Descrizione

Centro di pianura, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole, ormai in declino, ha sviluppato il tessuto industriale; discreta è la presenza dei servizi. I castanesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale, che fa registrare evidenti segni di espansione edilizia; scarsamente popolate sono invece le località di Arese, Casello Ferroviario, Montagnone, Cascina Cornarina, Cascina Saronna e Molino al Ponte. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con lievi variazioni altimetriche; l'abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, in campo azzurro, un castello d'argento che attraversa un albero col fusto visibile dall'apertura. Il tutto posto su un terreno più alto verso i lati dello scudo.

Centro di pianura, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole, ormai in declino, ha sviluppato il tessuto industriale; discreta è la presenza dei servizi. I castanesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale, che fa registrare evidenti segni di espansione edilizia; scarsamente popolate sono invece le località di Arese, Casello Ferroviario, Montagnone, Cascina Cornarina, Cascina Saronna e Molino al Ponte. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con lievi variazioni altimetriche; l'abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, in campo azzurro, un castello d'argento che attraversa un albero col fusto visibile dall'apertura. Il tutto posto su un terreno più alto verso i lati dello scudo.

Storia

Citata per la prima volta in un documento degli inizi dell'ottavo secolo, deriva probabilmente il toponimo dal latino SILVAE CASTANEAE, 'selve di castagni', in riferimento alla folta vegetazione in passato esistente nella zona. L'aggettivo Primo fu aggiunto nel 1863, per distinguerla dall'omonimo comune pavese. Dopo aver fatto parte, nel corso dell'alto Medioevo, del contado di Bulgaria, nella seconda metà del XII secolo entrò tra i possedimenti dei conti di Biandrate, venendo concessa un secolo dopo dal comune di Milano ad Alberto Cane. Posta in parte sotto il dominio dell'arcivescovo milanese, nel Trecento fu coinvolta nelle lotte tra diverse nobili famiglie, passando poi sotto il dominio del Visconti, che ne conservarono il possesso fino al 1447 quando, con l'avvento della signoria sforzesca, fu infeudata a vari signori, tra cui i Panigarola, i Terzaghi, i Viscardi e i Pusterla. Nel 1662 fu distrutta durante le guerre tra i francesi da un lato e gli spagnoli e gli austriaci dall'altro e, rimasta fino alla prima metà del XVIII secolo alla famiglia dei Brignano, fu in seguito concessa da Carlo VI ad Antonio Nuno de Portugal de la Puebla. Durante il dominio asburgico fu annessa alla provincia di Gallarate, ritornando in mano austriaca al termine dell'invasione napoleonica e partecipando attivamente ai moti risorgimentali. Tra i monumenti spiccano: la settecentesca villa Rusconi, la chiesa parrocchiale di San Zenone, edificata nel XVII secolo su un precedente edificio di culto del Trecento, l'antico oratorio di San Rocco, la chiesa di San Gerolamo, la cappella di Santa Maria in Agro e l'oratorio dell'Addolorata del Settecento.

Citata per la prima volta in un documento degli inizi dell'ottavo secolo, deriva probabilmente il toponimo dal latino SILVAE CASTANEAE, 'selve di castagni', in riferimento alla folta vegetazione in passato esistente nella zona. L'aggettivo Primo fu aggiunto nel 1863, per distinguerla dall'omonimo comune pavese. Dopo aver fatto parte, nel corso dell'alto Medioevo, del contado di Bulgaria, nella seconda metà del XII secolo entrò tra i possedimenti dei conti di Biandrate, venendo concessa un secolo dopo dal comune di Milano ad Alberto Cane. Posta in parte sotto il dominio dell'arcivescovo milanese, nel Trecento fu coinvolta nelle lotte tra diverse nobili famiglie, passando poi sotto il dominio del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>, che ne conservarono il possesso fino al 1447 quando, con l'avvento della signoria sforzesca, fu infeudata a vari signori, tra cui i Panigarola, i Terzaghi, i Viscardi e i Pusterla. Nel 1662 fu distrutta durante le guerre tra i francesi da un lato e gli spagnoli e gli austriaci dall'altro e, rimasta fino alla prima metà del XVIII secolo alla famiglia dei Brignano, fu in seguito concessa da Carlo VI ad Antonio Nuno de Portugal de la Puebla. Durante il dominio asburgico fu annessa alla provincia di Gallarate, ritornando in mano austriaca al termine dell'invasione napoleonica e partecipando attivamente ai moti risorgimentali. Tra i monumenti spiccano: la settecentesca villa Rusconi, la chiesa parrocchiale di San Zenone, edificata nel XVII secolo su un precedente edificio di culto del Trecento, l'antico oratorio di San Rocco, la chiesa di San Gerolamo, la cappella di Santa Maria in Agro e l'oratorio dell'Addolorata del Settecento.

Economia

È sede di una stazione dei carabinieri e del distretto scolastico n. 70. Nell'economia locale l'agricoltura, basata su coltivazioni di cereali, frumento e foraggi, e l'allevamento di avicoli hanno perso terreno rispetto all'industria, rappresentata da numerose aziende che operano nei comparti automobilistico, edile, tessile e della produzione e distribuzione di energia elettrica e gas; a queste si affiancano mobilifici e gioiellerie. Il terziario si compone della rete commerciale (sufficiente al soddisfacimento dei diversi bisogni della comunità) e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli amministrativi e scolastici, sono presenti il servizio bancario, assicurazioni e fondi pensione. Presenta, tra le strutture sociali, un asilo nido e una casa di riposo. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell'obbligo e includono un istituto professionale industriale, un istituto tecnico commerciale e un liceo scientifico, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca. Le strutture ricettive non offrono possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

È sede di una stazione dei carabinieri e del distretto scolastico n. 70. Nell'economia locale l'agricoltura, basata su coltivazioni di cereali, frumento e foraggi, e l'allevamento di avicoli hanno perso terreno rispetto all'industria, rappresentata da numerose aziende che operano nei comparti automobilistico, edile, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a> e della produzione e distribuzione di energia elettrica e gas; a queste si affiancano <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILIFICI'>mobilifici</a> e gioiellerie. Il terziario si compone della rete commerciale (sufficiente al soddisfacimento dei diversi bisogni della comunità) e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli amministrativi e scolastici, sono presenti il servizio bancario, assicurazioni e fondi pensione. Presenta, tra le strutture sociali, un asilo nido e una casa di riposo. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell'obbligo e includono un istituto professionale industriale, un istituto tecnico commerciale e un liceo scientifico, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca. Le strutture ricettive non offrono possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra i poli turistici della zona, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di visitare il Parco della Valle del Ticino, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, grazie alle sue attività produttive che consentono di richiamare discreti flussi di manodopera esterna, alle sue attività commerciali e alla presenza degli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado. Fra le manifestazioni che sono solite animare la comunità, richiamando numerosi visitatori, meritano di essere citati la fiera primaverile, la fiera estiva, l'estate castanese e la sagra degli uccelli, che si svolge nel mese di settembre. La festa del Patrono, San Zenone, si celebra l'ultima domenica di ottobre e il lunedì successivo con la tradizionale fiera autunnale.

Sebbene non figuri tra i poli turistici della zona, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di visitare il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PARCODELLAVALLEDELTICINO'>Parco della Valle del Ticino</a>, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, grazie alle sue attività produttive che consentono di richiamare discreti flussi di manodopera esterna, alle sue attività commerciali e alla presenza degli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado. Fra le manifestazioni che sono solite animare la comunità, richiamando numerosi visitatori, meritano di essere citati la fiera primaverile, la fiera estiva, l'estate castanese e la sagra degli uccelli, che si svolge nel mese di settembre. La festa del Patrono, San Zenone, si celebra l'ultima domenica di ottobre e il lunedì successivo con la tradizionale fiera autunnale.

Località

Arese, Cascina Cornarina, Cascina Saronna, Casello Ferroviario, Molino al Ponte, Montagnone, Ponte

Arese, Cascina Cornarina, Cascina Saronna, Casello Ferroviario, Molino al Ponte, Montagnone, Ponte

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Castano Primo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.