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Descrizione

Comune di pianura, di antichissima origine, la cui principale risorsa economica è costituita dalle attività agricole, a cui si affianca un settore industriale ancora in via di sviluppo. La popolazione dei drizzonesi, il cui indice di vecchiaia è superiore alla media, risiede quasi tutta nel capoluogo comunale e, in minor misura, nelle località Castelfranco d'Oglio e Pontirolo Capredoni. Il profilo geometrico del territorio comunale presenta un andamento estremamente regolare con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L'abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura uno scudo troncato semipartito sulla cui troncatura spicca una fascia rossa. Un'aquila dal volo abbassato risalta su sfondo azzurro; sulla linea di partizione, in campo argenteo e azzurro, è posto un torrione smaltato di rosso e merlato alla guelfa.

Storia

Sono stati rinvenuti diversi reperti archeologici (armi rustiche, utensili in pietra e in osso) che testimoniano la presenza di insediamenti palafitticoli di epoca preistorica: in particolare, sembrano fare riferimento alla civiltà terramaricola. Il toponimo deriva, con ogni probabilità, da termini antichi, TERZONA o DERTONA, che avevano il significato di 'casa nuova', ed è ipotizzabile che faccia riferimento al fatto che fosse stata distrutta al tempo delle guerre civili e poi ricostruita in epoca medievale o comunale. Fu sede di una comunità di frati benedettini, che si preoccuparono, con opere di bonifica e canalizzazione, di rendere fertili i terreni. Tra l'undicesimo e il dodicesimo secolo una parte del suo territorio fu infeudata alla famiglia De-Ho e, dal periodo medievale in poi, vi si alternarono diverse nobili famiglie: dai signori Scalona ai Visconti e, successivamente, alla fine del XV secolo, ai San Severino. Nella prima metà del XVI secolo ne divenne proprietario il generale Giovan Battista Castaldo e, in seguito, fu acquistata dalla corte di Spagna. Il patrimonio storico-artistico conta notevoli esempi di architettura religiosa: la vecchia parrocchiale, intitolata a San Martino, completamente ristrutturata nei primi anni del XVI secolo, e la nuova chiesa, tuttora esistente, dedicata a Sant'Eufemia, edificata nel XVIII secolo.

Economia

L'economia locale si fonda principalmente sul settore primario: l'agricoltura assicura la produzione di cereali, ortaggi, uva e foraggi; la zootecnia contribuisce all'incremento e allo sviluppo economico con allevamenti di bovini. Il settore industriale, ancora poco sviluppato, annovera aziende operanti in un numero piuttosto limitato di comparti produttivi: si contano pochi stabilimenti specializzati nella lavorazione del legno e nella produzione di mobili, cui si affiancano poche imprese edili. Molto modesto è il contributo del terziario. Non ospita uffici di particolare interesse pubblico, fatta eccezione per quelli deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali. Poiché manca sul posto una stazione dei carabinieri, il sindaco, all'occorrenza, è chiamato a svolgere anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. Mancano strutture sociali, ricreative o sportive di particolare rilievo. Le strutture scolastiche si limitano alla presenza dei soli istituti di istruzione primaria; si può, tuttavia, usufruire del servizio di biblioteca locale. Non dispone di strutture ricettive in grado di assicurare possibilità di ristorazione e soggiorno.

Relazioni

Non può essere considerata una meta turistica, per l'assenza di attrattive significative, ma i rapporti con il circondario sono, comunque, piuttosto rilevanti; i doveresi, infatti, hanno necessità di accedere quotidianamente agli uffici amministrativi e agli istituti di istruzione non disponibili sul posto. Mentre lo sviluppo del settore agricolo consente l'assorbimento di discreti flussi di manodopera locale e non locale, per opportunità e prospettive di lavoro diverse è necessario rivolgersi altrove. La vita locale si anima periodicamente in occasione di alcune manifestazioni religiose, come la processione sul fiume, che si tiene l'ultima domenica di agosto in onore di San Bartolomeo; a Castelfranco d'Oglio, si tiene una sagra la seconda domenica di ottobre. Il Patrono, Sant'Omobono, si festeggia il 13 novembre.

Località

Castelfranco d'Ogli, Pontirolo Capredoni

INFO
  • Popolazione 557
  • Lat 45° 8' 27,97'' 45.14110278
  • Long 10° 21' 10,64'' 10.35295556
  • CAP 26034
  • Prefisso 0375
  • Codice ISTAT 019042
  • Codice Catasto D370
  • Altitudine slm 34 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno
    E/2389
  • Superficie 11.74 Km2
  • Densità 47,44 ab/Km2
  • Sismicità Zona 3
  • Alba 04:43
  • Tramonto 19:46
Contatti
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BI. GENITORI DIRITTI DEI MINORI ? CREMONA & MANTOVAVIA CASTELLO 2/B
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