Descrizione

Piccola comunità di pianura, di incerta origine, la cui economia si fonda principalmente sulle attività agricole: i prodotti della terra rappresentano, infatti, per la popolazione una risorsa di primaria importanza; poco sviluppato è, invece, il settore industriale. I cumignanesi, che fanno registrare un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono concentrati prevalentemente nel capoluogo comunale e solo una piccola parte di essi si distribuisce nelle località di Belvedere e Castelletto, nonché in un numero poco rilevante di case sparse. Il territorio comunale, ricco di canali e corsi d'acqua abbondantemente sfruttati per l'irrigazione, presenta un profilo geometrico estremamente regolare, con variazioni altimetriche lievi, che vanno da un minimo di 59 metri sul livello del mare ad un massimo di 87. L'abitato, che fa registrare segni evidenti di una forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Piccola comunità di pianura, di incerta origine, la cui economia si fonda principalmente sulle attività agricole: i prodotti della terra rappresentano, infatti, per la popolazione una risorsa di primaria importanza; poco sviluppato è, invece, il settore industriale. I cumignanesi, che fanno registrare un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono concentrati prevalentemente nel capoluogo comunale e solo una piccola parte di essi si distribuisce nelle località di Belvedere e Castelletto, nonché in un numero poco rilevante di case sparse. Il territorio comunale, ricco di canali e corsi d'acqua abbondantemente sfruttati per l'irrigazione, presenta un profilo geometrico estremamente regolare, con variazioni altimetriche lievi, che vanno da un minimo di 59 metri sul livello del mare ad un massimo di 87. L'abitato, che fa registrare segni evidenti di una forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Storia

Non sembra sia stata protagonista di eventi rilevanti, che ne abbiano caratterizzato le vicende storiche: le fonti sono piuttosto avare di notizie circa le sue origini e l'evoluzione del toponimo, che potrebbe derivare dal personale COMINIUS e dall'aggettivo COMUNIANUS, riferito a un "fundus" di epoca romana. Certa è, invece, l'importanza strategica che le fu attribuita nel corso del Medioevo, a seguito della sua posizione geografica: nel XII secolo, infatti, i cremonesi, impegnati nell'attività di fortificazione del proprio territorio, vi edificarono un castello. E a Cremona e alle sue vicende storiche fu sempre legata: ne seguì, infatti, le sorti anche nei periodi di dominazioni straniere. Il patrimonio storico-artistico conta numerosi esempi di architettura civile nelle grandi cascine sparse un po' dovunque sul territorio, tipiche delle zone di pianura, nelle quali l'agricoltura ha rappresentato da sempre la principale risorsa economica. Tra gli edifici a carattere religioso, notevole interesse riveste la chiesa parrocchiale, edificata sui resti di una costruzione più antica e intitolata a San Giorgio: ha una struttura architettonica molto semplice e lineare e, sulla facciata principale, si trova scolpito il volto del Santo, opera di Leone Lodi; all'interno conserva tre pregevoli dipinti riferibili alla cultura veneta dei secoli XVII e XVIII: da Venezia i quadri giunsero a Cumignano intorno alla metà del XIX secolo.

Non sembra sia stata protagonista di eventi rilevanti, che ne abbiano caratterizzato le vicende storiche: le fonti sono piuttosto avare di notizie circa le sue origini e l'evoluzione del toponimo, che potrebbe derivare dal personale COMINIUS e dall'aggettivo COMUNIANUS, riferito a un "fundus" di epoca romana. Certa è, invece, l'importanza strategica che le fu attribuita nel corso del Medioevo, a seguito della sua posizione geografica: nel XII secolo, infatti, i cremonesi, impegnati nell'attività di fortificazione del proprio territorio, vi edificarono un castello. E a Cremona e alle sue vicende storiche fu sempre legata: ne seguì, infatti, le sorti anche nei periodi di dominazioni straniere. Il patrimonio storico-artistico conta numerosi esempi di architettura civile nelle grandi cascine sparse un po' dovunque sul territorio, tipiche delle zone di pianura, nelle quali l'agricoltura ha rappresentato da sempre la principale risorsa economica. Tra gli edifici a carattere religioso, notevole interesse riveste la chiesa parrocchiale, edificata sui resti di una costruzione più antica e intitolata a San Giorgio: ha una struttura architettonica molto semplice e lineare e, sulla facciata principale, si trova scolpito il volto del Santo, opera di Leone Lodi; all'interno conserva tre pregevoli dipinti riferibili alla cultura veneta dei secoli XVII e XVIII: da Venezia i quadri giunsero a Cumignano intorno alla metà del XIX secolo.

Economia

L'agricoltura costituisce, ancora oggi, la principale risorsa economica dei cumignanesi: la coltivazione dei terreni garantisce una proficua produzione di cereali e ortaggi; molto sviluppato è pure il settore zootecnico, che si fonda sull'allevamento suino e bovino. Più modesto è stato lo sviluppo del settore industriale, che ha interessato solamente il comparto edile, che occupa un modesto numero di addetti. Il terziario, che si compone di una rete distributiva sufficiente a soddisfare le esigenze della popolazione, contribuisce in misura poco rilevante allo sviluppo dell'economia locale. Non ospita molti uffici, fatta eccezione per quelli deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali. Il sindaco, inoltre, rappresenta, all'occorrenza, l'autorità di pubblica sicurezza, per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri. L'istruzione scolastica è garantita solo fino al livello primario; per l'approfondimento culturale si può usufruire del servizio di biblioteca ma non vi sono strutture specifiche per la tutela del patrimonio culturale, quali musei o simili. Poche sono le strutture ricettive, che peraltro garantiscono la sola possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Sul posto sono totalmente assenti le strutture sanitarie.

L'agricoltura costituisce, ancora oggi, la principale risorsa economica dei cumignanesi: la coltivazione dei terreni garantisce una proficua produzione di cereali e ortaggi; molto sviluppato è pure il settore zootecnico, che si fonda sull'allevamento suino e bovino. Più modesto è stato lo sviluppo del settore industriale, che ha interessato solamente il comparto edile, che occupa un modesto numero di addetti. Il terziario, che si compone di una rete distributiva sufficiente a soddisfare le esigenze della popolazione, contribuisce in misura poco rilevante allo sviluppo dell'economia locale. Non ospita molti uffici, fatta eccezione per quelli deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali. Il sindaco, inoltre, rappresenta, all'occorrenza, l'autorità di pubblica sicurezza, per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri. L'istruzione scolastica è garantita solo fino al livello primario; per l'approfondimento culturale si può usufruire del servizio di biblioteca ma non vi sono strutture specifiche per la tutela del patrimonio culturale, quali musei o simili. Poche sono le strutture ricettive, che peraltro garantiscono la sola possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Sul posto sono totalmente assenti le strutture sanitarie.

Relazioni

Non può essere considerata una meta turistica, per l'assenza di attrattive significative e di manifestazioni, a carattere religioso o ricreativo, che, altrove, richiamano numerosi visitatori. I rapporti con i comuni vicini, piuttosto intensi per la carenza di strutture e servizi, si devono alla necessità dei cumignanesi di accedere agli uffici amministrativi e di raggiungere le strutture scolastiche non disponibili sul posto. Le attività agricole, notevolmente sviluppate, consentono di assorbire, almeno in parte, flussi di manodopera anche non locale; la manodopera locale eccedente deve, invece, rivolgersi altrove per trovare sbocchi occupazionali. Il Patrono, San Giorgio, si festeggia il 23 aprile.

Non può essere considerata una meta turistica, per l'assenza di attrattive significative e di manifestazioni, a carattere religioso o ricreativo, che, altrove, richiamano numerosi visitatori. I rapporti con i comuni vicini, piuttosto intensi per la carenza di strutture e servizi, si devono alla necessità dei cumignanesi di accedere agli uffici amministrativi e di raggiungere le strutture scolastiche non disponibili sul posto. Le attività agricole, notevolmente sviluppate, consentono di assorbire, almeno in parte, flussi di manodopera anche non locale; la manodopera locale eccedente deve, invece, rivolgersi altrove per trovare sbocchi occupazionali. Il Patrono, San Giorgio, si festeggia il 23 aprile.

Località

Belvedere, Castelletto

Belvedere, Castelletto

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cumignano sul Naviglio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.