Descrizione

Comune collinare, di origini antiche, che mostra una modesta apertura verso lo sviluppo industriale, pur rimanendo fondamentalmente agricolo. La comunità degli entratichesi presenta un indice di vecchiaia nella media e si concentra nel capoluogo comunale, contiguo alle località di Redona del comune di Trescore Balneàrio, Case Mazzi e Luzzana del comune di Luzzana. Il profilo geometrico del territorio appare piuttosto ondulato, con variazioni altimetriche abbastanza accentuate. L'abitato, che, con i resti del castello medievale, ricorda la funzione difensiva dell'insediamento, presenta segni di espansione edilizia e un andamento plano-altimetrico vario; immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, è situato in posizione dominante rispetto alla vallata circostante. Lo stemma comunale, partito semitroncato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica: nel primo campo, a sfondo rosso, compare una torre argentea merlata alla ghibellina; nel secondo campo, a sfondo dorato, si rappresenta una colonna rossa accollata da una pianta di vite con foglie verdi e frutti viola e poggiata su una pianura verde; sullo sfondo argenteo del terzo campo spicca una caverna poggiata, anch'essa, su una pianura verde.

Comune collinare, di origini antiche, che mostra una modesta apertura verso lo sviluppo industriale, pur rimanendo fondamentalmente agricolo. La comunità degli entratichesi presenta un indice di vecchiaia nella media e si concentra nel capoluogo comunale, contiguo alle località di Redona del comune di Trescore Balneàrio, Case Mazzi e Luzzana del comune di Luzzana. Il profilo geometrico del territorio appare piuttosto ondulato, con variazioni altimetriche abbastanza accentuate. L'abitato, che, con i resti del castello medievale, ricorda la funzione difensiva dell'insediamento, presenta segni di espansione edilizia e un andamento plano-altimetrico vario; immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, è situato in posizione dominante rispetto alla vallata circostante. Lo stemma comunale, partito semitroncato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica: nel primo campo, a sfondo rosso, compare una torre argentea merlata alla ghibellina; nel secondo campo, a sfondo dorato, si rappresenta una colonna rossa accollata da una pianta di vite con foglie verdi e frutti viola e poggiata su una pianura verde; sullo sfondo argenteo del terzo campo spicca una caverna poggiata, anch'essa, su una pianura verde.

Storia

Fu abitata fin da tempi molto antichi, come testimoniato dal rinvenimento, nella grotta denominata Buco del Corno, di vari manufatti risalenti a epoche preistoriche. Il toponimo, che in documenti del IX e XIII secolo compare nelle forme di Lantratico e Lintratico, ha origini incerte: si discute se vada riportato al latino INTRATICUM, derivante a sua volta da INTRARE, con riferimento all'ubicazione del borgo all'imbocco della Valle Cavallina, oppure ad ANTRATICUM, da ANTRUM, ossia 'antro', in relazione alla vicinanza della succitata caverna. Le vicende storiche sono state condizionate dalla particolare posizione dell'abitato, divenuto uno dei punti strategici dell'intero sistema difensivo di Bergamo: il locale castello, oltre a permettere un efficace controllo sui traffici che si svolgevano nella vallata, costituì a lungo un avamposto, con funzioni sia difensive che offensive, contro eventuali attacchi nemici. La storia sconfina nella leggenda quando si raccontano fatti riguardanti il grande antro del Buco del Corno, che ha scatenato la fantasia popolare: ancora oggi racconti misteriosi affascinano grandi e soprattutto bambini. Interessanti dal punto di vista architettonico sono: la chiesa parrocchiale di San Martino, costruita su un precedente edificio di culto della metà del XVI secolo, e il cinquecentesco santuario dell'Annunciata, meta di pellegrinaggi.

Fu abitata fin da tempi molto antichi, come testimoniato dal rinvenimento, nella grotta denominata Buco del Corno, di vari manufatti risalenti a epoche preistoriche. Il toponimo, che in documenti del IX e XIII secolo compare nelle forme di Lantratico e Lintratico, ha origini incerte: si discute se vada riportato al latino INTRATICUM, derivante a sua volta da INTRARE, con riferimento all'ubicazione del borgo all'imbocco della Valle Cavallina, oppure ad ANTRATICUM, da ANTRUM, ossia 'antro', in relazione alla vicinanza della succitata caverna. Le vicende storiche sono state condizionate dalla particolare posizione dell'abitato, divenuto uno dei punti strategici dell'intero sistema difensivo di Bergamo: il locale castello, oltre a permettere un efficace controllo sui traffici che si svolgevano nella vallata, costituì a lungo un avamposto, con funzioni sia difensive che offensive, contro eventuali attacchi nemici. La storia sconfina nella leggenda quando si raccontano fatti riguardanti il grande antro del Buco del Corno, che ha scatenato la fantasia popolare: ancora oggi racconti misteriosi affascinano grandi e soprattutto bambini. Interessanti dal punto di vista architettonico sono: la chiesa parrocchiale di San Martino, costruita su un precedente edificio di culto della metà del XVI secolo, e il cinquecentesco santuario dell'Annunciata, meta di pellegrinaggi.

Economia

L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, pur registrandosi un sensibile calo degli addetti al settore: si coltivano soprattutto cereali e vigneti; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini, caprini, equini e avicoli. L'industria non sembra aver fatto presa in questa realtà in gran parte ancora contadina: infatti, vi operano soltanto alcune piccole aziende edili, tessili e per la fabbricazione di mobili, affiancate da alcune attività artigianali nel comparto della lavorazione del legno. Alquanto modesta è pure la presenza del terziario: mancano servizi qualificati, come l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria; la rete distributiva è sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione. Non ci sono strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l'istruzione materna ed elementare; non si può usufruire di strutture destinate all'arricchimento culturale, quali biblioteche o musei. La capacità ricettiva è limitata alla sola ristorazione; a livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, pur registrandosi un sensibile calo degli addetti al settore: si coltivano soprattutto cereali e vigneti; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini, caprini, equini e avicoli. L'industria non sembra aver fatto presa in questa realtà in gran parte ancora contadina: infatti, vi operano soltanto alcune piccole aziende edili, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILI'>tessili</a> e per la fabbricazione di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a>, affiancate da alcune attività artigianali nel comparto della lavorazione del legno. Alquanto modesta è pure la presenza del terziario: mancano servizi qualificati, come l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria; la rete distributiva è sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione. Non ci sono strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l'istruzione materna ed elementare; non si può usufruire di strutture destinate all'arricchimento culturale, quali biblioteche o musei. La capacità ricettiva è limitata alla sola ristorazione; a livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

Le esigue possibilità di occupazione offerte dalle sue attività produttive e la carenza di strutture e servizi sono alla base di un diffuso pendolarismo verso le aree più sviluppate e in particolare verso il capoluogo provinciale. Buone prospettive di intensificazione del flusso turistico sono assicurate dalle varie iniziative intraprese dalla locale amministrazione, volte a valorizzare le risorse naturali della zona; tra queste va citata la costituzione del Parco comunale del Buco del Corno, con la realizzazione di sentieri che agevolano l'accesso alla grotta. Tra le manifestazioni che tradizionalmente richiamano numerosi visitatori merita di essere ricordata la festa del Ringraziamento, che si svolge al santuario dell'Annunciata, la terza domenica di settembre. La festa del Patrono, San Martino, viene celebrata l'11 novembre.

Le esigue possibilità di occupazione offerte dalle sue attività produttive e la carenza di strutture e servizi sono alla base di un diffuso pendolarismo verso le aree più sviluppate e in particolare verso il capoluogo provinciale. Buone prospettive di intensificazione del flusso turistico sono assicurate dalle varie iniziative intraprese dalla locale amministrazione, volte a valorizzare le risorse naturali della zona; tra queste va citata la costituzione del Parco comunale del Buco del Corno, con la realizzazione di sentieri che agevolano l'accesso alla grotta. Tra le manifestazioni che tradizionalmente richiamano numerosi visitatori merita di essere ricordata la festa del Ringraziamento, che si svolge al santuario dell'Annunciata, la terza domenica di settembre. La festa del Patrono, San Martino, viene celebrata l'11 novembre.

Località

Maicco

Maicco

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Entratico rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.