Descrizione

Centro rivierasco collinare, di origine medievale, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, affiancate da una buona presenza del settore industriale. I fiumefreddesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuito nel nucleo urbano minore di Civì Passagliastro e in numerose case sparse. Il territorio, ricco di sorgive, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche sensibili. L’abitato, disteso tra le pendici dell’imponente vulcano e la riviera a nord di quella dei Ciclopi, registra una forte espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico movimentato. Sullo sfondo argentato dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, spicca una banda azzurra, attraversata da un castello rosso, merlato alla guelfa.

Centro rivierasco collinare, di origine medievale, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, affiancate da una buona presenza del settore industriale. I fiumefreddesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuito nel nucleo urbano minore di Civì Passagliastro e in numerose case sparse. Il territorio, ricco di sorgive, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche sensibili. L’abitato, disteso tra le pendici dell’imponente vulcano e la riviera a nord di quella dei Ciclopi, registra una forte espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico movimentato. Sullo sfondo argentato dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, spicca una banda azzurra, attraversata da un castello rosso, merlato alla guelfa.

Storia

Il toponimo deriva dal vicino fiume Alcantara, in siciliano “šumifriddu”, dalle acque gelide; la specificazione fu aggiunta nel 1862 per eliminare l’omonimia con Fiumefreddo Bruzio (CS), in Calabria. Si è chiamata anche Putieddi, dal siciliano “putìa”, ‘bottega’, in riferimento a due botteghe che erano al centro del suo territorio ricco di agrumeti. In epoca medievale si trova attestato il feudo “Flumen Frigidum”. All’epoca dei normanni sul posto sorgeva una chiesa che veniva definita “di San Giovanni di Fiumefreddo”, donata, col suo territorio, dal conte Ruggero al vescovo Giacomo Mennuges. Il primo nucleo dell’attuale abitato sorse nel XV secolo intorno a un casale di proprietà della famiglia Parisio, ai cui discendenti rimase fino al XVI secolo. Passò in seguito ai Lazari, nobili messinesi col titolo di baroni. Nella prima metà del XVII secolo la proprietà del borgo passò nelle mani dei signori Gravina Cruyllas, principi di Palagonia e feudatari di Calatabiano, che ne restarono in possesso fino all’abolizione del regime feudale. Nel 1801, intanto, il feudo era stato eretto a Comune. Del patrimonio storico-architettonico vanno menzionati: il Castello degli Schiavi, residenza rurale e nobiliare fortificata, edificato nel Settecento dai Gravina sui resti di un’antica villa romana; i ruderi della Torre Rossa (così chiamata perché costruita in mattoni rossi), di epoca fenicia; la parrocchiale di Maria Santissima Immacolata, eretta nel XIX secolo, all’interno della quale è possibile ammirare pregevoli affreschi del Panciroli e una statua raffigurante l’Immacolata, dello scultore messinese Saccà. Degno di nota per il suo valore artistico è il palazzotto Diana.

Il toponimo deriva dal vicino fiume Alcantara, in siciliano “šumifriddu”, dalle acque gelide; la specificazione fu aggiunta nel 1862 per eliminare l’omonimia con Fiumefreddo Bruzio (CS), in Calabria. Si è chiamata anche Putieddi, dal siciliano “putìa”, ‘bottega’, in riferimento a due botteghe che erano al centro del suo territorio ricco di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMETI'>agrumeti</a>. In epoca medievale si trova attestato il feudo “Flumen Frigidum”. All’epoca dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNI'>normanni</a> sul posto sorgeva una chiesa che veniva definita “di San Giovanni di Fiumefreddo”, donata, col suo territorio, dal conte Ruggero al vescovo Giacomo Mennuges. Il primo nucleo dell’attuale abitato sorse nel XV secolo intorno a un casale di proprietà della famiglia Parisio, ai cui discendenti rimase fino al XVI secolo. Passò in seguito ai Lazari, nobili messinesi col titolo di baroni. Nella prima metà del XVII secolo la proprietà del borgo passò nelle mani dei signori Gravina Cruyllas, principi di Palagonia e feudatari di Calatabiano, che ne restarono in possesso fino all’abolizione del regime feudale. Nel 1801, intanto, il feudo era stato eretto a Comune. Del patrimonio storico-architettonico vanno menzionati: il Castello degli Schiavi, residenza rurale e nobiliare fortificata, edificato nel Settecento dai Gravina sui resti di un’antica villa romana; i ruderi della Torre Rossa (così chiamata perché costruita in mattoni rossi), di epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=FENICIA'>fenicia</a>; la parrocchiale di Maria Santissima Immacolata, eretta nel XIX secolo, all’interno della quale è possibile ammirare pregevoli affreschi del Panciroli e una statua raffigurante l’Immacolata, dello scultore messinese Saccà. Degno di nota per il suo valore artistico è il palazzotto Diana.

Economia

È sede di carabinieri e guardia di finanza. Il settore primario è presente con la produzione di ortaggi, uva, olive, agrumi e altra frutta, nonché con moderni impianti di allevamento. Il settore industriale è costituito da aziende di piccole e medie dimensioni che operano nei comparti: metallurgico, meccanico, alimentare, dell’abbigliamento, del legno, della carta, dei prodotti petroliferi raffinati, dei materiali da costruzione e della produzione e distribuzione del gas e dell’energia elettrica. Vanto dell’artigianato locale sono i caratteristici oggetti in ferro battuto. Il terziario si compone di una buona rete commerciale oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quelli bancario e informatico. Per il sociale si annovera una casa di riposo. Le strutture scolastiche locali mettono a disposizione le sole classi dell’obbligo; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca “Luigi Pirandello”. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

È sede di carabinieri e guardia di finanza. Il settore primario è presente con la produzione di ortaggi, uva, olive, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMI'>agrumi</a> e altra frutta, nonché con moderni impianti di allevamento. Il settore industriale è costituito da aziende di piccole e medie dimensioni che operano nei comparti: metallurgico, meccanico, alimentare, dell’abbigliamento, del legno, della carta, dei prodotti petroliferi raffinati, dei materiali da costruzione e della produzione e distribuzione del gas e dell’energia elettrica. Vanto dell’artigianato locale sono i caratteristici oggetti in ferro battuto. Il terziario si compone di una buona rete commerciale oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quelli bancario e informatico. Per il sociale si annovera una casa di riposo. Le strutture scolastiche locali mettono a disposizione le sole classi dell’obbligo; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca “<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=LUIGIPIRANDELLO'>Luigi Pirandello</a>”. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

La presenza del fiume e del mare e una cornice paesaggistica di spettacolare bellezza ne hanno favorito lo sviluppo del turismo, specialmente estivo. È ottimo punto di partenza per ascensioni, passeggiate ed escursioni di grande interesse, come quelle verso il cratere dell’Etna, agevolate dai numerosi rifugi all’interno del parco, che rendono meno faticosa la scalata e consentono, tra l’altro, di ammirare la particolare flora e fauna: per esempio palmipedi o trampolieri, che qui hanno la possibilità di sostare o addirittura svernare, lungo le loro rotte migratorie primaverili e autunnali. Con i comuni del circondario intrattiene rapporti non molto intensi, determinati, più che altro, dalla necessità di accedere ai servizi non presenti sul posto. Tra le manifestazioni e gli eventi ricorrenti si segnalano: la fiera commerciale e la fiera di San Vincenzo, a febbraio; la fiera dell’Immacolata, a dicembre. Il Patrono, San Giuseppe, si festeggia il 19 marzo.

La presenza del fiume e del mare e una cornice paesaggistica di spettacolare bellezza ne hanno favorito lo sviluppo del turismo, specialmente estivo. È ottimo punto di partenza per ascensioni, passeggiate ed escursioni di grande interesse, come quelle verso il cratere dell’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ETNA'>Etna</a>, agevolate dai numerosi rifugi all’interno del parco, che rendono meno faticosa la scalata e consentono, tra l’altro, di ammirare la particolare flora e fauna: per esempio palmipedi o trampolieri, che qui hanno la possibilità di sostare o addirittura svernare, lungo le loro rotte migratorie primaverili e autunnali. Con i comuni del circondario intrattiene rapporti non molto intensi, determinati, più che altro, dalla necessità di accedere ai servizi non presenti sul posto. Tra le manifestazioni e gli eventi ricorrenti si segnalano: la fiera commerciale e la fiera di San Vincenzo, a febbraio; la fiera dell’Immacolata, a dicembre. Il Patrono, San Giuseppe, si festeggia il 19 marzo.

Località

Civì Passagliastro

Civì Passagliastro

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Fiumefreddo di Sicilia rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.