Descrizione

Centro di pianura, di origine medievale, la cui economia si basa principalmente sull'attività agricola e industriale. I fiessesi, che hanno un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce, oltre che nella località Bassa, in aggregati urbani minori e in case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che vanno da un minimo di 6 a un massimo di 12 metri sul livello del mare. Analogamente l'abitato, interessato da una forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico pianeggiante. Nello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, è rappresentato, su sfondo azzurro, un toro nell'atto di passare su una verde campagna erbosa.

Centro di pianura, di origine medievale, la cui economia si basa principalmente sull'attività agricola e industriale. I fiessesi, che hanno un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce, oltre che nella località Bassa, in aggregati urbani minori e in case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che vanno da un minimo di 6 a un massimo di 12 metri sul livello del mare. Analogamente l'abitato, interessato da una forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico pianeggiante. Nello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, è rappresentato, su sfondo azzurro, un toro nell'atto di passare su una verde campagna erbosa.

Storia

L'origine del toponimo discende dal latino FLEXUS (‘piegato, ricurvo') in riferimento alla curva compiuta dal Brenta. La seconda parte del nome venne apposta nel 1867 in memoria di Angelo Artico che ideò il “taglio” del corso d'acqua, così da evitare le numerose alluvioni che sconvolgevano il luogo. Viene nominata per la prima volta nel 1025 e da notizie del 1190 si ha certezza che si trovava in territorio padovano. Fu dominio dei vari signori di Padova e coinvolta nei sanguinosi scontri che impegnarono la città dal XIII al XV secolo. Con la sconfitta di Padova, venne annessa al territorio della Serenissima. Nel 1806 divenne comune sotto il Regno d'Italia napoleonico che lo attribuì al Dipartimento del Brenta (l'odierna Padova). L'anno successivo passò al Dipartimento dell'Adriatico (l'attuale Venezia). Partecipò attivamente alla rivolta di Venezia contro gli austriaci. Risale al 1125 la Pieve della Santissima Trinità. L'attuale chiesa venne eretta fra il 1722 e il 1738 e ha una struttura molto semplice. Sono presenti numerose ville appartenenti a ricche famiglie veneziane: Villa Contarini viene edificata nel XVIII secolo e nell'Oratorio sono presenti dipinti attribuiti alla scuola del Tiepolo; Villa Grimani è in puro stile rinascimentale; Villa Recanati-Zucconi, risalente al XVII secolo, con l'edificio centrale sormontato da pinnacoli; Villa Fontana, con una cappella dove si può ammirare un dipinto della scuola del Tiepolo; Villa Soranzo-Favaro, o “casa della scimmia” da un affresco effigiante una scimmia. Va ricordata, tra le altre, la “Barbariga” o Villa Lazzara Pisani. All'interno del curato giardino all'inglese si trova un'apprezzabile torre dell'orologio.

L'origine del toponimo discende dal latino FLEXUS (‘piegato, ricurvo') in riferimento alla curva compiuta dal <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=BRENTA'>Brenta</a>. La seconda parte del nome venne apposta nel 1867 in memoria di Angelo Artico che ideò il “taglio” del corso d'acqua, così da evitare le numerose alluvioni che sconvolgevano il luogo. Viene nominata per la prima volta nel 1025 e da notizie del 1190 si ha certezza che si trovava in territorio padovano. Fu dominio dei vari signori di Padova e coinvolta nei sanguinosi scontri che impegnarono la città dal XIII al XV secolo. Con la sconfitta di Padova, venne annessa al territorio della Serenissima. Nel 1806 divenne comune sotto il Regno d'Italia napoleonico che lo attribuì al Dipartimento del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=BRENTA'>Brenta</a> (l'odierna Padova). L'anno successivo passò al Dipartimento dell'Adriatico (l'attuale Venezia). Partecipò attivamente alla rivolta di Venezia contro gli austriaci. Risale al 1125 la Pieve della Santissima Trinità. L'attuale chiesa venne eretta fra il 1722 e il 1738 e ha una struttura molto semplice. Sono presenti numerose ville appartenenti a ricche famiglie veneziane: Villa Contarini viene edificata nel XVIII secolo e nell'Oratorio sono presenti dipinti attribuiti alla scuola del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=TIEPOLO'>Tiepolo</a>; Villa Grimani è in puro stile rinascimentale; Villa Recanati-Zucconi, risalente al XVII secolo, con l'edificio centrale sormontato da pinnacoli; Villa Fontana, con una cappella dove si può ammirare un dipinto della scuola del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=TIEPOLO'>Tiepolo</a>; Villa Soranzo-Favaro, o “casa della scimmia” da un affresco effigiante una scimmia. Va ricordata, tra le altre, la “Barbariga” o Villa Lazzara Pisani. All'interno del curato giardino all'inglese si trova un'apprezzabile torre dell'orologio.

Economia

Ospita i consueti uffici municipali e postali e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. L'economia locale è fondata sulla combinazione del settore primario, secondario e terziario anche se risulta strutturata principalmente da un'attività d'impronta rurale. L'agricoltura quindi costituisce con l'allevamento di bestiame pregiato una fonte di reddito particolarmente importante per la popolazione. Il settore industriale è attivo nel comparto meccanico, dell'elettronica, dell'informatica, del pellame e calzaturificio, della gioielleria e oreficeria nonché dell'edilizia. Il terziario si compone di una rete commerciale e dell'insieme di servizi sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione. È presente il servizio bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche impartiscono solo l'istruzione obbligatoria. Non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture sportive mettono a disposizione per il tempo libero: campi di calcio e di tennis. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. L'apparato sanitario è presente con la sola farmacia.

Ospita i consueti uffici municipali e postali e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. L'economia locale è fondata sulla combinazione del settore primario, secondario e terziario anche se risulta strutturata principalmente da un'attività d'impronta rurale. L'agricoltura quindi costituisce con l'allevamento di bestiame pregiato una fonte di reddito particolarmente importante per la popolazione. Il settore industriale è attivo nel comparto meccanico, dell'elettronica, dell'informatica, del pellame e calzaturificio, della gioielleria e oreficeria nonché dell'edilizia. Il terziario si compone di una rete commerciale e dell'insieme di servizi sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione. È presente il servizio bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche impartiscono solo l'istruzione obbligatoria. Non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture sportive mettono a disposizione per il tempo libero: campi di calcio e di tennis. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. L'apparato sanitario è presente con la sola farmacia.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, godendo dell'aria salubre, della tranquillità del luogo e delle bellezze dell'ambiente naturale. È abbastanza frequentata anche per lavoro, grazie al discreto livello delle sue attività produttive. I suoi rapporti con i comuni vicini non sono rilevanti; a essi gli abitanti si rivolgono tuttavia soprattutto per l'espletamento di pratiche burocratiche, il completamento degli studi e gli scambi commerciali. Tra le manifestazioni folcloristiche vanno ricordate: il carnevale, con sfilate in maschera e spettacoli caratteristici, a febbraio; la marcia podistica attraverso le campagne delle ville venete, in primavera; la sagra paesana, a giugno; la festa di San Crispino, il 25 ottobre. Il Patrono, San Carlo, si festeggia il 4 novembre.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, godendo dell'aria salubre, della tranquillità del luogo e delle bellezze dell'ambiente naturale. È abbastanza frequentata anche per lavoro, grazie al discreto livello delle sue attività produttive. I suoi rapporti con i comuni vicini non sono rilevanti; a essi gli abitanti si rivolgono tuttavia soprattutto per l'espletamento di pratiche burocratiche, il completamento degli studi e gli scambi commerciali. Tra le manifestazioni folcloristiche vanno ricordate: il carnevale, con sfilate in maschera e spettacoli caratteristici, a febbraio; la marcia podistica attraverso le campagne delle ville venete, in primavera; la sagra paesana, a giugno; la festa di San Crispino, il 25 ottobre. Il Patrono, San Carlo, si festeggia il 4 novembre.

Località

Bassa, Fiesso

Bassa, Fiesso

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Fiesso d'Artico rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.