Descrizione

Comune di pianura, di origini antiche, la cui economia si fonda sulle attività agricole e industriali. I dresanesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono tutti concentrati in un unico abitato, interessato da alcuni decenni da una forte espansione edilizia, che ha portato alla nascita e allo sviluppo, specie nei pressi delle vicine vie di comunicazione, di alcuni complessi residenziali. Il territorio comunale, attraversato dai canali Addetta e Muzza, ricco di risorgive e con lunghi filari di pioppi che costeggiano i corsi d'acqua, presenta un profilo geometrico molto regolare, con lievi variazioni altimetriche, e un andamento plano-altimetrico pianeggiante. I tre alberi di pioppo raffigurati nello stemma comunale, concesso con Decreto del 1963, simboleggiano la salubrità e la fertilità del luogo, dovuta all'opera di bonifica dei monaci di Lodi che risanarono l'area divenuta paludosa.

Comune di pianura, di origini antiche, la cui economia si fonda sulle attività agricole e industriali. I dresanesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono tutti concentrati in un unico abitato, interessato da alcuni decenni da una forte espansione edilizia, che ha portato alla nascita e allo sviluppo, specie nei pressi delle vicine vie di comunicazione, di alcuni complessi residenziali. Il territorio comunale, attraversato dai canali Addetta e Muzza, ricco di risorgive e con lunghi filari di pioppi che costeggiano i corsi d'acqua, presenta un profilo geometrico molto regolare, con lievi variazioni altimetriche, e un andamento plano-altimetrico pianeggiante. I tre alberi di pioppo raffigurati nello stemma comunale, concesso con Decreto del 1963, simboleggiano la salubrità e la fertilità del luogo, dovuta all'opera di bonifica dei monaci di Lodi che risanarono l'area divenuta paludosa.

Storia

Di antiche origini, secondo il poeta lodigiano del Cinquecento, Giovanni Giacomo Gabiano, deriva il toponimo dall'espressione "Dall'aer sano", usata in riferimento alla grande opera di bonifica, cui venne sottoposto questo territorio, anticamente paludoso, da parte dei monaci di San Pietro di Lodi nel corso del X secolo, e alla salubrità e alla migliore vivibilità che ne derivarono. Le successive vicende storiche videro alternarsi nel controllo della località la chiesa di Milano e quella di Lodi, col conseguente passaggio del feudo, durante le lotte tra il Papato e l'Impero, a varie nobili famiglie, tra cui quelle dei Capitanei di Cuzigo e dei Capitanei di Cervignano d'Adda, di parte guelfa. Dopo essere appartenuta agli inizi del Trecento ai guelfi Della Torre, pervenne ai Visconti, di parte ghibellina, passando verso la metà del XV secolo all'Ospedale Maggiore di Milano e nel 1546 ai principi Tassi di Napoli, cui subentrarono sul finire del Seicento i Magnani. Non si hanno molte notizie sulle sorti del borgo durante le dominazioni spagnola ed austriaca, mentre da alcuni documenti catastali della seconda metà dell'Ottocento risulta che in questa località possedeva beni anche Alessandro Manzoni. Povera la presenza di monumenti: non vi sono infatti edifici di particolare rilievo architettonico, se si escludono la chiesa parrocchiale, intitolata a San Giorgio Martire e costruita nella seconda metà del XIX secolo su un più antico edificio di culto, e la piccola chiesa della Natività di Maria, costruita di recente nel Villaggio Madonnina; di un certo interesse è anche la Cascina Belpensiero, risalente al XII secolo.

Di antiche origini, secondo il poeta lodigiano del Cinquecento, Giovanni Giacomo Gabiano, deriva il toponimo dall'espressione "Dall'aer sano", usata in riferimento alla grande opera di bonifica, cui venne sottoposto questo territorio, anticamente paludoso, da parte dei monaci di San Pietro di Lodi nel corso del X secolo, e alla salubrità e alla migliore vivibilità che ne derivarono. Le successive vicende storiche videro alternarsi nel controllo della località la chiesa di Milano e quella di Lodi, col conseguente passaggio del feudo, durante le lotte tra il Papato e l'Impero, a varie nobili famiglie, tra cui quelle dei Capitanei di Cuzigo e dei Capitanei di Cervignano d'Adda, di parte guelfa. Dopo essere appartenuta agli inizi del Trecento ai guelfi Della Torre, pervenne ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>, di parte ghibellina, passando verso la metà del XV secolo all'Ospedale Maggiore di Milano e nel 1546 ai principi Tassi di Napoli, cui subentrarono sul finire del Seicento i Magnani. Non si hanno molte notizie sulle sorti del borgo durante le dominazioni spagnola ed austriaca, mentre da alcuni documenti catastali della seconda metà dell'Ottocento risulta che in questa località possedeva beni anche <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=ALESSANDROMANZONI'>Alessandro Manzoni</a>. Povera la presenza di monumenti: non vi sono infatti edifici di particolare rilievo architettonico, se si escludono la chiesa parrocchiale, intitolata a San Giorgio Martire e costruita nella seconda metà del XIX secolo su un più antico edificio di culto, e la piccola chiesa della Natività di Maria, costruita di recente nel Villaggio Madonnina; di un certo interesse è anche la Cascina Belpensiero, risalente al XII secolo.

Economia

Vive dei prodotti di una fiorente agricoltura (basata su coltivazioni di cereali, frumento e foraggi) dell'allevamento di bovini, sia da carne che da latte, e del lavoro offerto da qualche impresa edile e qualche mobilificio. Il livello del reddito dei dresanesi e la loro capacità di risparmio giustificano la presenza dell'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Non mancano servizi di consulenza informatica che, uniti a quelli amministrativi e scolastici e ad una modesta rete commerciale (adeguata comunque al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità) completano il quadro delle attività terziarie. L'offerta di servizi pubblici è commisurata alle dimensioni della comunità: non si registra infatti la presenza di strutture sociali di rilievo; nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria; vi è una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive assicurano sia la possibilità di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Vive dei prodotti di una fiorente agricoltura (basata su coltivazioni di cereali, frumento e foraggi) dell'allevamento di bovini, sia da carne che da latte, e del lavoro offerto da qualche impresa edile e qualche <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILIFICIO'>mobilificio</a>. Il livello del reddito dei dresanesi e la loro capacità di risparmio giustificano la presenza dell'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Non mancano servizi di consulenza informatica che, uniti a quelli amministrativi e scolastici e ad una modesta rete commerciale (adeguata comunque al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità) completano il quadro delle attività terziarie. L'offerta di servizi pubblici è commisurata alle dimensioni della comunità: non si registra infatti la presenza di strutture sociali di rilievo; nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria; vi è una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive assicurano sia la possibilità di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Non può certo essere considerata una meta turistica, per la mancanza di attrattive significative, ma è abbastanza frequentata per lavoro, grazie soprattutto a qualche iniziativa industriale che consente di assorbire manodopera dai dintorni, e mantiene un rapporto piuttosto intenso con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per frequentare gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado, il commercio e l'espletamento di pratiche burocratiche, facilitata da un agevole sistema di collegamenti. Tra gli appuntamenti che sono soliti animare la comunità vanno citate la festa dell'uva, che si svolge a settembre, e la sagra che ha luogo l'ultima domenica di ottobre. La festa del Patrono, San Giorgio, si celebra il 23 aprile.

Non può certo essere considerata una meta turistica, per la mancanza di attrattive significative, ma è abbastanza frequentata per lavoro, grazie soprattutto a qualche iniziativa industriale che consente di assorbire manodopera dai dintorni, e mantiene un rapporto piuttosto intenso con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per frequentare gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado, il commercio e l'espletamento di pratiche burocratiche, facilitata da un agevole sistema di collegamenti. Tra gli appuntamenti che sono soliti animare la comunità vanno citate la festa dell'uva, che si svolge a settembre, e la sagra che ha luogo l'ultima domenica di ottobre. La festa del Patrono, San Giorgio, si celebra il 23 aprile.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Dresano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.