Descrizione

Comune collinare, di origine antica, la cui economia si basa prevalentemente sul settore primario. È rinomata per la produzione dell’olio, che ha ottenuto importanti riconoscimenti sul piano nazionale e internazionale. I cassaresi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono quasi tutti nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in poche case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche evidenti, che vanno da un minimo di 306 a un massimo di 649 metri sul livello del mare. L’abitato, quasi totalmente ricostruito a seguito dei danni provocati dal terremoto del 1693, sorge su una collina del Piano di Santo Stefano. È il comune più piccolo della provincia. Lo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è attraversato da una fascia argentea. Sul tutto campeggia un obelisco dorato, sormontato da una sfera dello stesso colore.

Comune collinare, di origine antica, la cui economia si basa prevalentemente sul settore primario. È rinomata per la produzione dell’olio, che ha ottenuto importanti riconoscimenti sul piano nazionale e internazionale. I cassaresi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono quasi tutti nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in poche case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche evidenti, che vanno da un minimo di 306 a un massimo di 649 metri sul livello del mare. L’abitato, quasi totalmente ricostruito a seguito dei danni provocati dal terremoto del 1693, sorge su una collina del Piano di Santo Stefano. È il comune più piccolo della provincia. Lo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è attraversato da una fascia argentea. Sul tutto campeggia un obelisco dorato, sormontato da una sfera dello stesso colore.

Storia

Le origini del toponimo sono da ricercarsi nel termine arabo “Gasr”, ‘rocca, castello’, derivato a sua volta dal latino CASTRUM ed entrato nell’arabo attraverso il greco “Castron”. È attestato a partire dal XIV secolo. La sua origine è antichissima come testimonia la presenza di un villaggio preistorico abitato dai siculi, nelle vicinanze dell’attuale insediamento. Sottoposta, a partire dal 1085, al dominio dei normanni, fece parte della diocesi di Siracusa e successivamente, in età feudale, fu possesso di diversi signori locali, tra cui Giovanni di Cassaro, il principe Don Cesare Gaetani e Anselmo Spadafora, prima di essere assegnata, nel 1420, alla giurisdizione dei Muleto. Quasi totalmente distrutta dal terribile terremoto del 1693, fu ricostruita nello stesso sito nell’arco di un cinquantennio. Tra le opere di valore storico-architettonico figurano: i resti dell’antico castello di epoca araba; la chiesa di San Giuseppe, costruita nel XIV secolo, e la chiesa di Sant’Antonio, nella quale si svolge la caratteristica festa dei Re Magi e dell’incontro tra Maria e il Cristo Risorto.

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Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. La principale fonte di reddito per la popolazione continua a essere costituita dall’agricoltura, basata sulla coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, agrumeti e altri alberi frutta, nonché dell’olivo che le particolari caratteristiche del territorio e le peculiari condizioni climatiche hanno favorito nella cosiddetta “tonda iblea”, una straordinaria varietà di oliva autoctona dei Monti Iblei, dalla quale si produce un prelibato olio. Si pratica anche l’allevamento di bovini e ovini. Le attività industriali, limitate ai comparti alimentare, edile e dell’estrazione della pietra, sono poco rilevanti. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni modeste, ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle scuole dell’obbligo; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. La principale fonte di reddito per la popolazione continua a essere costituita dall’agricoltura, basata sulla coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMETI'>agrumeti</a> e altri alberi frutta, nonché dell’olivo che le particolari caratteristiche del territorio e le peculiari condizioni climatiche hanno favorito nella cosiddetta “tonda iblea”, una straordinaria varietà di oliva autoctona dei Monti Iblei, dalla quale si produce un prelibato olio. Si pratica anche l’allevamento di bovini e ovini. Le attività industriali, limitate ai comparti alimentare, edile e dell’estrazione della pietra, sono poco rilevanti. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni modeste, ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle scuole dell’obbligo; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più rinomate della zona, grazie alla vicinanza alla valle del fiume Anapo, offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale e di effettuare piacevoli escursioni nei dintorni. Le manifestazioni religiose sono particolarmente sentite dai cassaresi, che le celebrano secondo antiche usanze. Di grande interesse è la festa dei Re Magi, che si svolge nella chiesa di Sant’Antonio la sera del 6 gennaio e consiste in una rappresentazione sacra di carattere medievale. Altre ricorrenze meritevoli di menzione sono: la festa dell’incontro tra Maria e Cristo Risorto, che ha luogo la domenica di Pasqua; la festa di Sant’Antonio, la terza domenica di agosto; la festa di San Sebastiano, a settembre, e la festa della Madonna delle Grazie che ricorre il 15 agosto. La festa del Patrono, San Giuseppe, si celebra il 19 marzo.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più rinomate della zona, grazie alla vicinanza alla valle del fiume Anapo, offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale e di effettuare piacevoli escursioni nei dintorni. Le manifestazioni religiose sono particolarmente sentite dai cassaresi, che le celebrano secondo antiche usanze. Di grande interesse è la festa dei Re Magi, che si svolge nella chiesa di Sant’Antonio la sera del 6 gennaio e consiste in una rappresentazione sacra di carattere medievale. Altre ricorrenze meritevoli di menzione sono: la festa dell’incontro tra Maria e Cristo Risorto, che ha luogo la domenica di Pasqua; la festa di Sant’Antonio, la terza domenica di agosto; la festa di San Sebastiano, a settembre, e la festa della Madonna delle Grazie che ricorre il 15 agosto. La festa del Patrono, San Giuseppe, si celebra il 19 marzo.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cassaro rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.