l’oratorio dell’Assunta, costruito nel XVI secolo per ordine di Gerolama Farnese (moglie di Alfonso Sanvitale) e interamente ristrutturato nella prima metà del Settecento; il seicentesco santuario della Madonna del Rosario; la chiesa e il convento di Priorato, del XVIII secolo; la chiesa del San Salvatore, a Ghiara, che conserva una Trasfigurazione di Antonio Balestra.

Abitata fin dall’età del Bronzo, deriva il toponimo dall’abbondanza di acque sotterranee e affioranti in superficie. Nel corso del Medioevo fu dotata di un castello, che intorno alla metà del XII secolo fu ceduto dai Pallavicino al comune di Piacenza e successivamente ai Terzi. Galeazzo Maria Visconti sul finire del XIV secolo la assegnò ai Sanvitale, che, ottenuta l’erezione del feudo in contea nel 1404, ne trasformarono la rocca in una sontuosa dimora, conservandone il possesso per oltre cinque secoli: infatti, pur avendo perso tutti i loro beni per aver partecipato agli inizi del Seicento alla congiura contro il duca di Parma, Ranuccio <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=FARNESE'>Farnese</a>, riuscirono a conservare la proprietà della rocca e del territorio fontanellatese. Seguendo le sorti di questa potente famiglia, partecipò alle vicende politiche e militari del resto del ducato di Parma e Piacenza. Tra i monumenti figurano: la rocca quattrocentesca che, con le sue tante sale sapientemente affrescate, costituisce uno dei castelli più interessanti della regione; la chiesa parrocchiale della Santa Croce (XV secolo); l’oratorio dell’Assunta, costruito nel XVI secolo per ordine di Gerolama <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=FARNESE'>Farnese</a> (moglie di Alfonso Sanvitale) e interamente ristrutturato nella prima metà del Settecento; il seicentesco santuario della Madonna del Rosario; la chiesa e il convento di Priorato, del XVIII secolo; la chiesa del San Salvatore, a Ghiara, che conserva una Trasfigurazione di Antonio Balestra.

Economia

Oltre che degli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, è sede dello IAT (Ufficio per l’informazione e l’assistenza per il turismo) e della stazione dei carabinieri. Nell’economia locale l’agricoltura, favorita dalle caratteristiche del terreno, conserva un ruolo importante, pur registrandosi un sensibile calo degli addetti a questo settore: si producono cereali (in particolare frumento), foraggi, ortaggi, uva e frutta; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l’allevamento di bovini, suini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da aziende che operano nei comparti alimentare, edile, meccanico, metallurgico, dell’abbigliamento, del legno e della fabbricazione di articoli in plastica. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, annovera tra le strutture sociali una casa protetta. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e quelle culturali sono rappresentate dal museo della rocca dei Sanvitale e da una biblioteca. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno mentre quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico: per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Oltre che degli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, è sede dello IAT (Ufficio per l’informazione e l’assistenza per il turismo) e della stazione dei carabinieri. Nell’economia locale l’agricoltura, favorita dalle caratteristiche del terreno, conserva un ruolo importante, pur registrandosi un sensibile calo degli addetti a questo settore: si producono cereali (in particolare frumento), foraggi, ortaggi, uva e frutta; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l’allevamento di bovini, suini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da aziende che operano nei comparti alimentare, edile, meccanico, metallurgico, dell’abbigliamento, del legno e della fabbricazione di articoli in plastica. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, annovera tra le strutture sociali una casa protetta. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e quelle culturali sono rappresentate dal museo della rocca dei Sanvitale e da una biblioteca. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno mentre quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico: per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrere piacevoli soggiorni, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive -e in particolare alla presenza degli insediamenti industriali- che consentono l’assorbimento di discreti flussi di manodopera. I suoi rapporti, non rilevanti, con i comuni vicini (ai quali tuttavia la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto), si intensificano in occasione di alcuni eventi ricorrenti, tra cui il mercatino dell’antiquariato, che si svolge la terza domenica di ogni mese, la fiera di ferragosto e quella settembrina. La festa patronale, in onore della Santa Croce, si celebra il 3 maggio.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrere piacevoli soggiorni, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive -e in particolare alla presenza degli insediamenti industriali- che consentono l’assorbimento di discreti flussi di manodopera. I suoi rapporti, non rilevanti, con i comuni vicini (ai quali tuttavia la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto), si intensificano in occasione di alcuni eventi ricorrenti, tra cui il mercatino dell’antiquariato, che si svolge la terza domenica di ogni mese, la fiera di ferragosto e quella settembrina. La festa patronale, in onore della Santa Croce, si celebra il 3 maggio.

Località

Albareto, Campasso, Cannetolo, Casal Sabbioni, Casalbarbato, Case Fornaci, Caseificio, Grugno, Parola, Paroletta, Ponte Gambino, Priorato, Rosso, Saletto, Salso, Sanguinaro, Toccalmatto

Albareto, Campasso, Cannetolo, Casal Sabbioni, Casalbarbato, Case Fornaci, Caseificio, Grugno, Parola, Paroletta, Ponte Gambino, Priorato, Rosso, Saletto, Salso, Sanguinaro, Toccalmatto

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Fontanellato rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.