Descrizione

Comune di pianura, di antichissima origine, i cui abitanti, i fieschesi, si dedicano sia alle attività agricole, che rappresentano una risorsa economica di fondamentale importanza, che a quelle industriali, anch'esse notevolmente sviluppate. La popolazione, che fa registrare un indice di vecchiaia rientrante nella media, è concentrata quasi esclusivamente nel capoluogo comunale e, in minor misura, nelle località di Villa Abbadia e Villa Giacinta, nonché in un numero poco rilevante di case sparse. Il profilo geometrico del territorio comunale presenta un andamento estremamente regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che vanno da un minimo di 68 metri sul livello del mare ad un massimo di appena 76. L'abitato, che fa registrare segni evidenti di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Comune di pianura, di antichissima origine, i cui abitanti, i fieschesi, si dedicano sia alle attività agricole, che rappresentano una risorsa economica di fondamentale importanza, che a quelle industriali, anch'esse notevolmente sviluppate. La popolazione, che fa registrare un indice di vecchiaia rientrante nella media, è concentrata quasi esclusivamente nel capoluogo comunale e, in minor misura, nelle località di Villa Abbadia e Villa Giacinta, nonché in un numero poco rilevante di case sparse. Il profilo geometrico del territorio comunale presenta un andamento estremamente regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che vanno da un minimo di 68 metri sul livello del mare ad un massimo di appena 76. L'abitato, che fa registrare segni evidenti di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Storia

Le sue origini risalgono, con molta probabilità, al periodo in cui i primi gruppi umani percorrevano la conca paludosa compresa tra i fiumi Oglio e Serio, alla ricerca di alture sulle quali stanziarsi. L'intera area fu bonificata, nel corso del Medioevo, da comunità monastiche, che recuperarono all'agricoltura i terreni un tempo invasi dalle acque stagnanti. Sulle origini del toponimo si avanzano due ipotesi: la prima lo vuole derivante dal latino FLISCUS, a sua volta filiazione di FILIX, 'felce'; la seconda lo fa discendere da FLEXUS, che indicherebbe una 'curva di strada' o di 'corso d'acqua'. A partire dal IX secolo, l'antica FLESSUM entrò a far parte dei possedimenti di una comunità di monaci benedettini e nel XIII secolo fu teatro degli scontri tra i cremonesi da un lato e i cremaschi e i milanesi dall'altro, che per diversi anni devastarono e saccheggiarono le zone di confine: nel 1228, insieme ad altri borghi, fu distrutta da un incendio. Nello stesso periodo fu dotata di fortificazioni, di cui oggi non resta alcuna traccia. Entrata a far parte del ducato di Milano, fu infeudata alla nobile famiglia degli Affaitati. I monumenti di maggiore interesse storico-artistico appartengono all'architettura religiosa: la chiesa parrocchiale, che conserva ancora gli schemi architettonici tipici dell'architettura cremonese del XVI e XVII secolo; l'oratorio di San Rocco; la cascina Abbadia Santa Marta, antica sede della comunità benedettina qui insediatasi nel corso del Medioevo.

Le sue origini risalgono, con molta probabilità, al periodo in cui i primi gruppi umani percorrevano la conca paludosa compresa tra i fiumi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=OGLIO'>Oglio</a> e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SERIO'>Serio</a>, alla ricerca di alture sulle quali stanziarsi. L'intera area fu bonificata, nel corso del Medioevo, da comunità monastiche, che recuperarono all'agricoltura i terreni un tempo invasi dalle acque stagnanti. Sulle origini del toponimo si avanzano due ipotesi: la prima lo vuole derivante dal latino FLISCUS, a sua volta filiazione di FILIX, 'felce'; la seconda lo fa discendere da FLEXUS, che indicherebbe una 'curva di strada' o di 'corso d'acqua'. A partire dal IX secolo, l'antica FLESSUM entrò a far parte dei possedimenti di una comunità di monaci benedettini e nel XIII secolo fu teatro degli scontri tra i cremonesi da un lato e i cremaschi e i milanesi dall'altro, che per diversi anni devastarono e saccheggiarono le zone di confine: nel 1228, insieme ad altri borghi, fu distrutta da un incendio. Nello stesso periodo fu dotata di fortificazioni, di cui oggi non resta alcuna traccia. Entrata a far parte del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=DUCATODIMILANO'>ducato di Milano</a>, fu infeudata alla nobile famiglia degli Affaitati. I monumenti di maggiore interesse storico-artistico appartengono all'architettura religiosa: la chiesa parrocchiale, che conserva ancora gli schemi architettonici tipici dell'architettura cremonese del XVI e XVII secolo; l'oratorio di San Rocco; la cascina Abbadia Santa Marta, antica sede della comunità benedettina qui insediatasi nel corso del Medioevo.

Economia

L'economia locale si fonda principalmente su attività di tipo agricolo, che costituiscono una delle principali fonti di reddito per la popolazione e garantiscono la produzione di cereali, frumento, ortaggi, frutta e foraggi; la produzione di questi ultimi alimenta un fiorente allevamento bovino, a cui si affianca quello suino. Lo sviluppo industriale ha interessato soprattutto i comparti tessile, chimico, metallurgico, meccanico ed edile, che hanno consentito di raggiungere livelli occupazionali considerevoli. Fatta eccezione per gli uffici deputati al normale funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non ve ne sono altri di rilievo e, poiché manca sul posta una stazione dei carabinieri, il sindaco, all'occorrenza, è chiamato a svolgere anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. La rete distributiva è sufficiente a soddisfare le esigenze della popolazione. Mancano strutture a carattere sportivo, ricreativo o sociale di particolare rilievo. Gli istituti di istruzione presenti garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e, per l'approfondimento culturale, è possibile usufruire del servizio di biblioteca locale. Poche sono le strutture ricettive che, peraltro, offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Le strutture sanitarie garantiscono il servizio di farmacia: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

L'economia locale si fonda principalmente su attività di tipo agricolo, che costituiscono una delle principali fonti di reddito per la popolazione e garantiscono la produzione di cereali, frumento, ortaggi, frutta e foraggi; la produzione di questi ultimi alimenta un fiorente allevamento bovino, a cui si affianca quello suino. Lo sviluppo industriale ha interessato soprattutto i comparti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, chimico, metallurgico, meccanico ed edile, che hanno consentito di raggiungere livelli occupazionali considerevoli. Fatta eccezione per gli uffici deputati al normale funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non ve ne sono altri di rilievo e, poiché manca sul posta una stazione dei carabinieri, il sindaco, all'occorrenza, è chiamato a svolgere anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. La rete distributiva è sufficiente a soddisfare le esigenze della popolazione. Mancano strutture a carattere sportivo, ricreativo o sociale di particolare rilievo. Gli istituti di istruzione presenti garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e, per l'approfondimento culturale, è possibile usufruire del servizio di biblioteca locale. Poche sono le strutture ricettive che, peraltro, offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Le strutture sanitarie garantiscono il servizio di farmacia: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Non può essere considerata una meta turistica, per l'assenza di attrattive significative, ma vive rapporti piuttosto intensi con i comuni vicini, ai quali i fieschesi si rivolgono per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili sul posto. Lo sviluppo raggiunto dalle attività agricole e industriali consente, inoltre, di assorbire discreti flussi di manodopera non locale. In assenza di attrattive turistiche significative, sono alcune manifestazioni ricorrenti, a carattere ricreativo o religioso, ad attirare visitatori: in particolare, numerosi ne attira la tradizionale festa delle quattro contrade, nel corso della quale Pesa, Cevo, Trevie e Le anime -le quattro contrade- si contendono il carroccio. Il Patrono, San Procopio, si festeggia l'8 luglio.

Non può essere considerata una meta turistica, per l'assenza di attrattive significative, ma vive rapporti piuttosto intensi con i comuni vicini, ai quali i fieschesi si rivolgono per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili sul posto. Lo sviluppo raggiunto dalle attività agricole e industriali consente, inoltre, di assorbire discreti flussi di manodopera non locale. In assenza di attrattive turistiche significative, sono alcune manifestazioni ricorrenti, a carattere ricreativo o religioso, ad attirare visitatori: in particolare, numerosi ne attira la tradizionale festa delle quattro contrade, nel corso della quale Pesa, Cevo, Trevie e Le anime -le quattro contrade- si contendono il carroccio. Il Patrono, San Procopio, si festeggia l'8 luglio.

Località

Villa Abbadia, Villa Giacinta

Villa Abbadia, Villa Giacinta

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Fiesco rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.