Descrizione

Piccola comunità di montagna, di origini medievali, la cui economia si basa essenzialmente sulle tradizionali attività rurali. Gli erlesi, con un indice di vecchiaia tra i più alti della regione, sono quasi tutti distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e le località Berrioli e Gazzo. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.382 metri di quota. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, mostra segni di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si compone di una croce rossa in campo dorato. Sullo sfondo azzurro del capo spiccano dodici stelle d’oro disposte in cerchio.

Piccola comunità di montagna, di origini medievali, la cui economia si basa essenzialmente sulle tradizionali attività rurali. Gli erlesi, con un indice di vecchiaia tra i più alti della regione, sono quasi tutti distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e le località Berrioli e Gazzo. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.382 metri di quota. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, mostra segni di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si compone di una croce rossa in campo dorato. Sullo sfondo azzurro del capo spiccano dodici stelle d’oro disposte in cerchio.

Storia

Citata, come “villa Herlii”, in un documento della seconda metà del XV secolo, deriva probabilmente il toponimo dal personale germanico “Herilo”; non manca però chi si richiama all’antico popolo degli eruli. Proprietà, nel 1100, dei marchesi di Clavesana, nel XIII secolo entrò a far parte del marchesato di Zuccarello, posto sotto la signoria dei Del Carretto. Al pari dei territori circostanti, a lungo travagliati dalle lotte che imperversarono nella zona, nella prima metà del Seicento fu venduta ai Savoia e in seguito acquistata da Genova, di cui condivise le sorti. Sul finire del XVIII secolo si aprì all’invasione napoleonica, venendo saccheggiata dalle truppe francesi. La storia successiva all’annessione al regno di Sardegna, disposta dal congresso di Vienna, non fa registrare avvenimenti di rilievo, seguendo quella del resto della regione. Povera è la presenza di monumenti; non vi sono infatti edifici di grande pregio architettonico, fatta eccezione per la seicentesca chiesa parrocchiale di Santa Caterina, affiancata da un campanile, di epoca tardomedievale, e il vicino oratorio di San Giovanni.

Citata, come “villa Herlii”, in un documento della seconda metà del XV secolo, deriva probabilmente il toponimo dal personale germanico “Herilo”; non manca però chi si richiama all’antico popolo degli eruli. Proprietà, nel 1100, dei marchesi di Clavesana, nel XIII secolo entrò a far parte del marchesato di Zuccarello, posto sotto la signoria dei Del Carretto. Al pari dei territori circostanti, a lungo travagliati dalle lotte che imperversarono nella zona, nella prima metà del Seicento fu venduta ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=SAVOIA'>Savoia</a> e in seguito acquistata da Genova, di cui condivise le sorti. Sul finire del XVIII secolo si aprì all’invasione napoleonica, venendo saccheggiata dalle truppe francesi. La storia successiva all’annessione al regno di Sardegna, disposta dal <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=CONGRESSODIVIENNA'>congresso di Vienna</a>, non fa registrare avvenimenti di rilievo, seguendo quella del resto della regione. Povera è la presenza di monumenti; non vi sono infatti edifici di grande pregio architettonico, fatta eccezione per la seicentesca chiesa parrocchiale di Santa Caterina, affiancata da un campanile, di epoca tardomedievale, e il vicino oratorio di San Giovanni.

Economia

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle destinate al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Sul posto manca una stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Il quadro economico risente dell’impronta rurale della zona, con un’agricoltura basata essenzialmente sulla produzione di ortaggi, olive e frutta, a causa delle caratteristiche del territorio, che non risulta adatto a diversi tipi di coltivazione; parte della popolazione si dedica pure alla zootecnia, prediligendo l’allevamento di bovini, ovini, caprini e avicoli. L’industria è pressoché assente. Molto modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; la rete distributiva è appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Non vi sono strutture sociali, sportive e per il tempo libero degne di nota. Mancano scuole di ogni ordine e grado. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre l’assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle destinate al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Sul posto manca una stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Il quadro economico risente dell’impronta rurale della zona, con un’agricoltura basata essenzialmente sulla produzione di ortaggi, olive e frutta, a causa delle caratteristiche del territorio, che non risulta adatto a diversi tipi di coltivazione; parte della popolazione si dedica pure alla zootecnia, prediligendo l’allevamento di bovini, ovini, caprini e avicoli. L’industria è pressoché assente. Molto modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; la rete distributiva è appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Non vi sono strutture sociali, sportive e per il tempo libero degne di nota. Mancano scuole di ogni ordine e grado. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre l’assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

L’aria salubre, la tranquillità del luogo e le bellezze dell’ambiente naturale costituiscono valide risorse, il cui sfruttamento potrebbe portare a un incremento della presenza turistica nella zona. È poco frequentata pure per lavoro, in quanto il modesto livello delle sue attività produttive non consente di assorbire neppure tutta la manodopera del posto, costretta ogni giorno a raggiungere le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi; a essi gli abitanti si rivolgono anche per usufruire dei servizi non disponibili localmente, oltre che per motivi di studio. Non si segnalano particolari manifestazioni folcloristiche, che potrebbero dare una nota di colore durante l’anno e richiamare numerosi visitatori dai dintorni. La festa patronale, dedicata a Santa Caterina, si celebra il 25 novembre.

L’aria salubre, la tranquillità del luogo e le bellezze dell’ambiente naturale costituiscono valide risorse, il cui sfruttamento potrebbe portare a un incremento della presenza turistica nella zona. È poco frequentata pure per lavoro, in quanto il modesto livello delle sue attività produttive non consente di assorbire neppure tutta la manodopera del posto, costretta ogni giorno a raggiungere le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi; a essi gli abitanti si rivolgono anche per usufruire dei servizi non disponibili localmente, oltre che per motivi di studio. Non si segnalano particolari manifestazioni folcloristiche, che potrebbero dare una nota di colore durante l’anno e richiamare numerosi visitatori dai dintorni. La festa patronale, dedicata a Santa Caterina, si celebra il 25 novembre.

Località

Berrioli, Gazzo

Berrioli, Gazzo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Erli rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.