Descrizione

Piccola comunità di pianura, di incerta origine, la cui economia si fonda essenzialmente sulle attività agricole: i prodotti della terra rappresentano, infatti, una risorsa di primaria importanza per la popolazione; poco sviluppato è, invece, il tessuto industriale. I deroveresi, che fanno registrare un indice di vecchiaia molto superiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale e, in minor misura, nelle località di Ca' de' Bonavogli, Ca' de' Cervi, Ca' de' Novelli, Casalorzo Boldori, Casalorzo Geroldi e Ferabò, nonché in un numero poco rilevante di case sparse. Il profilo geometrico del territorio presenta un andamento estremamente regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che vanno da un minimo di 31 metri sul livello del mare ad un massimo di appena 37; l'abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Piccola comunità di pianura, di incerta origine, la cui economia si fonda essenzialmente sulle attività agricole: i prodotti della terra rappresentano, infatti, una risorsa di primaria importanza per la popolazione; poco sviluppato è, invece, il tessuto industriale. I deroveresi, che fanno registrare un indice di vecchiaia molto superiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale e, in minor misura, nelle località di Ca' de' Bonavogli, Ca' de' Cervi, Ca' de' Novelli, Casalorzo Boldori, Casalorzo Geroldi e Ferabò, nonché in un numero poco rilevante di case sparse. Il profilo geometrico del territorio presenta un andamento estremamente regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che vanno da un minimo di 31 metri sul livello del mare ad un massimo di appena 37; l'abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Storia

Situata poco più a sud di un importante asse stradale romano, la via Postumia, e poco più a nord della via Giuseppina, voluta da Napoleone, non sembra aver suscitato nei secoli l'interesse degli storici, pur occupando una posizione geografica favorevole; poco o niente si sa, infatti, delle sue origini e le ipotesi sull'evoluzione del toponimo sono piuttosto incerte: alcuni suppongono che derivi dal nome di un'omonima famiglia, di antica origine; la tradizione popolare, invece, lo associa alla presenza di un bosco di roveri; l'originaria forma grafica, De-Rovere, fa supporre che la prima ipotesi sia la più valida. Molto incerta è anche la cronologia del documento in cui viene citata per la prima volta: in un atto degli inizi dell'anno Mille, in cui si conferma al vescovo di Cremona la proprietà su alcuni possedimenti, è citata una località chiamata "Durovar". Regna, tuttavia, un certo scetticismo sul fatto che tale denominazione possa essere riferita all'attuale piccola comunità di Derovere. L'unica notizia storica certa che la riguarda fa rife rimento alla lunga guerra, che oppose i comuni di Milano e Crema a Cremona, e che più volte colpì il suo territorio. Unico edificio degno di menzione è una grande cascina, strutturata secondo il modello cremonese, che si innalza attorno ad un cortile interno sul quale si affacciavano la casa padronale, le dimore dei contadini, i barchessali e le stalle.

Situata poco più a sud di un importante asse stradale romano, la via Postumia, e poco più a nord della via Giuseppina, voluta da Napoleone, non sembra aver suscitato nei secoli l'interesse degli storici, pur occupando una posizione geografica favorevole; poco o niente si sa, infatti, delle sue origini e le ipotesi sull'evoluzione del toponimo sono piuttosto incerte: alcuni suppongono che derivi dal nome di un'omonima famiglia, di antica origine; la tradizione popolare, invece, lo associa alla presenza di un bosco di roveri; l'originaria forma grafica, De-Rovere, fa supporre che la prima ipotesi sia la più valida. Molto incerta è anche la cronologia del documento in cui viene citata per la prima volta: in un atto degli inizi dell'anno Mille, in cui si conferma al vescovo di Cremona la proprietà su alcuni possedimenti, è citata una località chiamata "Durovar". Regna, tuttavia, un certo scetticismo sul fatto che tale denominazione possa essere riferita all'attuale piccola comunità di Derovere. L'unica notizia storica certa che la riguarda fa rife rimento alla lunga guerra, che oppose i comuni di Milano e Crema a Cremona, e che più volte colpì il suo territorio. Unico edificio degno di menzione è una grande cascina, strutturata secondo il modello cremonese, che si innalza attorno ad un cortile interno sul quale si affacciavano la casa padronale, le dimore dei contadini, i barchessali e le stalle.

Economia

L'economia locale si fonda esclusivamente sulle attività agricole: la coltivazione dei terreni garantisce la produzione di cereali, frumento, vite e foraggi; sviluppata è anche la zootecnia: una certa importanza hanno, infatti, gli allevamenti di bovini e suini, cui si affiancano allevamenti equini e caprini di dimensioni più modeste; il settore industriale non si è affatto sviluppato e il terziario contribuisce in misura praticamente irrilevante all'economia locale. Non vi sono molti uffici di rilievo, fatta eccezione per quelli deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali e per gli uffici della Pro Loco. Mancano strutture sociali, ricreative e sportive, di particolare rilievo e totalmente assenti sono pure le strutture scolastiche. La rete distributiva è appena sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione. Poche sono le strutture ricettive che, peraltro, garantiscono la sola possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Una certa carenza si registra anche per quanto riguarda le strutture sanitarie, anch'esse completamente assenti.

L'economia locale si fonda esclusivamente sulle attività agricole: la coltivazione dei terreni garantisce la produzione di cereali, frumento, vite e foraggi; sviluppata è anche la zootecnia: una certa importanza hanno, infatti, gli allevamenti di bovini e suini, cui si affiancano allevamenti equini e caprini di dimensioni più modeste; il settore industriale non si è affatto sviluppato e il terziario contribuisce in misura praticamente irrilevante all'economia locale. Non vi sono molti uffici di rilievo, fatta eccezione per quelli deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali e per gli uffici della Pro Loco. Mancano strutture sociali, ricreative e sportive, di particolare rilievo e totalmente assenti sono pure le strutture scolastiche. La rete distributiva è appena sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione. Poche sono le strutture ricettive che, peraltro, garantiscono la sola possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Una certa carenza si registra anche per quanto riguarda le strutture sanitarie, anch'esse completamente assenti.

Relazioni

Non può essere considerata una meta turistica per l'assenza di attrattive significative; i rapporti con i comuni vicini sono dovuti soprattutto alla necessità dei deroveresi di accedere agli uffici amministrativi non presenti sul posto e di raggiungere quotidianamente gli istituti d'istruzione. Le attività agricole assorbono solo in parte la manodopera locale, sicché per altri sbocchi occupazionali bisogna rivolgersi altrove. Alcune manifestazioni ricorrenti, a carattere ricreativo e religioso, rendono più intensi i rapporti con i comuni limitrofi e attirano un discreto numero di visitatori: nel mese di dicembre viene allestito un presepe vivente; la prima domenica dopo il 4 ottobre ha luogo la sagra di San Francesco; la prima domenica dopo il 26 luglio a Casalorzo Geroldi si organizza la sagra di Sant'Anna e il 23 aprile si tiene la sagra dello gnocco. Il Patrono, San Giorgio, si festeggia il 23 aprile.

Non può essere considerata una meta turistica per l'assenza di attrattive significative; i rapporti con i comuni vicini sono dovuti soprattutto alla necessità dei deroveresi di accedere agli uffici amministrativi non presenti sul posto e di raggiungere quotidianamente gli istituti d'istruzione. Le attività agricole assorbono solo in parte la manodopera locale, sicché per altri sbocchi occupazionali bisogna rivolgersi altrove. Alcune manifestazioni ricorrenti, a carattere ricreativo e religioso, rendono più intensi i rapporti con i comuni limitrofi e attirano un discreto numero di visitatori: nel mese di dicembre viene allestito un presepe vivente; la prima domenica dopo il 4 ottobre ha luogo la sagra di San Francesco; la prima domenica dopo il 26 luglio a Casalorzo Geroldi si organizza la sagra di Sant'Anna e il 23 aprile si tiene la sagra dello gnocco. Il Patrono, San Giorgio, si festeggia il 23 aprile.

Località

Ca' de' Bonavogli, Ca' de' Cervi, Ca' de' Novelli, Casalorzo Boldori, Casalorzo Geroldi, Ferabò

Ca' de' Bonavogli, Ca' de' Cervi, Ca' de' Novelli, Casalorzo Boldori, Casalorzo Geroldi, Ferabò

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Derovere rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.