Descrizione

Cittadina di pianura sorta nella remota antichità, la cui economia si basa in gran parte sulle attività primarie, alle quali sono legati alcuni comparti dell’industria. Con Decreto del Presidente della Repubblica le è stato concesso il titolo di città. La stragrande maggioranza dei fondani, che hanno un indice di vecchiaia inferiore alla media, vive concentrata nel capoluogo comunale, in fase di forte espansione edilizia; la parte rimanente risiede in alcuni aggregati urbani minori e nelle numerose case sparse. Il nucleo antico dell’abitato rappresenta un raro esempio di urbanistica romana: è quasi interamente racchiuso dalle antiche mura e conserva la forma quadrata di accampamento romano, diviso da decumani e cardi, e una delle originarie porte d’accesso. Il territorio, in parte circondato da monti, è ricoperto da fitti e profumati agrumeti, oliveti e orti che, nelle zone più elevate, cedono il posto a lecci, ornielli e carpini. L’insegna municipale si compone di una fascia recante la leggenda: INSIGNA CIVITAS FONDANA. Lo stemma usato dal comune è quello riprodotto in alto.

Cittadina di pianura sorta nella remota antichità, la cui economia si basa in gran parte sulle attività primarie, alle quali sono legati alcuni comparti dell’industria. Con Decreto del Presidente della Repubblica le è stato concesso il titolo di città. La stragrande maggioranza dei fondani, che hanno un indice di vecchiaia inferiore alla media, vive concentrata nel capoluogo comunale, in fase di forte espansione edilizia; la parte rimanente risiede in alcuni aggregati urbani minori e nelle numerose case sparse. Il nucleo antico dell’abitato rappresenta un raro esempio di urbanistica romana: è quasi interamente racchiuso dalle antiche mura e conserva la forma quadrata di accampamento romano, diviso da decumani e cardi, e una delle originarie porte d’accesso. Il territorio, in parte circondato da monti, è ricoperto da fitti e profumati agrumeti, oliveti e orti che, nelle zone più elevate, cedono il posto a lecci, ornielli e carpini. L’insegna municipale si compone di una fascia recante la leggenda: INSIGNA CIVITAS FONDANA. Lo stemma usato dal comune è quello riprodotto in alto.

Storia

Antica dimora dei volsci, nel 188 a.C. ottenne da Roma la cittadinanza a pieno titolo (OPTIMO JURE) e fu ascritta alla GENS AEMILIA. Dopo la caduta dell’impero romano divenne sede vescovile, fu invasa dai longobardi e distrutta dai saraceni (846), reduci dal sacco di Roma. Fu parte del ducato bizantino di Gaeta e, in seguito, del regno normanno e del feudo dei Dell’Aquila, conti di Fondi dal 1140. A questi subentrarono i Caetani, fautori del conclave che, eleggendo al soglio pontificio Clemente VII, diede l’avvio allo scisma d’Occidente (1378): ciò causò la loro scomunica e la perdita del feudo a favore dei Colonna (1504). Venne devastata dal corsaro saraceno Kaireddin Barbarossa, che ne deportò gli abitanti (1534) e, dopo alterne vicende, pervenne ai Di Sangro, ultimi feudatari. È stata quasi rasa al suolo durante l’ultima guerra mondiale. Il toponimo risale all’antico FUNDI, connesso al termine latino FUNDUS, ‘fondo’, ‘podere’. Il suo ricco patrimonio architettonico comprende il castello (secoli XIII-XV), con torri cilindriche, il duomo di San Pietro (secoli XII-XV), che conserva preziose opere d’arte, e la chiesa gotico-rinascimentale di Santa Maria Assunta; a epoca molto antica risalgono le mura, che si sviluppano per 1.550 metri.

Antica dimora dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=VOLSCI'>volsci</a>, nel 188 a.C. ottenne da Roma la cittadinanza a pieno titolo (OPTIMO JURE) e fu ascritta alla GENS AEMILIA. Dopo la caduta dell’impero romano divenne sede vescovile, fu invasa dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a> e distrutta dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=SARACENI'>saraceni</a> (846), reduci dal sacco di Roma. Fu parte del ducato <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=BIZANTINO'>bizantino</a> di Gaeta e, in seguito, del regno <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=NORMANNO'>normanno</a> e del feudo dei Dell’Aquila, conti di Fondi dal 1140. A questi subentrarono i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=CAETANI'>Caetani</a>, fautori del conclave che, eleggendo al soglio pontificio Clemente VII, diede l’avvio allo scisma d’Occidente (1378): ciò causò la loro scomunica e la perdita del feudo a favore dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=COLONNA'>Colonna</a> (1504). Venne devastata dal corsaro <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=SARACENO'>saraceno</a> Kaireddin Barbarossa, che ne deportò gli abitanti (1534) e, dopo alterne vicende, pervenne ai Di Sangro, ultimi feudatari. È stata quasi rasa al suolo durante l’ultima guerra mondiale. Il toponimo risale all’antico FUNDI, connesso al termine latino FUNDUS, ‘fondo’, ‘podere’. Il suo ricco patrimonio architettonico comprende il castello (secoli XIII-XV), con torri cilindriche, il duomo di San Pietro (secoli XII-XV), che conserva preziose opere d’arte, e la chiesa gotico-rinascimentale di Santa Maria Assunta; a epoca molto antica risalgono le mura, che si sviluppano per 1.550 metri.

Economia

L’agricoltura, con la produzione di ortaggi, agrumi, olive, pomodori, cereali e foraggio, alimenta un importante mercato ortofrutticolo (Mof), punto di riferimento per tutta l’area tra Roma e Napoli; insieme alla pesca e alla zootecnia (avicoltura e allevamento di bufali) rappresenta la risorsa economica fondamentale. Nell’ambito del settore secondario, discretamente sviluppato, spicca il comparto agro-alimentare. La vivacità intellettuale e il dinamismo della comunità sono notevoli, come testimonia la presenza di emittenti radiotelevisive private, di giornali locali e di club sportivi. Il comune, sede di una sezione di pretura, è dotato di una casa di riposo, di orfanotrofi, di istituti di istruzione secondaria di secondo grado (liceo classico, istituti magistrale, tecnico industriale e tecnico commerciale) e di numerose infrastrutture culturali: sono presenti un cinema, un centro congressi nel palazzetto dello sport, una biblioteca comunale e un museo civico, nel quale sono conservati statue, epigrafi, cippi funerari e altri reperti di epoca romana provenienti dal territorio comunale –vi è anche una piccola sezione dedicata alla preistoria–. Possiede inoltre rilevanti strutture ricettive e numerosi impianti sportivi (piscine, maneggi, campi da tennis, calcio e calcetto); le sue strutture sanitarie (un ospedale, un poliambulatorio, centri specialistici accreditati, un consultorio, un ente ausiliario per le tossicodipendenze, centri di salute mentale) e la centrale operativa di continuità assistenziale di Formia assicurano una qualificata assistenza.

L’agricoltura, con la produzione di ortaggi, agrumi, olive, pomodori, cereali e foraggio, alimenta un importante mercato ortofrutticolo (Mof), punto di riferimento per tutta l’area tra Roma e Napoli; insieme alla pesca e alla zootecnia (avicoltura e allevamento di bufali) rappresenta la risorsa economica fondamentale. Nell’ambito del settore secondario, discretamente sviluppato, spicca il comparto agro-alimentare. La vivacità intellettuale e il dinamismo della comunità sono notevoli, come testimonia la presenza di emittenti radiotelevisive private, di giornali locali e di club sportivi. Il comune, sede di una sezione di pretura, è dotato di una casa di riposo, di orfanotrofi, di istituti di istruzione secondaria di secondo grado (liceo classico, istituti magistrale, tecnico industriale e tecnico commerciale) e di numerose infrastrutture culturali: sono presenti un cinema, un centro congressi nel palazzetto dello sport, una biblioteca comunale e un museo civico, nel quale sono conservati statue, epigrafi, cippi funerari e altri reperti di epoca romana provenienti dal territorio comunale –vi è anche una piccola sezione dedicata alla preistoria–. Possiede inoltre rilevanti strutture ricettive e numerosi impianti sportivi (piscine, maneggi, campi da tennis, calcio e calcetto); le sue strutture sanitarie (un ospedale, un poliambulatorio, centri specialistici accreditati, un consultorio, un ente ausiliario per le tossicodipendenze, centri di salute mentale) e la centrale operativa di continuità assistenziale di Formia assicurano una qualificata assistenza.

Relazioni

Nel periodo primaverile ed estivo è meta di amanti della natura, attratti dalla bellezza del lago di Fondi, vero scrigno di tesori botanici e faunistici: le sue rive, dal profilo tormentato, sono ricche di insenature, habitat ideale per la ninfea, il ranuncolo d’acqua e la rara osmunda regale, della famiglia delle felci; migliaia di uccelli, inoltre, trovano rifugio e cibo nelle sue acque: tra di essi il raro mignattaio, il cavaliere d’Italia, gli aironi cenerini e rossi e le garzette. Assai suggestiva, tra le manifestazioni tradizionali, è la processione dedicata alla Madonna del Cero (10 settembre). La festa del Patrono Sant’Onorato si celebra il 10 ottobre.

Nel periodo primaverile ed estivo è meta di amanti della natura, attratti dalla bellezza del lago di Fondi, vero scrigno di tesori botanici e faunistici: le sue rive, dal profilo tormentato, sono ricche di insenature, habitat ideale per la ninfea, il ranuncolo d’acqua e la rara osmunda regale, della famiglia delle felci; migliaia di uccelli, inoltre, trovano rifugio e cibo nelle sue acque: tra di essi il raro mignattaio, il cavaliere d’Italia, gli aironi cenerini e rossi e le garzette. Assai suggestiva, tra le manifestazioni tradizionali, è la processione dedicata alla Madonna del Cero (10 settembre). La festa del Patrono Sant’Onorato si celebra il 10 ottobre.

Località

Camposarianni, Canneto, Cerquito-Monte Ginestra, Cerreto-Campo Lombardo-Cardi, Chiancarelle, Chiavino-Passignano, Cima del Monte, Farnete, Laghi, Lago di Fondi, Marina Flacca, Monte Crispi-Capo Rosso-Dorele, Monte Lauzo, Monte San Biagio, Ponte San Marco, Querce, Quercia del Monaco, Rio Claro, San Magno, San Nicola-Valle del Liri, San Raffaele, Sant'Antonio, Stazione Fondi, Sugarelle, Valle Bernardo, Valle delle Vespe

Camposarianni, Canneto, Cerquito-Monte Ginestra, Cerreto-Campo Lombardo-Cardi, Chiancarelle, Chiavino-Passignano, Cima del Monte, Farnete, Laghi, Lago di Fondi, Marina Flacca, Monte Crispi-Capo Rosso-Dorele, Monte Lauzo, Monte San Biagio, Ponte San Marco, Querce, Quercia del Monaco, Rio Claro, San Magno, San Nicola-Valle del Liri, San Raffaele, Sant'Antonio, Stazione Fondi, Sugarelle, Valle Bernardo, Valle delle Vespe

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Fondi rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.