Descrizione

Comune di pianura, di origini rinascimentali, la cui economia è basata soprattutto sull'agricoltura, oltre che sulle tradizionali attività agricole. La comunità dei filaghesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, è quasi tutta distribuita tra il capoluogo comunale e la località di Marne. Il territorio mostra un aspetto leggermente ondulato, con lievi differenze di altitudine, che imprimono all'abitato, situato su un dolce declivio, un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Il boom economico, iniziato verso gli anni Sessanta, ne ha cambiato il volto, trasformandola da modesto borgo agricolo in un dinamico centro industriale, la cui crescita urbana ancora continua. Lo stemma comunale, partito, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica: nel primo campo, a sfondo argentato, si raffigura un'aquila nera; sullo sfondo azzurro del secondo campo spiccano tre bande rosse.

Comune di pianura, di origini rinascimentali, la cui economia è basata soprattutto sull'agricoltura, oltre che sulle tradizionali attività agricole. La comunità dei filaghesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, è quasi tutta distribuita tra il capoluogo comunale e la località di Marne. Il territorio mostra un aspetto leggermente ondulato, con lievi differenze di altitudine, che imprimono all'abitato, situato su un dolce declivio, un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Il boom economico, iniziato verso gli anni Sessanta, ne ha cambiato il volto, trasformandola da modesto borgo agricolo in un dinamico centro industriale, la cui crescita urbana ancora continua. Lo stemma comunale, partito, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica: nel primo campo, a sfondo argentato, si raffigura un'aquila nera; sullo sfondo azzurro del secondo campo spiccano tre bande rosse.

Storia

Varie sono le ipotesi sull'origine del toponimo: alcuni lo riportano al termine bresciano "filà", avente il significato di 'rigare dritto', o al comasco "filò", ossia 'costone di montagna', mentre altri si richiamano al nome latino di persona OFILIUS, con l'aggiunta del suffisso -acus; non manca neppure chi lo fa derivare dall'espressione latina FINIS LACUS, ritenendo che la zona dove sorge l'abitato sia stata occupata in tempi remoti da un lago formato dal Brembo. La sua storia non è antica: il primo nucleo si formò verso la fine del XVI secolo, quando vi si stanziò un gruppo di massari del monastero di Pontida. Posta alle dipendenze del rettore di Madone, ottenne l'autonomia ecclesiastica solo nel Seicento. A epoca romana risalgono invece le origini di Marne che, trasformata nel Medioevo in luogo fortificato, acquistò grande importanza militare: il locale castello, teatro di sanguinosi scontri tra i guelfi e i ghibellini, fu distrutto dalle truppe di Pandolfo Malatesta agli inizi del XV secolo, venen do poco dopo ricostruito dai nobili Avogadro, su concessione della repubblica di Venezia. Mantenuta anche in seguito una certa rilevanza strategica, grazie alla sua ubicazione, nei pressi della strada che dal Ducato di Milano conduceva a Bergamo, e alla presenza del ponte sul Brembo, Marne ha sempre tenuto in ombra il capoluogo comunale: solo nel 1958 la nuova entità amministrativa, nata dalla riunificazione, durante il periodo fascista, delle due località, assunse la denominazione attuale. I monumenti più interessanti sono: la chiesa di San Rocco, ricostruita verso la metà del XVII secolo; la parrocchiale, dedicata a Santa Maria Assunta e a San Rocco; il settecentesco palazzo Agliardi; l'antica chiesa di San Bartolomeo e il castello di Marne, le cui origini, da alcuni fatte risalire addirittura alla dominazione romana, sono sicuramente anteriori al Mille.

Varie sono le ipotesi sull'origine del toponimo: alcuni lo riportano al termine bresciano "filà", avente il significato di 'rigare dritto', o al comasco "filò", ossia 'costone di montagna', mentre altri si richiamano al nome latino di persona OFILIUS, con l'aggiunta del suffisso -acus; non manca neppure chi lo fa derivare dall'espressione latina FINIS LACUS, ritenendo che la zona dove sorge l'abitato sia stata occupata in tempi remoti da un lago formato dal Brembo. La sua storia non è antica: il primo nucleo si formò verso la fine del XVI secolo, quando vi si stanziò un gruppo di massari del monastero di Pontida. Posta alle dipendenze del rettore di Madone, ottenne l'autonomia ecclesiastica solo nel Seicento. A epoca romana risalgono invece le origini di Marne che, trasformata nel Medioevo in luogo fortificato, acquistò grande importanza militare: il locale castello, teatro di sanguinosi scontri tra i guelfi e i ghibellini, fu distrutto dalle truppe di Pandolfo Malatesta agli inizi del XV secolo, venen do poco dopo ricostruito dai nobili Avogadro, su concessione della repubblica di Venezia. Mantenuta anche in seguito una certa rilevanza strategica, grazie alla sua ubicazione, nei pressi della strada che dal <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=DUCATODIMILANO'>Ducato di Milano</a> conduceva a Bergamo, e alla presenza del ponte sul Brembo, Marne ha sempre tenuto in ombra il capoluogo comunale: solo nel 1958 la nuova entità amministrativa, nata dalla riunificazione, durante il periodo fascista, delle due località, assunse la denominazione attuale. I monumenti più interessanti sono: la chiesa di San Rocco, ricostruita verso la metà del XVII secolo; la parrocchiale, dedicata a Santa Maria Assunta e a San Rocco; il settecentesco palazzo Agliardi; l'antica chiesa di San Bartolomeo e il castello di Marne, le cui origini, da alcuni fatte risalire addirittura alla dominazione romana, sono sicuramente anteriori al Mille.

Economia

L'economia locale, alquanto fiorente, è rimasta solo in parte legata all'agricoltura: si producono cerali, frumento e foraggi; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini, caprini, equini e avicoli. Molto sviluppata è l'industria chimica, affiancata da numerose aziende che operano nei comparti edile, tessile, metalmeccanico e della fabbricazione di mobili e giocattoli. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. La presenza del servizio bancario permette l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Mancano strutture sociali di rilievo, mentre è possibile frequentare le scuole dell'obbligo. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

L'economia locale, alquanto fiorente, è rimasta solo in parte legata all'agricoltura: si producono cerali, frumento e foraggi; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini, caprini, equini e avicoli. Molto sviluppata è l'industria chimica, affiancata da numerose aziende che operano nei comparti edile, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, metalmeccanico e della fabbricazione di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a> e giocattoli. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. La presenza del servizio bancario permette l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Mancano strutture sociali di rilievo, mentre è possibile frequentare le scuole dell'obbligo. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Il decollo delle attività industriali se da un lato ha permesso di assorbire, oltre alla manodopera locale, gran parte di quella delle località limitrofe, dall'altro non è stato sufficiente a supplire alla mancanza di importanti servizi. Ciò ha inevitabilmente prodotto un continuo pendolarismo verso i centri più forniti, intensificando i rapporti soprattutto con il capoluogo di provincia. Tra gli appuntamenti del folclore locale, che richiamano numerosi visitatori, vanno menzionate: la festa di Santa Maria Assunta, che si celebra il 15 agosto, e quella della Madonna della Mercede, dell'ultima domenica di settembre. Il Patrono, San Rocco, viene festeggiato il 16 agosto.

Il decollo delle attività industriali se da un lato ha permesso di assorbire, oltre alla manodopera locale, gran parte di quella delle località limitrofe, dall'altro non è stato sufficiente a supplire alla mancanza di importanti servizi. Ciò ha inevitabilmente prodotto un continuo pendolarismo verso i centri più forniti, intensificando i rapporti soprattutto con il capoluogo di provincia. Tra gli appuntamenti del folclore locale, che richiamano numerosi visitatori, vanno menzionate: la festa di Santa Maria Assunta, che si celebra il 15 agosto, e quella della Madonna della Mercede, dell'ultima domenica di settembre. Il Patrono, San Rocco, viene festeggiato il 16 agosto.

Località

Centrale Idroelettrica, Marne

Centrale Idroelettrica, Marne

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Filago rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.