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Descrizione

Piccola comunità collinare, di origine medievale, ma già abitata in età antica, avente un’economia basata esclusivamente sulla produzione agricola. La maggior parte dei denicesi, il cui indice di vecchiaia è raramente riscontrabile, vive in case sparse; il resto della popolazione si divide tra il capoluogo comunale, la località Piani e l’aggregato urbano minore Piani Superiore. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 180 a un massimo di 665 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da espansione edilizia, sorge raggruppato sul culmine di uno sperone collinare.

Storia

L’origine del toponimo risale all’epoca medievale. Le forme attestate in questo periodo oscillano tra quelle in ablativo singolare di “Denece” e “Denice” e altre plurali tra cui vi è “Denicis”. Probabilmente la denominazione riflette un aggettivo ADENNICUS, nella forma dell’ablativo plurale ADENNICIS, derivante dal personale ADENNA. Le sue origini risalgono al periodo medievale. Appartenuta inizialmente al comitato di Acqui, nell’XI secolo entrò a far parte dei possedimenti dell’abbazia di San Quintino di Spigno Monferrato. I successivi signori che la presero sotto la propria giurisdizione, i marchesi del Carretto di Savona, la infeudarono, nel 1209, al comune di Acqui, i cui vescovi diedero l’investitura delle decime al marchese Bonifacio di Ponzone. Presto divenne, come molti altri paesi della zona, possedimento dei marchesi del Monferrato, a cui rimase fino al XVIII secolo quando ne divennero signori i Savoia. Questi la cedettero, in qualità di feudo, ai Casoretti di Belvedere. Il periodo fascista fu particolarmente duro: con la perdita della qualifica di comune venne inglobata amministrativamente a Montechiaro d’Acqui. Tornò ad essere indipendente solo nel 1946. Tra gli emblemi monumentali che possano testimoniare le sue antiche vicende storiche sono degni di nota: un’alta torre quadrata eretta nel Medioevo caratterizzata da una merlatura costruita sicuramente in epoca più tarda. Molto probabilmente deve aver fatto parte di un castello, andato del tutto distrutto, di proprietà dei marchesi del Carretto; la chiesa parrocchiale di San Lorenzo; la chiesa di San Sebastiano; delle steli tombali, di origine romana, inserite sui portali delle case più signorili.

Economia

È sede di Pro Loco. L’agricoltura produce cereali, frumento, foraggio, uva e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di avicoli, bovini e caprini. Non vi è stato praticamente alcuno sviluppo industriale, fatta eccezione per una piccola impresa edile, data l’esiguità numerica della popolazione, costituita per lo più da anziani. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Mancano scuole di ogni ordine e grado. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario non è assicurato nemmeno il servizio farmaceutico.

Relazioni

Non costituisce meta di significativo richiamo turistico, pur offrendo, a quanti vi si rechino, la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale che la circondano. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Fa parte del cosiddetto “percorso dei formaggi”, nel cui tragitto è possibile apprezzare la deliziosa robiola locale. La terza domenica di maggio si tiene la tradizionale “Sagra delle bugie”. La festa del Patrono, San Lorenzo, si celebra il 10 agosto.

Località

Ciano, Piani

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Denice rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 176
  • Lat 44° 35' 54,34'' 44.59842778
  • Long 8° 19' 57,55'' 8.33265278
  • CAP 15010
  • Prefisso 0144
  • Codice ISTAT 006065
  • Codice Catasto D272
  • Altitudine slm 387 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno
    E/2807
  • Superficie 7.45 Km2
  • Densità 23,62 ab/Km2
  • Sismicità Zona 4
  • Alba 05:23
  • Tramonto 19:24
Contatti
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NomeIndirizzo
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ASSOCIAZIONE URSARIA / AMICI DEL MUSEOVIA REPUBBLICA ARGENTINA 8
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