Descrizione

Cittadina di pianura, cui è stato concesso il titolo di Città con Decreto del Presidente della Repubblica. Ha origine antica e accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l’industria e incrementato i servizi. I finalesi, con un elevato indice di vecchiaia, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; tra le altre località le più popolose sono: Casoni Sopra, Casoni Sotto, Casumaro, Entrà, Massa Finalese, Reno Finalese, Marchetta e Rosse. Il territorio presenta un profilo geometrico molto regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L’abitato, dominato dal castello estense, ha un andamento plano-altimetrico del tutto pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, in campo di cielo, un castello con tre torri nascente da uno specchio d’acqua in cui nuota un’oca bianca.

Cittadina di pianura, cui è stato concesso il titolo di Città con Decreto del Presidente della Repubblica. Ha origine antica e accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l’industria e incrementato i servizi. I finalesi, con un elevato indice di vecchiaia, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; tra le altre località le più popolose sono: Casoni Sopra, Casoni Sotto, Casumaro, Entrà, Massa Finalese, Reno Finalese, Marchetta e Rosse. Il territorio presenta un profilo geometrico molto regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L’abitato, dominato dal castello estense, ha un andamento plano-altimetrico del tutto pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, in campo di cielo, un castello con tre torri nascente da uno specchio d’acqua in cui nuota un’oca bianca.

Storia

Abitata fin dall’età del bronzo, stando ai reperti archeologici rinvenuti nel territorio, registrò in seguito insediamenti di greci, fenici, etruschi, liguri, galli, romani e longobardi. Già Finale, fu chiamata Finale nell’Emilia con un regio decreto del 1863, assumendo la denominazione attuale nel 1940. Il toponimo, derivante dall’aggettivo latino FINALIS, si riferisce alla posizione geografica della cittadina, a confine tra il Modenese, il Bolognese e il Ferrarese. Località fortificata fin dal secolo VIII, appartenne prima agli abati di Nonantola e poi ai vescovi e al comune di Modena. Successivamente passò agli Estensi, che ne rafforzarono le strutture difensive, comprendendone la grande importanza strategica, quale ultimo baluardo modenese. Risale al XV secolo la promulgazione dei suoi statuti, che ottennero l’approvazione del duca Niccolò III d’Este. Più volte devastata dalle rotte del Panaro, nel corso del 1600, nel XVIII secolo assistette al passaggio di numerosi eserciti, impegnati nelle guerre di successione. Con la pace di Aquisgrana e fino all’invasione delle truppe francesi conobbe un periodo di pace e prosperità, ottenendo, nella seconda metà del 1700, il titolo di città. Dopo la parentesi napoleonica e la restaurazione estense partecipò attivamente ai moti risorgimentali, venendo annessa al regno dei Savoia, col plebiscito del 1860. Tra i monumenti spiccano: il castello delle Rocche, fatto costruire da Niccolò III d’Este, all’inizio del 1400 e in seguito ampliato; la duecentesca torre dell’orologio; il palazzo comunale, della seconda metà del 1700; la chiesa dell’Annunciata, originaria del VI secolo; il quattrocentesco duomo dei Santi Filippo e Giacomo; le chiese di S. Bartolomeo, S. Nicola di Tolentino, S. Francesco d’Assisi, S. Francesco di Paola e del Rosario; quella di S. Geminiano, a Massa Finalese.

Abitata fin dall’età del bronzo, stando ai reperti archeologici rinvenuti nel territorio, registrò in seguito insediamenti di greci, fenici, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=ETRUSCHI'>etruschi</a>, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=LIGURI'>liguri</a>, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=GALLI'>galli</a>, romani e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a>. Già Finale, fu chiamata Finale nell’Emilia con un regio decreto del 1863, assumendo la denominazione attuale nel 1940. Il toponimo, derivante dall’aggettivo latino FINALIS, si riferisce alla posizione geografica della cittadina, a confine tra il Modenese, il Bolognese e il Ferrarese. Località fortificata fin dal secolo VIII, appartenne prima agli abati di Nonantola e poi ai vescovi e al comune di Modena. Successivamente passò agli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=ESTENSI'>Estensi</a>, che ne rafforzarono le strutture difensive, comprendendone la grande importanza strategica, quale ultimo baluardo modenese. Risale al XV secolo la promulgazione dei suoi statuti, che ottennero l’approvazione del duca Niccolò III d’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=ESTE'>Este</a>. Più volte devastata dalle rotte del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=PANARO'>Panaro</a>, nel corso del 1600, nel XVIII secolo assistette al passaggio di numerosi eserciti, impegnati nelle guerre di successione. Con la pace di Aquisgrana e fino all’invasione delle truppe francesi conobbe un periodo di pace e prosperità, ottenendo, nella seconda metà del 1700, il titolo di città. Dopo la parentesi napoleonica e la restaurazione estense partecipò attivamente ai moti risorgimentali, venendo annessa al regno dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=SAVOIA'>Savoia</a>, col plebiscito del 1860. Tra i monumenti spiccano: il castello delle Rocche, fatto costruire da Niccolò III d’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=ESTE'>Este</a>, all’inizio del 1400 e in seguito ampliato; la duecentesca torre dell’orologio; il palazzo comunale, della seconda metà del 1700; la chiesa dell’Annunciata, originaria del VI secolo; il quattrocentesco duomo dei Santi Filippo e Giacomo; le chiese di S. Bartolomeo, S. Nicola di Tolentino, S. Francesco d’Assisi, S. Francesco di Paola e del Rosario; quella di S. Geminiano, a Massa Finalese.

Economia

è sede dei carabinieri e dei vigili del fuoco. Si producono cereali, frumento, foraggi, ortaggi, uva e altra frutta; diffuso è l’allevamento di bovini, suini e avicoli, seguito da quello di ovini ed equini. Il tessuto industriale è costituito da aziende che operano nei comparti automobilistico, edile, metalmeccanico, tessile e dei materiali da costruzione. È presente il servizio bancario; una buona rete distributiva e attività di consulenza informatica arricchiscono il panorama del terziario. Tra le strutture sociali si segnalano un asilo nido, una casa di riposo e una casa protetta. Le strutture scolastiche includono un istituto professionale industriale, un istituto tecnico agrario e un liceo scientifico; per l’arricchimento culturale si può usufruire di una biblioteca e di un museo di storia naturale. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvede anche l’emittente radiotelevisiva del posto. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario sono assicurate le prestazioni fornite dalll’ospedale.

è sede dei carabinieri e dei vigili del fuoco. Si producono cereali, frumento, foraggi, ortaggi, uva e altra frutta; diffuso è l’allevamento di bovini, suini e avicoli, seguito da quello di ovini ed equini. Il tessuto industriale è costituito da aziende che operano nei comparti automobilistico, edile, metalmeccanico, tessile e dei materiali da costruzione. È presente il servizio bancario; una buona rete distributiva e attività di consulenza informatica arricchiscono il panorama del terziario. Tra le strutture sociali si segnalano un asilo nido, una casa di riposo e una casa protetta. Le strutture scolastiche includono un istituto professionale industriale, un istituto tecnico agrario e un liceo scientifico; per l’arricchimento culturale si può usufruire di una biblioteca e di un museo di storia naturale. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvede anche l’emittente radiotelevisiva del posto. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario sono assicurate le prestazioni fornite dalll’ospedale.

Relazioni

Inserita negli itinerari dell’agriturismo modenese, è molto frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive e soprattutto gli insediamenti industriali consentono un notevole assorbimento di manodopera, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni del circondario, grazie anche alla presenza degli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado e del presidio ospedaliero. Tra gli appuntamenti tradizionali meritano di essere citate: la rassegna “Maggio musicale”; la festa degli aquiloni, a maggio; le sagre di S. Lorenzo, della lumaca e dell’anatra, ad agosto; la fiera di Santa Croce e la manifestazione “Finale estense”, a settembre; la sagra della sfogliata, a dicembre. Il Patrono, San Zenone, si festeggia l’8 settembre. Dal 1965 è gemellata con Grezie u la Varenne (Francia).

Inserita negli itinerari dell’agriturismo modenese, è molto frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive e soprattutto gli insediamenti industriali consentono un notevole assorbimento di manodopera, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni del circondario, grazie anche alla presenza degli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado e del presidio ospedaliero. Tra gli appuntamenti tradizionali meritano di essere citate: la rassegna “Maggio musicale”; la festa degli aquiloni, a maggio; le sagre di S. Lorenzo, della lumaca e dell’anatra, ad agosto; la fiera di Santa Croce e la manifestazione “Finale estense”, a settembre; la sagra della sfogliata, a dicembre. Il Patrono, San Zenone, si festeggia l’8 settembre. Dal 1965 è gemellata con Grezie u la Varenne (Francia).

Località

Alberone, Apostolica, Brancolina, Casoni Sopra, Casoni Sotto, Casumaro, Entrà, Il Paradiso, La Quiete, Le Casette, Massa Finalese, Montagnola, Quattrina, Reno Finalese, Rosse, Scortichino, Zona Industriale

Alberone, Apostolica, Brancolina, Casoni Sopra, Casoni Sotto, Casumaro, Entrà, Il Paradiso, La Quiete, Le Casette, Massa Finalese, Montagnola, Quattrina, Reno Finalese, Rosse, Scortichino, Zona Industriale

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Finale Emilia rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.