Descrizione

Comune collinare, che affonda le sue origini nella preistoria; la sua economia si fonda prevalentemente sulle tradizionali attività agro-pastorali. La totalità dei dualchesi, che hanno un indice di vecchiaia nella media, vive nel capoluogo comunale. Il territorio, ricco di boschi di lentischio, sugherete, elci, roverelle e cisto, presenta un profilo geometrico vario, con differenze di altitudine non molto accentuate, che vanno da un minimo di 165 a un massimo di 358 metri sul livello del mare. L'abitato, interessato da forte espansione edilizia, si sviluppa lungo l'altopiano Murtazzolu; il suo andamento plano-altimetrico è tipico collinare.

Comune collinare, che affonda le sue origini nella preistoria; la sua economia si fonda prevalentemente sulle tradizionali attività agro-pastorali. La totalità dei dualchesi, che hanno un indice di vecchiaia nella media, vive nel capoluogo comunale. Il territorio, ricco di boschi di lentischio, sugherete, elci, roverelle e cisto, presenta un profilo geometrico vario, con differenze di altitudine non molto accentuate, che vanno da un minimo di 165 a un massimo di 358 metri sul livello del mare. L'abitato, interessato da forte espansione edilizia, si sviluppa lungo l'altopiano Murtazzolu; il suo andamento plano-altimetrico è tipico collinare.

Storia

Il toponimo, che nella dizione locale si presenta come “Duàrche” e “Duàalche”, è attestato con le forme “Dualche” e “Doalche”, a partire dal 1341. La sua origine è poco chiara, non si esclude però la sua appartenenza alla toponomastica paleosarda. Secondo alcuni studiosi la denominazione potrebbe derivare dalla voce fenicia “Darac”, ‘strada, via, passaggio', in riferimento all'antica strada olbiese. Fu fondata in età nuragica. In epoca medievale venne compresa dapprima nella curatoria del Marghine, nel Giudicato di Torres, successivamente in quello d'Arborea. Nei secoli seguenti fu concessa in feudo alla famiglia dei Pimentel, marchesi del Marghine, e successivamente ai Tellez Giron d'Alcantara. Tra le vestigia del passato di maggiore interesse storico-architettonico figurano numerosi nuraghi costruiti con blocchi di basalto, tra di essi quelli di: Cubas, caratterizzato da cinque betili; Crabas, situato in cima alla parete rocciosa di Merches Enturzos, dove si trovano altri resti di insediamenti a forma circolare, probabili resti di abitazioni di epoca nuragica; Pirizzada; Ono; S'ulivera, situato tra i boschi di olivastro e lentischio; Barile, situato in mezzo a una vegetazione di macchia mediterranea composta per la maggior parte da boschetti di lentischio; S'arbarighinu e Ponte. Da segnalare anche una necropoli fenicio-punica ad incinerazione e la parrocchiale di San Leonardo.

Il toponimo, che nella dizione locale si presenta come “Duàrche” e “Duàalche”, è attestato con le forme “Dualche” e “Doalche”, a partire dal 1341. La sua origine è poco chiara, non si esclude però la sua appartenenza alla toponomastica paleosarda. Secondo alcuni studiosi la denominazione potrebbe derivare dalla voce <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=FENICIA'>fenicia</a> “Darac”, ‘strada, via, passaggio', in riferimento all'antica strada olbiese. Fu fondata in età <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGICA'>nuragica</a>. In epoca medievale venne compresa dapprima nella <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CURATORIA'>curatoria</a> del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=MARGHINE'>Marghine</a>, nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GIUDICATO'>Giudicato</a> di Torres, successivamente in quello <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DARBOREA'>d'Arborea</a>. Nei secoli seguenti fu concessa in feudo alla famiglia dei Pimentel, marchesi del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=MARGHINE'>Marghine</a>, e successivamente ai Tellez Giron d'Alcantara. Tra le vestigia del passato di maggiore interesse storico-architettonico figurano numerosi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGHI'>nuraghi</a> costruiti con blocchi di basalto, tra di essi quelli di: Cubas, caratterizzato da cinque betili; Crabas, situato in cima alla parete rocciosa di Merches Enturzos, dove si trovano altri resti di insediamenti a forma circolare, probabili resti di abitazioni di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=EPOCANURAGICA'>epoca nuragica</a>; Pirizzada; Ono; S'ulivera, situato tra i boschi di olivastro e lentischio; Barile, situato in mezzo a una vegetazione di macchia mediterranea composta per la maggior parte da boschetti di lentischio; S'arbarighinu e Ponte. Da segnalare anche una necropoli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=FENICIO'>fenicio</a>-<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=PUNICA'>punica</a> ad incinerazione e la parrocchiale di San Leonardo.

Economia

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L'agricoltura conserva un ruolo importante nell'economia locale; si coltivano cereali, ortaggi e ulivi e si pratica l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L'industria è pressoché inesistente: le poche realtà produttive presenti operano solamente nei comparti alimentare ed edile. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete distributiva è comunque sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole del posto garantiscono la frequenza delle classi materne, elementari e medie; per l'arricchimento culturale si può usufruire della biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L'agricoltura conserva un ruolo importante nell'economia locale; si coltivano cereali, ortaggi e ulivi e si pratica l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L'industria è pressoché inesistente: le poche realtà produttive presenti operano solamente nei comparti alimentare ed edile. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete distributiva è comunque sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole del posto garantiscono la frequenza delle classi materne, elementari e medie; per l'arricchimento culturale si può usufruire della biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non rappresenti una delle mete maggiormente frequentate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di effettuarvi delle piacevoli e rilassanti escursioni all'insegna delle intatte bellezze naturali che contraddistinguono l'ambiente naturale circostante. Tutto il suo paesaggio è, infatti, ricco di una folta e varia vegetazione, costituita in particolare da asfodelo, cardi selvatici, ferula, cisto e roverella. Interessanti sono, inoltre, per gli appassionati di archeologia, i numerosi resti preistorici. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l'espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni si segnalano: la festa di Sant'Antonio Abate, a gennaio, e quella di San Pietro e Paolo, il 29 giugno. La festa del Patrono, San Leonardo, si celebra il 6 novembre.

Sebbene non rappresenti una delle mete maggiormente frequentate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di effettuarvi delle piacevoli e rilassanti escursioni all'insegna delle intatte bellezze naturali che contraddistinguono l'ambiente naturale circostante. Tutto il suo paesaggio è, infatti, ricco di una folta e varia vegetazione, costituita in particolare da asfodelo, cardi selvatici, ferula, cisto e roverella. Interessanti sono, inoltre, per gli appassionati di archeologia, i numerosi resti preistorici. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l'espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni si segnalano: la festa di Sant'Antonio Abate, a gennaio, e quella di San Pietro e Paolo, il 29 giugno. La festa del Patrono, San Leonardo, si celebra il 6 novembre.

Località

Fondi europei 2021-2027

Comune di Dualchi in "phasing-in", appartenente, cioè, a quelle aree che -già comprese nell'Obiettivo 1 nel periodo di programmazione comunitaria 2000-2006- nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013, grazie ai progressi economici compiuti, passano nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e sono oggetto di finanziamenti speciali in virtù del loro precedente status di territori Obiettivo 1. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.