Descrizione

Comune montano di probabili origini alto-medievali, ancora prevalentemente rurale -gli artigiani del posto hanno raccolto l'eredità degli antichi pastori, che lavoravano con mezzi improvvisati bastoni e ciotole di faggio- ma sempre più consapevole della propria vocazione turistica. La maggior parte dei farindolesi, che presentano un indice di vecchiaia molto superiore alla media, risiede nei numerosi aggregati urbani (Bivio Cupoli, Case Bruciate, Centrale, Chianchiro, Chirachiucchioli, Colitti, Colli, Cupoli, Falone, Fiano, Macchie, Mirri, Pagliaroli, Rigo, Ronchetti, Samuele, San Quirico, Santa Maria, Scorranesi e Trosciano Superiore) che come tanti piccoli satelliti fanno corona al capoluogo comunale. La varietà del paesaggio si riflette nell'irregolarità del profilo geometrico del territorio comunale: le morbide colline ad est dell'abitato cedono il passo, con gradualità, alle vette dei monti Guardiola, San Vito e Vado di Sole, da cui saltellanti rivoli d'acqua discendono a valle confluendo nell'area sorgentifera del fiume Tavo-Saline. Un'estesa macchia di faggi incornicia la Grotta dell'Eremita e la copiosa cascata del Vitello d'Oro. Lo stemma concesso con Decreto del Capo del Governo presenta il "capo" con i simboli del Littorio e raffigura un castello munito con cinque torri; lo stemma usato dal Comune è quello riprodotto qui a fianco.

Comune montano di probabili origini alto-medievali, ancora prevalentemente rurale -gli artigiani del posto hanno raccolto l'eredità degli antichi pastori, che lavoravano con mezzi improvvisati bastoni e ciotole di faggio- ma sempre più consapevole della propria vocazione turistica. La maggior parte dei farindolesi, che presentano un indice di vecchiaia molto superiore alla media, risiede nei numerosi aggregati urbani (Bivio Cupoli, Case Bruciate, Centrale, Chianchiro, Chirachiucchioli, Colitti, Colli, Cupoli, Falone, Fiano, Macchie, Mirri, Pagliaroli, Rigo, Ronchetti, Samuele, San Quirico, Santa Maria, Scorranesi e Trosciano Superiore) che come tanti piccoli satelliti fanno corona al capoluogo comunale. La varietà del paesaggio si riflette nell'irregolarità del profilo geometrico del territorio comunale: le morbide colline ad est dell'abitato cedono il passo, con gradualità, alle vette dei monti Guardiola, San Vito e Vado di Sole, da cui saltellanti rivoli d'acqua discendono a valle confluendo nell'area sorgentifera del fiume Tavo-Saline. Un'estesa macchia di faggi incornicia la Grotta dell'Eremita e la copiosa cascata del Vitello d'Oro. Lo stemma concesso con Decreto del Capo del Governo presenta il "capo" con i simboli del Littorio e raffigura un castello munito con cinque torri; lo stemma usato dal Comune è quello riprodotto qui a fianco.

Storia

Nel territorio comunale sono affiorate a più riprese tracce antichissime della presenza dell'uomo, alcune delle quali risalirebbero addirittura al paleolitico. L'attuale abitato è noto attraverso le fonti documentarie a partire dall'XI secolo ma vi è motivo di supporre che la sua fondazione sia anteriore; come altri piccoli borghi della zona legò abbastanza presto le proprie sorti a quelle di Penne. In posizione dominante, fra le strette vie del centro storico, sorge la chiesa di S. Cesidio, di forme settecentesche, impreziosita all'interno da dipinti e da statue di pregevole fattura. Sono da ammirare, inoltre, i resti di un castello e gli affreschi di un palazzo ubicato presso porta Farnese.

Nel territorio comunale sono affiorate a più riprese tracce antichissime della presenza dell'uomo, alcune delle quali risalirebbero addirittura al paleolitico. L'attuale abitato è noto attraverso le fonti documentarie a partire dall'XI secolo ma vi è motivo di supporre che la sua fondazione sia anteriore; come altri piccoli borghi della zona legò abbastanza presto le proprie sorti a quelle di Penne. In posizione dominante, fra le strette vie del centro storico, sorge la chiesa di S. Cesidio, di forme settecentesche, impreziosita all'interno da dipinti e da statue di pregevole fattura. Sono da ammirare, inoltre, i resti di un castello e gli affreschi di un palazzo ubicato presso porta <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=FARNESE'>Farnese</a>.

Economia

Ritmi pacati regolano il quotidiano svolgimento della vita in questo comune, solo marginalmente sfiorato dal progresso. In seguito all'istituzione del Parco nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga è nato il proposito di una radicale riorganizzazione del terziario ma per il momento il trascorrere delle stagioni è ancora scandito dalle occupazioni tradizionali, fra cui l'allevamento di bestiame e la coltivazione di cereali, patate e ortaggi. La debolezza dell'economia farindolese è testimoniata dalla modesta vitalità del commercio e del settore dei servizi, che ha conosciuto una timida affermazione del comparto creditizio. In ultima analisi è da una posizione di svantaggio che questa comunità si accinge ad affrontare i nuovi scenari prospettati dalla crescita del turismo ecologico. Nel comune è possibile frequentare le sole scuole dell'obbligo e l'insieme degli impianti sportivi (un campo di calcio a disposizione della squadra locale Farindolese Polisportiva, uno di bocce e una palestra) tende ad appiattire le inclinazioni individuali; l'apparato ricettivo, tutto sommato soddisfacente, offre servizi di soggiorno e di ristorazione.

Ritmi pacati regolano il quotidiano svolgimento della vita in questo comune, solo marginalmente sfiorato dal progresso. In seguito all'istituzione del Parco nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga è nato il proposito di una radicale riorganizzazione del terziario ma per il momento il trascorrere delle stagioni è ancora scandito dalle occupazioni tradizionali, fra cui l'allevamento di bestiame e la coltivazione di cereali, patate e ortaggi. La debolezza dell'economia farindolese è testimoniata dalla modesta vitalità del commercio e del settore dei servizi, che ha conosciuto una timida affermazione del comparto creditizio. In ultima analisi è da una posizione di svantaggio che questa comunità si accinge ad affrontare i nuovi scenari prospettati dalla crescita del turismo ecologico. Nel comune è possibile frequentare le sole scuole dell'obbligo e l'insieme degli impianti sportivi (un campo di calcio a disposizione della squadra locale Farindolese Polisportiva, uno di bocce e una palestra) tende ad appiattire le inclinazioni individuali; l'apparato ricettivo, tutto sommato soddisfacente, offre servizi di soggiorno e di ristorazione.

Relazioni

Fra lussureggianti faggete la cascata scrosciante del Vitello d'Oro e il recinto dell'area faunistica del camoscio attirano soprattutto i visitatori meno esperti delle insidie della montagna mentre gli abili arrampicatori sono soliti fare esercizio sui torrioni di roccia che affiorano dalla macchia. Sull'incantevole borgo aleggiano gli odori tipici della tradizione pastorale abruzzese: la ricotta nostrana compare su tutte le tavole insieme al formaggio pecorino, che a sua volta è abbinato alla "pecora alla callara" nella tradizionale sagra gastronomica di agosto. La festa dei Patroni, Sant'Antonio da Padova e S. Vincenzo Ferreri, si celebra il 13 e il 14 giugno.

Fra lussureggianti faggete la cascata scrosciante del Vitello d'Oro e il recinto dell'area faunistica del camoscio attirano soprattutto i visitatori meno esperti delle insidie della montagna mentre gli abili arrampicatori sono soliti fare esercizio sui torrioni di roccia che affiorano dalla macchia. Sull'incantevole borgo aleggiano gli odori tipici della tradizione pastorale abruzzese: la ricotta nostrana compare su tutte le tavole insieme al formaggio pecorino, che a sua volta è abbinato alla "pecora alla callara" nella tradizionale sagra gastronomica di agosto. La festa dei Patroni, Sant'Antonio da Padova e S. Vincenzo Ferreri, si celebra il 13 e il 14 giugno.

Località

Bivio Cupoli, Case Bruciate, Centrale, Chianchiro, Chirachiuccoli, Colitti, Colli, Cupoli, Falone, Fiano, Macchie, Madonna delle Grazie, Mirri, Pagliaroli, Rigo, Ronchetti, Samuele, San Quirico, Santa Maria, Scorranesi, Trosciano Superiore, Vado di Sella

Bivio Cupoli, Case Bruciate, Centrale, Chianchiro, Chirachiuccoli, Colitti, Colli, Cupoli, Falone, Fiano, Macchie, Madonna delle Grazie, Mirri, Pagliaroli, Rigo, Ronchetti, Samuele, San Quirico, Santa Maria, Scorranesi, Trosciano Superiore, Vado di Sella

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Farindola rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.