Descrizione

Centro di pianura, di origine antica, con un'economia di tipo agricolo e industriale. I cutrofianesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra numerosissime case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate. L'abitato, interessato da una forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Centro di pianura, di origine antica, con un'economia di tipo agricolo e industriale. I cutrofianesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra numerosissime case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate. L'abitato, interessato da una forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Storia

Citata come Uttrofriani in un documento del XIII secolo, secondo alcuni studiosi deriva il toponimo da un nome di persona, che potrebbe essere un greco-latino OECOTROPHIUS o un OCTUFRIUS (dall'osco “octufri”, ‘ottobre'), con l'aggiunta del suffisso -anus, indicante appartenenza. Non manca però chi si richiama al latino CULTUS JANI, in quanto nella zona, in epoca romana, si sarebbe venerato il dio Giano, o al termine locale “cutrubbi”, indicante dei recipienti fabbricati sul posto. Nell'alto Medioevo fu assoggettata alla dominazione greco-bizantina, di cui si sono a lungo conservate tracce nel linguaggio e nei riti praticati. Entrata successivamente a far parte della contea di Soleto, dalla fine del secolo XI alla seconda metà del XV fu annessa al principato di Taranto, venendo infeudata agli Enghien, ai De Balzo e ai Filomarini. La storia più recente non fa registrare avvenimenti di rilievo. L'elemento di maggiore pregio del patrimonio storico-architettonico è rappresentato dalla settecentesca cattedrale, dedicata alla Vergine della Neve e a Sant'Antonio da Padova. Di un certo interesse è anche la torre dell'orologio.

Citata come Uttrofriani in un documento del XIII secolo, secondo alcuni studiosi deriva il toponimo da un nome di persona, che potrebbe essere un greco-latino OECOTROPHIUS o un OCTUFRIUS (dall'osco “octufri”, ‘ottobre'), con l'aggiunta del suffisso -anus, indicante appartenenza. Non manca però chi si richiama al latino CULTUS JANI, in quanto nella zona, in epoca romana, si sarebbe venerato il dio Giano, o al termine locale “cutrubbi”, indicante dei recipienti fabbricati sul posto. Nell'alto Medioevo fu assoggettata alla dominazione greco-<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=BIZANTINA'>bizantina</a>, di cui si sono a lungo conservate tracce nel linguaggio e nei riti praticati. Entrata successivamente a far parte della contea di Soleto, dalla fine del secolo XI alla seconda metà del XV fu annessa al principato di Taranto, venendo infeudata agli Enghien, ai De Balzo e ai Filomarini. La storia più recente non fa registrare avvenimenti di rilievo. L'elemento di maggiore pregio del patrimonio storico-architettonico è rappresentato dalla settecentesca cattedrale, dedicata alla Vergine della Neve e a Sant'Antonio da Padova. Di un certo interesse è anche la torre dell'orologio.

Economia

Oltre che degli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, è sede della Pro Loco e della stazione dei carabinieri. L'agricoltura, favorita dalle caratteristiche del territorio, è basata sulla produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uve, olivo, agrumi e altra frutta; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l'allevamento di bovini, suini, caprini e avicoli. L'industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare, edile, estrattivo, tessile, dei materiali da costruzione, della lavorazione del tabacco e della fabbricazione di mobili. Degno di nota è l'artigianato della terracotta. È presente il servizio bancario; una rete distributiva, di dimensioni non rilevanti ma sufficiente al soddisfacimento dei bisogni primari della comunità, completa il quadro delle attività terziarie. Non si segnalano particolari strutture sociali, sportive e per il tempo libero. Le strutture scolastiche permettono di frequentare soltanto le classi dell'obbligo, mentre quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca e dal museo comunale della ceramica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Oltre che degli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, è sede della Pro Loco e della stazione dei carabinieri. L'agricoltura, favorita dalle caratteristiche del territorio, è basata sulla produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uve, olivo, agrumi e altra frutta; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l'allevamento di bovini, suini, caprini e avicoli. L'industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare, edile, estrattivo, tessile, dei materiali da costruzione, della lavorazione del tabacco e della fabbricazione di mobili. Degno di nota è l'artigianato della terracotta. È presente il servizio bancario; una rete distributiva, di dimensioni non rilevanti ma sufficiente al soddisfacimento dei bisogni primari della comunità, completa il quadro delle attività terziarie. Non si segnalano particolari strutture sociali, sportive e per il tempo libero. Le strutture scolastiche permettono di frequentare soltanto le classi dell'obbligo, mentre quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca e dal museo comunale della ceramica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, intrattiene rapporti piuttosto intensi con i comuni del circondario, ai quali gli abitanti si rivolgono per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, oltre che per motivi di lavoro. Tra le manifestazioni, che vi si organizzano nel corso dell'anno, meritano di essere ricordate: la festa di Sant'Antonio “te le focare” (dei fuochi); quella di San Giuseppe, con la sagra della zeppola, il 19 marzo; la mostra dell'artigianato della terracotta, il 24 marzo; la sagra gastronomica locale, il 16 e il 17 agosto, e la festa dell'agricoltura, il 9 novembre. Il mercato settimanale si svolge il mercoledì. La festa del Patrono, Sant'Antonio da Padova, viene celebrata l'8 agosto ed è accompagnata da una grande mostra, che ha radici molto antiche.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, intrattiene rapporti piuttosto intensi con i comuni del circondario, ai quali gli abitanti si rivolgono per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, oltre che per motivi di lavoro. Tra le manifestazioni, che vi si organizzano nel corso dell'anno, meritano di essere ricordate: la festa di Sant'Antonio “te le focare” (dei fuochi); quella di San Giuseppe, con la sagra della zeppola, il 19 marzo; la mostra dell'artigianato della terracotta, il 24 marzo; la sagra gastronomica locale, il 16 e il 17 agosto, e la festa dell'agricoltura, il 9 novembre. Il mercato settimanale si svolge il mercoledì. La festa del Patrono, Sant'Antonio da Padova, viene celebrata l'8 agosto ed è accompagnata da una grande mostra, che ha radici molto antiche.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cutrofiano rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.