Descrizione

Comune di montagna, di origine preistorica, la cui economia è basata prevalentemente sulle attività zootecniche. Gli erbettani presentano un indice di vecchiaia nella media e sono distribuiti tra il capoluogo comunale, che ha la maggiore concentrazione demografica e nella località Cappella Fasani; il resto della popolazione si distribuisce nei nuclei urbani minori Balestre, Chiomati, Costamora, Fagioli, Franciosi, Genderli, Manar, Manarini, Masselli, Morandini –nucleo speciale montano–, Sale, Staffor, Vaccamozzi, Valbusi, Villa, Villanova e Zagari, oltre che in case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che vanno da un minimo di 527 a un massimo di 1.765 metri sul livello del mare. Di questa caratteristica orografica risente l’abitato che, situato sull’altopiano dei monti Lessini, ha l’andamento plano-altimetrico tipico montano.

Comune di montagna, di origine preistorica, la cui economia è basata prevalentemente sulle attività zootecniche. Gli erbettani presentano un indice di vecchiaia nella media e sono distribuiti tra il capoluogo comunale, che ha la maggiore concentrazione demografica e nella località Cappella Fasani; il resto della popolazione si distribuisce nei nuclei urbani minori Balestre, Chiomati, Costamora, Fagioli, Franciosi, Genderli, Manar, Manarini, Masselli, Morandini –nucleo speciale montano–, Sale, Staffor, Vaccamozzi, Valbusi, Villa, Villanova e Zagari, oltre che in case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che vanno da un minimo di 527 a un massimo di 1.765 metri sul livello del mare. Di questa caratteristica orografica risente l’abitato che, situato sull’altopiano dei monti Lessini, ha l’andamento plano-altimetrico tipico montano.

Storia

Fu abitata fin dalla preistoria dall’homo erectus di circa 350.000 anni fa, che si stanziò al Passo delle Fittanze. Per la prima volta, nella prima metà del XIII secolo, fu indicata tra i Tredici Comuni di Verona che acquisirono delle concessioni dai Della Scala signori di Verona, successivamente anche di Venezia. Il monastero di San Zeno e il comune di Verona, per molto tempo, si disputarono l’acquisizione della foresta. Diede vita, nel XIV secolo, ad una comunità autonoma con Bosco Chiesanuova quando vi presero piede i coloni tedeschi, entrando a far parte da questo momento del “vicariato della Montagna”. Nella prima metà del XVI secolo venne trasformata in parrocchia pur rimanendo “membrum ecclesiae novae sub Grezzianae”. Per merito della sua collocazione geografica si è ritrovata molte volte all’esterno delle zone ove si svolgevano azioni di guerra, anche se di poca importanza. Nella sua storia seguente non si evidenziano avvenimenti di particolare rilievo, fatta eccezione per le vicende che l’accomunano alle cronache dei territori circostanti. Il suo patrimonio storico-architettonico non si mostra molto ricco, essendo privo di monumenti particolari, a eccezione della chiesa parrocchiale.

Fu abitata fin dalla preistoria dall’homo erectus di circa 350.000 anni fa, che si stanziò al Passo delle Fittanze. Per la prima volta, nella prima metà del XIII secolo, fu indicata tra i Tredici Comuni di Verona che acquisirono delle concessioni dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=DELLASCALA'>Della Scala</a> signori di Verona, successivamente anche di Venezia. Il monastero di San Zeno e il comune di Verona, per molto tempo, si disputarono l’acquisizione della foresta. Diede vita, nel XIV secolo, ad una comunità autonoma con Bosco Chiesanuova quando vi presero piede i coloni tedeschi, entrando a far parte da questo momento del “vicariato della Montagna”. Nella prima metà del XVI secolo venne trasformata in parrocchia pur rimanendo “membrum ecclesiae novae sub Grezzianae”. Per merito della sua collocazione geografica si è ritrovata molte volte all’esterno delle zone ove si svolgevano azioni di guerra, anche se di poca importanza. Nella sua storia seguente non si evidenziano avvenimenti di particolare rilievo, fatta eccezione per le vicende che l’accomunano alle cronache dei territori circostanti. Il suo patrimonio storico-architettonico non si mostra molto ricco, essendo privo di monumenti particolari, a eccezione della chiesa parrocchiale.

Economia

Dal punto di vista burocratico ospita i consueti uffici municipali e postali; per l’assenza sul posto della stazione dei carabinieri, il sindaco, all’occorrenza, esercita l’autorità di pubblica sicurezza. è sede di Pro Loco. La comunità vive dell’allevamento di bovini e suini e del lavoro offerto dall’industria operante nel settore alimentare, tessile, calzaturiero, edile e delle fabbriche di mobili. Il terziario si compone di una rete commerciale e dell’insieme di servizi non molto qualificati ma sufficienti a soddisfare le esigenze primarie della popolazione. Non è presente il servizio bancario e mancano pure attività assicurative e di consulenza informatica. Sono assenti strutture sociali di particolare rilievo, come case di riposo e asili nido. Si possono frequentare le scuole dell’obbligo; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Le strutture sanitarie assicurano il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Dal punto di vista burocratico ospita i consueti uffici municipali e postali; per l’assenza sul posto della stazione dei carabinieri, il sindaco, all’occorrenza, esercita l’autorità di pubblica sicurezza. è sede di Pro Loco. La comunità vive dell’allevamento di bovini e suini e del lavoro offerto dall’industria operante nel settore alimentare, tessile, calzaturiero, edile e delle fabbriche di mobili. Il terziario si compone di una rete commerciale e dell’insieme di servizi non molto qualificati ma sufficienti a soddisfare le esigenze primarie della popolazione. Non è presente il servizio bancario e mancano pure attività assicurative e di consulenza informatica. Sono assenti strutture sociali di particolare rilievo, come case di riposo e asili nido. Si possono frequentare le scuole dell’obbligo; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Le strutture sanitarie assicurano il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

È considerata meta turistica e stazione di villeggiatura per il suo attraente panorama che è tipico del territorio lessineo costituito soprattutto da faggeti e abetaie. Mostra, infatti, una discreta organizzazione turistico-ricettiva. Le relazioni con i centri del territorio circostante sono rilevanti in quanto la popolazione deve rivolgervisi per l’istruzione primaria e secondaria, per l’assistenza sanitaria o per l’espletamento di pratiche burocratiche pur non essendo agevolata dalla rete viaria. Tra le maifestazioni tradizionali e folcloriche in grado di richiamare visitatori dai dintorni sono da segnalare: la festa del “Formaggio Monte Veronese” a maggio; la “festa nazionale della fisarmonica”, nel mese di giugno, e la fiera del bestiame a settembre. La festa in onore dei Patroni, Santi Filippo e Giacomo, si celebra il 3 maggio.

È considerata meta turistica e stazione di villeggiatura per il suo attraente panorama che è tipico del territorio lessineo costituito soprattutto da faggeti e abetaie. Mostra, infatti, una discreta organizzazione turistico-ricettiva. Le relazioni con i centri del territorio circostante sono rilevanti in quanto la popolazione deve rivolgervisi per l’istruzione primaria e secondaria, per l’assistenza sanitaria o per l’espletamento di pratiche burocratiche pur non essendo agevolata dalla rete viaria. Tra le maifestazioni tradizionali e folcloriche in grado di richiamare visitatori dai dintorni sono da segnalare: la festa del “Formaggio Monte Veronese” a maggio; la “festa nazionale della fisarmonica”, nel mese di giugno, e la fiera del bestiame a settembre. La festa in onore dei Patroni, Santi Filippo e Giacomo, si celebra il 3 maggio.

Località

Cappella Fasani, Chiomati, Costamora, Fagioli, Franciosi, Genderli, Manar, Masselli, Morandini, Staffor, Stocchi, Vaccamozzi, Villa, Zagari, Zulli

Cappella Fasani, Chiomati, Costamora, Fagioli, Franciosi, Genderli, Manar, Masselli, Morandini, Staffor, Stocchi, Vaccamozzi, Villa, Zagari, Zulli

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Erbezzo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.